Provincia meccanica

Film 2005 | Commedia 100 min.

Regia di Stefano Mordini. Un film con Stefano Accorsi, Valentina Cervi, Ivan Franek, Giacomo Piperno, Miro Landoni. Cast completo Genere Commedia - Italia, 2005, durata 100 minuti. Uscita cinema venerdì 11 febbraio 2005 - MYmonetro 2,34 su 12 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento lunedì 17 ottobre 2011

Accolto con freddezza dalla stampa internazionale al Festival di Berlino, l'esordio di Stefano Mordini. In Italia al Box Office Provincia meccanica ha incassato nelle prime 6 settimane di programmazione 733 mila euro e 285 mila euro nel primo weekend.

Passaggio in TV
il film è stato trasmesso venerdì 26 aprile 2024 ore 2,55 su ITALIA1

Provincia meccanica è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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Consigliato nì!
2,34/5
MYMOVIES 2,00
CRITICA
PUBBLICO 2,69
CONSIGLIATO NÌ
Quel movimento meccanico che a volte è la vita in provincia.
Recensione di Francesca Felletti
Recensione di Francesca Felletti

Accoglienza fredda e sala semivuota alla proiezione stampa di Provincia Meccanica, unico film italiano in concorso ala 55esima edizione del Festival di Berlino. L'opera prima del documentarista Stefano Mordini racconta la storia di una famiglia anomala che vive nella provincia di Ravenna. Marco è un operaio che cerca di mantenere moglie e prole facendo i turni di notte come carrellista. Silvia si occupa dei figli a modo suo, cioè trascurandone l'educazione scolastica e lasciandoli crescere liberamente insieme a un cane e a un iguana. In casa Battaglia regna sovrano il caos e l'autarchia. Un modus vivendi anticonvenzionale che viene interrotto bruscamente dalle regole della società civile: Sonia, la figlia maggiore, viene tolta alla madre dall'assistente sociale. La domanda di fondo che il film pone è interessante e quantomai attuale: qual'è il confine fra la libertà personale e le regole che la società impone? Peccato che la sceneggiatura di Mordini e Barbiera resti in superficie e non riesca a rendere le situazioni convincenti (come nellla scena in cui Marco telefona al mago Wizard, o quella in cui lo vediamo al porto circondato da uno stuolo di pulcini), e neppure avvincenti. Stefano Accorsi è lezioso e troppo curato, la brava Valentina Cervi interpreta un personaggio "dannato" sino all'esagerazione. Un'occasione persa per il cinema italiano nel mondo.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
lunedì 10 marzo 2014
prateriarossa

tema molto delicato, ottimi gli interpreti

venerdì 15 aprile 2011
simonakko

Troppo lento, storia del film senza grosse emozioni

sabato 1 agosto 2009
gasoline

una coppia di disadattati ha una sua poetica e uno stile di vita anti borghese.il soggetto è coraggioso,ma il racconto trabocca di luoghi comuni.gli attori ce la mettono tutta,ma spesso è l'impaccio a primeggiare (la Cervi in primis). coraggioso il regista ad affrontare l'argomento,ma tutto sommato pretenzioso nel voler essere sperimentale pur piacendo al pubblico:risultato,nessuno dei due obbiettivi [...] Vai alla recensione »

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Emiliano Morreale
Film TV

Marco e Silvia sono sposati e hanno due figli piccoli. Lui lavora come operaio carrellista, lei fa la casalinga ma è depressa, non pulisce casa, non manda i figli a scuola. La madre di lei allora riesce a farsi affidare la figlia maggiore. Silvia finirà prima a fare un figlio con un marinaio dell’Est, poi in un istituto per ragazze madri. Marco intanto si rivolge a un mago.

