
Titolo originale | Towelhead |
Anno | 2007 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | USA |
Durata | 124 minuti |
Regia di | Alan Ball |
Attori | Aaron Eckhart, Toni Collette, Maria Bello, Peter Macdissi, Summer Bishil Chris Messina, Gemmenne De la Peña, Robert Baker, Eamonn Roche, Carrie Preston, Chase Ellison, Irina Voronina, Cleo King, Soledad St. Hilaire. |
Uscita | venerdì 17 luglio 2009 |
Tag | Da vedere 2007 |
Distribuzione | Videa |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 |
MYmonetro | 3,32 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 29 gennaio 2015
La tredicenne Jasira è nel pieno della fioritura erotica. Mandata dalla madre a vivere dal papà libanese, si trova a scontrarsi con le sue vedute ristrette e con una sempre più crescente voglia di scoprire il sesso. In Italia al Box Office Niente velo per Jasira ha incassato nelle prime 9 settimane di programmazione 81,2 mila euro e 13,5 mila euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO SÌ
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La tredicenne Jasira viene mandata a vivere dal padre libanese nel momento in cui la madre americana s'accorge dello sguardo che il nuovo compagno posa sul suo giovane corpo. La ragazza è nel pieno della fioritura sessuale e a Houston si trova a scontrarsi con le vedute ristrette del genitore cristiano nonché con le angherie dei compagni di scuola che subisce per via delle sue origini. Decisa a scoprire da sola il sesso, s'immagina protagonista delle foto dei giornali per uomini che scova nella casa dei vicini dove fa da baby sitter al figlio della coppia. Travolta dall'ebbrezza dell'orgasmo (autoindotto), Jasira s'infatua del padre del bambino che ricambierà con un malcelato e pericoloso interesse erotico.
Niente velo per Jasira segna l'esordio in lungo di Alan Ball, sceneggiatore premio Oscar di American Beauty e creatore delle serie televisive Six Feet Under e True Blood. Tratto dalle pagine del romanzo "Beduina" di Alicia Erian, il film segue il viaggio di un'adolescente alla scoperta della sessualità in un paese ricco di contraddizioni. Se la provocativa satira dell'autrice scoperchia una cultura a stelle e strisce che pubblicizza in maniera occulta il sesso nascondendosi dietro una maschera di puritanesimo, nelle mani del regista sembra partire da quella bellezza americana ritratta da Sam Mendes. A differenza del collega, però, Ball affonda la vanga nel terreno portando alla luce con maggiore enfasi e puntualità il lato oscuro dell'essere umano mostrando grande coraggio nella sua volontà di raccontare "la sessualità e la biologia in una cultura che vuole inutilmente epurarle".
La discriminazione razziale, il perbenismo, lo scontro culturale e generazionale, l'eco della Guerra del Golfo e l'incomunicabilità fanno da cornice all'ingresso prematuro al mondo degli adulti di un corpo in erba sviluppatosi precocemente e ancora ignaro della propria palpitante femminilità. La contraddizione getta un'ombra su tutti gli elementi del film e diviene parte integrante della narrazione a partire dalla bandiera spiegata sull'asta per protestare contro la guerra e allo stesso tempo appoggiarla per questioni di patriottismo.
A fornire la giusta dose e l'equilibrio necessari per rappresentare l'essere umano in tutti i suoi aspetti è il nutrito cast di attori che offre una notevole verosimiglianza al ritratto dell'American Beauty di Alan Ball. L'esordiente Summer Bishil sembra essere nata per interpretare Jasira; Peter Macdissi, nei panni del padre, è quanto di più vicino alla perfezione con la sua meschinità e il suo amore genitoriale inespresso; Aaron Eckhart se la cava egregiamente con il difficile compito di portare un barlume di umanità al subdolo vicino di casa Travis Vuoso; Tony Collette, che negli abiti premaman dell'anticonformista Melina rappresenta lo sguardo esterno alla vicenda, regala compassione e amore incondizionato alla giovane protagonista in cerca d'affetto.
La metafora finale, con la morte congelata offerta in segno di perdono e la (ri)nascita di una nuova vita, è l'happy ending che fa di Niente velo per Jasira un film forte nei contenuti e toccante, e talvolta ironico, nella messa in scena.