Anno | 2006 |
Genere | Documentario |
Produzione | Italia |
Durata | 95 minuti |
Regia di | Giuseppe Gagliardi |
Uscita | venerdì 24 novembre 2006 |
MYmonetro | 2,98 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 23 marzo 2018
Due decenni dopo la scomparsa del celebre cantautore Tony Vilar un cugino di secondo grado si mette sulle sue tracce per fare luce sul suo declino come artista. In Italia al Box Office La vera leggenda di Tony Vilar ha incassato 3,6 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Antonio Ragusa è un cantautore calabrese emigrato in Argentina insieme alla "donna più cara della sua vita", la chitarra, in cerca di fortuna. Lì trova l'America - è il caso di dirlo - e con il nome di Tony Vilar diventa uno dei massimi rappresentanti della canzone melodica negli anni '60, portando al successo mondiale Cuando calienta el sol. Due decenni dopo la sua scomparsa un cugino di secondo grado, (il musicista Peppe Voltarelli, leader della band Il parto delle nuvole pesanti e co-sceneggiatore del film), si mette sulle sue tracce per fare luce sul suo declino come artista e consegnargli una canzone scritta e dedicata al suo mito. Arrivato a Buenos Aires scopre che anche lì, del cugino, non si hanno più notizie, ma viene messo a conoscenza della verità che si cela dietro il ritiro di Vilar dalle scene. Non datosi per vinto vola fino a Nueva York accompagnato da uno strambo personaggio disposto ad aiutarlo, e si perde nei racconti della gente che incontra, tutti compatrioti americanizzati.
"Avevo l'impressione che in America tutte le facce degli italiani venissero fuori dalle pagine di John Fante", è la voce fuori campo del protagonista nel mockumentary - un genere ancora poco esplorato dal cinema tricolore - diretto da Giuseppe Gagliardi. La musica, di Voltarelli e dello stesso Vilar, segue passo passo il viaggio del Nostro, tanto da tramutare un paio di sequenze in piccoli videoclip, tra cui quello vero di Roy Paci (What You See Is What You Get ha anticipato di qualche mese l'uscita del film) che nel lungometraggio appare in sogno nei panni di gangster. Non è importante dove termina la verità e dove inizia la finzione; arrivati a destinazione, sullo scorrere dei titoli di coda, ci vengono in mente le parole di un grande attore in un noto spot pubblicitario: un viaggio non è fatto solo di partenze e di arrivi, bisogna sapersi soffermare sui particolari che avvengono lungo il tragitto. E Giuseppe Gagliardi, in questo, si è dimostrato un maestro.
Un film che non annoia senza grosse pretese, dove la fa da padrone la forte personalità della Jolie. Solo un commento sulla scarsa interpretazione dei nostri attori. Una volta avevamo grande attori come ad esempio Gastone Moschin che ne Il Padrino tenevano testa o superavano DeNiro. Oggi abbiamo DeSica e Bova che sono più inespressivi di una statua di cera.
Evidentemente io di film non ci capisco niente perché tutti i film che my movies consiglia a me non sono piaciuti e quelli che sconsiglia invece mi sono piaciuti! Questo film ad esempio lo sconsiglia ed invece io l'ho trovato molto carino! Molte scene non sono girate a Venezia (soprattutto quella in treno dove si sente l'annuncio dell'arrivo a Venezia Santa Lucia e si vede dal [...] Vai alla recensione »
Che fine ha fatto Antonio Ragusa, emigrante calabrese, partito da Genova nel 1952 per l'Argentina e diventato poi Tony Vilar: il più famoso cantante melodico del Sudamerica nei primi anni Sessanta? Come mai l'artista che ha reso celebri oltreoceano Tintarella di luna di Mina e Non esiste l'amor di Adriano Celentano e in tutto il pianeta Cuando calienta el sol degli Hermanos Rigual è sparito senza lasciare [...] Vai alla recensione »
È un sogno diventato realtà La vera leggenda di Tony Vilar, docudrama di Giuseppe Gagliardi, con Beppe Voltarelli ex cantante e attore che, appassionato di un cantante argentino, nato in Italia con il nome di Antonio Ragusa, ha ricostruito una vicenda strabiliante. Il film, presentato ieri alla Festa di Roma nella sezione Extra, prodotto da Tico e distribuito da Tamberi per Metacinema, narra la storia [...] Vai alla recensione »
Che fine ha fatto Tony Vilar? Come mai il più famoso cantante melodico del Sudamerica nei primi anni Sessanta è sparito all'apice del successo? È da questo spunto reale che parte La vera leggenda di Tony Vilar , di Giuseppe Gagliardi, un "falso documentario", dove elementi di realtà generano momenti assolutamente inventati. E riescono, forse per questo, ad onorare il rigore di una vera, appassionata [...] Vai alla recensione »
Comunque vadano le cose, La vera leggenda di Tony Vilar può già vantare un record. È il primo "mockumentary" (un film di fiction che si presenta come un documentario) made in Italy. Sulle orme di un (vero) parente sparito nel nulla (Tony Vilar, cantante melodico che furoreggiò nell'Argentina tra i '50 e i '60 con le versioni, tra le altre, di Tintarella di Luna e Quando calienta el sol), Peppe Voltarelli [...] Vai alla recensione »
Tony Vilar, al secolo Antonio Ragusa, sarebbe il popolare cantante italosudamericano (argentino, per la precisione) che negli anni '60 fece successo con la versione in spagnolo di Tintarella di luna e con Cuando callenta el sol (in verità dei Los Marcelos Ferial). Un lontano cugino, il musicista Peppe Voltarelli dell'ensamble Il parto delle nuvole pesanti, si mette sulle tracce di Vilar dopo la misteriosa [...] Vai alla recensione »
Altro film italiano, nella rassegna «Extra», quella delle stranezze e dei «vorrei ma non posso», è stato La vera leggenda di Tony Vilar di Giuseppe Gagliardi. L'idea sarebbe buona: un lontano parente (Peppe Voltarelli) cerca le tracce - ma perché? - di un cantante calabrese, emigrato in Argentina, dove ha fatto fortuna con le versioni in castigliano delle canzoni italiane degli anni Sessanta.