Piera Detassis
Ciak

Il meccanico il lavoro di Marco Battaglia (Stefano Accorsi), carrellista nei pressi del porto. È meccanico il paesaggio fatto di tubi innocenti, ciminiere, centrali elettriche, navi arrugginite. E meccanica la provincia per quel suo modo di annodarsi su se stessa. Come la disordinata famiglia Battaglia, una moglie disgregata Valentina Cervi) succube della madre che alla fine le sottrarrà la figlia [...] Vai alla recensione »

Paolo D'Agostini
La Repubblica

L'ipotesi di Provincia meccanica, che unico italiano ci rappresenta nel concorso per l'Orso d'oro al festival di Berlino, è interessante. E interessanti non sono solo le intenzioni: c'è evidentemente del valore anche nel modo in cui il film è realizzato, e nelle prestazioni dei due attori principali. Stefano Accorsi e forse ancora di più - nel senso che qui l'attrice ha trovato quella che fino ad oggi [...] Vai alla recensione »

Valerio Caprara
Il Mattino

Sarà senz'altro una promessa, ma la Berlinale non ha fatto un gran piacere a Stefano Mordini scegliendolo come unico portabandiera del cinema tricolore. Bizzarrie da festival: tra i ventuno titoli in gara per l'Orso d'oro, l'opera prima «Provincia meccanica» è destinata ad incarnare il classico ruolo del vaso di coccio. Con tutte le attenuanti del caso, s'intende, perché il trentasettenne ex documentarista [...] Vai alla recensione »

Simonetta Robiony
La Stampa

Lui, Stefano Accorsi è un operaio che fa i turni di notte per raggranellare qualche lira in più e gioca con la play- station sdraiato sul divano in mutande. Lei, Valentina Cervi, sta a a casa con i due bambini, un cane, un’iguana, ma non lava i piatti, non stira il bucato, non mette in ordine e soprattutto non manda regolarmente a scuola la figlia più grande.

Lorenzo Buccella
L'Unità

Nel caso del film italiano con cui ci inseriamo nei bulloni sociali e mentali che regolano l'esistenza in provincia. Misure e filettature a cui però non si conformano Marco (Stefano Accorsi) e Sonia (Valentina Cervi), sposini outsider che vivono a stenti con due figli, un cane e una gironzolante iguana verde, tra un Himalaya di piatti da lavare e il disordine sciatto che contagia ogni angolo dell'angusto [...] Vai alla recensione »

Giacomo Vallati
Avvenire

Come si arriva a uno fra i più importanti festival cinematografici del mondo in qualità di unico rappresentante dell'Italia e con la propria opera prima? Se lo chiedete a Stefano Mordini - regista di Provincia meccanica, unico titolo tricolore in concorso (sabato prossimo) al Festival di Berlino - lui si stringerà nelle spalle. «Quando me l'hanno detto non mi sono sentito felice - commenta - ma solo [...] Vai alla recensione »

Gian Luigi Rondi
Il Tempo

Un'opera prima italiana. Il suo autore, però, Stefano Mordini, ha alle spalle una carriera notevole nel campo dei documentari e questa sua attività si riflette in tutto quello che oggi ci propone anche se, ridotta all’osso, è una storia d’amore. Intanto la cornice. Una provincia definita appunto «meccanica» perché vi ha spazi di rilievo un’officina ai margini di un porto in cui macchinari, ciminiere, [...] Vai alla recensione »

Roberta Bottari
Il Messaggero

Un uomo e una donna innamorati, sposati, giovani e con figli abbandonano la famosa “strada maestra” e decidono di vivere come disadattati. A dispetto delle convenzioni e della società, che si oppone alla loro scelta, intervenendo invasivamente. Provincia meccanica di Stefano Mordini è una storia forte. Il regista, che dopo dieci anni di documentari debutta in un film, sceglie di non mettere l’accento [...] Vai alla recensione »

Silvana Silvestri
Il Manifesto

Sarà forse per quella vaga ruga di espressione sulla fronte che al giovane Stefano Accorsi vengono dati a volte ruoli di personaggi problematici (anche se le righe orizzontali sono per lo più indice di stupore che di tormento): così è anche per Marco, operaio ravennate di Provincia meccanica di Stefano Mordini unico film italiano in concorso a Berlino e da venerdì anche nelle sale con 180 copie targate [...] Vai alla recensione »

Alessandra Levantesi
La Stampa

In qualche modo «Provincia meccanica» di Stefano Mordini (classe 1968), unico titolo italiano in concorso al FilmFest e già in visione nelle nostre sale, e «Les temps qui changent» di André Téchiné (classe 1943), pur nell'evidente diversità stilistica e narrativa, non sono dissimili. In quanto cominciano già tutti calati dentro una situazione familiare e affettiva conflittuale, senza preoccuparsi di [...] Vai alla recensione »

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