Titolo originale | Tom yum goong |
Anno | 2005 |
Genere | Azione, |
Produzione | Tailandia |
Durata | 77 minuti |
Regia di | Prachya Pinkaew |
Attori | Tony Jaa, Petchtai Wongkamlao, Bongkoj Khongmalai, Xing Jing, Lateef Crowder Damian De Montemas, Amonphan Gongtragan, Nutdanai Kong, Nathan Jones, Johnny Nguyen, Jon Foo, David Asavanond, Sotorn Rungruaeng. |
Uscita | venerdì 3 agosto 2007 |
Distribuzione | Eagle Pictures |
MYmonetro | 2,36 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 21 dicembre 2012
Una banda di criminali ruba due elefanti a Kham. In Australia alla caccia dei furfanti il protagonista darà vita ad una dura battaglia. In Italia al Box Office The Protector - La legge del Muay Thai ha incassato nelle prime 4 settimane di programmazione 655 mila euro e 190 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO NÌ
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Mai rubare gli elefanti a un esperto di arti marziali, le conseguenze potrebbero essere terribili. La storia di The Protector racconta l'impresa di Kham, giovane combattente alla ricerca dei suoi elefanti, destinati al Re della Thailandia, ma rubati da un gruppo di criminali che, per ottenerli, hanno anche sparato a suo padre. Per recuperare i due esemplari, che Kham tratta come fossero membri di famiglia, il giovane dovrà arrivare fino in Australia.
Impossibile non notare similitudini tra questo The Proctector e Ong-Bak, il primo film a mettere in risalto la stella nascente delle arti marziali Tony Jaa: la tecnica di quest'ultimo è incredibilmente cinematografica, ed è un peccato che molte sequenze di combattimento, in potenza spettacolari, siano svilite all'atto pratico da un montaggio a dir poco inadeguato, spesso incapace di focalizzare l'attenzione sull' estrema spettacolarità delle acrobazie dell'atleta/attore.
Il regista, Prachya Pinkaew, pur avendo a disposizione un budget decisamente maggiore rispetto al primo Ong-Bak, ricalca pedissequamente quella che è una formula stantia e vista e rivista mille volte: chiaramente da un film del genere non si può che pretendere che un intrattenimento basato esclusivamente sulla innaturale insensatezza e quasi assurdità dei combattimenti (molto ben coreografati e "in-credibili"), però una maggiore sostanza in termini di script, sarebbe stata bene accetta. The Protector rappresenta comunque, nonostante gli evidenti difetti, una valida pellicola d'intrattenimento, se si ama il genere e se ne accettano i cliché senza troppi problemi: eroe indistruttibile, cattivi da operetta, personaggi di contorno tagliati con l'accetta, morale semplicistica, "lo scontro finale" e via discorrendo. Tony Jaa ha un grande potenziale e può tranquillamente ambire a diventare una conclamata star del cinema "coi calci volanti" alla stregua di Jet Li, Bruce Lee, Jackie Chan e Chuck Norris: resta solo da vedere quando tempo impiegherà Hollywood a cooptarlo per le proprie produzioni a otto zeri.
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Tony Jaa è indubbiamente bravissimo come atleta e ammirarlo nei combattimenti, sempre molto spettacolari e coreografati è senza dubbio un piacere. Ma qualche combattimento qua e la anche fossero i più spettacolari mai viti non bastano per convincere a guardare un film come questo. Salvo usare l'avanzamento veloce su tutto il film per andare solo ed esclusivamente alle scene [...] Vai alla recensione »
Dopo ONG BAK, Tony Jaa torna in occidente con un film ancora più spettacolare sempre diretto da Prachia Pinkaew.La storia è piuttosto banale ma il livello di azione della pellicola è veramente alto e, soprattutto, i combattimenti marziali sono semplicemente magnifici. L' uso del computer , usatissimo nei film d' azione contemporanei,è completamente assente e tutte [...] Vai alla recensione »
Primo film thailandese ad arrivare quarto al botteghino americano e prima produzione thai ad avere il primo ministro ospite della lussuosa anteprima a Bangock. Vi aspetterete dunque un kolossal in costume (6 milioni di euro di budget) sulla storia di quel lontano paese che magari unisca cultura ed intrattenimento, orgoglio patriottico ed eleganza cinematografica.
Da più parti si legge che Tony Jaa è l'erede di Bruce Lee, Jackie Chan e Jet Li frullati assieme. Però del primo non ha la serietà "culturale", del secondo è l'esaltazione contemporanea e quindi inutile, dei terzo non possiede un grammo della tragicità politica. The Protector, un po' come il suo precedente Ong Bak - Nato per combattere ma forse ancora di più, molto di più, rappresenta la riproposizione [...] Vai alla recensione »