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Da tempo non si vedeva un film così toccante che riesce a fondere i tanti temi trattati con un impianto narrativo interessante, inquadrature e recitazione intense. La paura del protagonista di essere coivolto ,ancora troppo giovane e condizionato da schemi familiari e sociali, in una storia difficile, diventa l'inettitidine di un adulto . Un intellettuale colto e sensibile, non riesce a manifestare alla donna che gli ha cambiato la vita, impedendogli , con il suo ricordo, di poter ancora amare,tutto il desiderio che ha di starle vicino. Lei, delusa, sceglie di non vivere. Le domande inquietanti sulla responsabilità del male fatto con la consapevolezza di compiere il proprio dovere ,ci scavano dentro.
E poi, l'amore per la lettura, grande, totalizzante, da mettere tutto in secondo piano......
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piero
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domenica 21 giugno 2009
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la colpa
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Ho appena visto il film in DVD e ne sono rimasto clamorosamente colpito. MI sono trovato con le lacrime agli occhi, forse perchè i film che incorporano in loro un forte senso di ricordo, di passato che ritorna mi fanno questo effetto ma ho un dubbio: ho letto le critiche dei vari giornalisti sul sito, molti dei quali danno per scontato che Hanna, durante il processo, non abbia confessato che fosse analfabeta e che quindi non poteva aver scrtto lei il rapporto sull'incidente solo per vergogna. e se invece non l'avesse fatto perchè comunque si sentiva colpevole e volesse autocondannarsi per il male fatto in passato? troppo facile infatti, e sinceramente paradossale, credere che la sua mancata ammissione sul suo analfabetismo, sia dovuta a pura vergogna per la sua condizione.
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Ho appena visto il film in DVD e ne sono rimasto clamorosamente colpito. MI sono trovato con le lacrime agli occhi, forse perchè i film che incorporano in loro un forte senso di ricordo, di passato che ritorna mi fanno questo effetto ma ho un dubbio: ho letto le critiche dei vari giornalisti sul sito, molti dei quali danno per scontato che Hanna, durante il processo, non abbia confessato che fosse analfabeta e che quindi non poteva aver scrtto lei il rapporto sull'incidente solo per vergogna. e se invece non l'avesse fatto perchè comunque si sentiva colpevole e volesse autocondannarsi per il male fatto in passato? troppo facile infatti, e sinceramente paradossale, credere che la sua mancata ammissione sul suo analfabetismo, sia dovuta a pura vergogna per la sua condizione...
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