Anno | 2005 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Italia |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Manuel Giliberti |
Attori | Piera Degli Esposti, Andrea Giordana, Linda Gennari, Gualtiero Burzi, Giulia Gulino Galatea Ranzi, Lorenzo Lorimer. |
Uscita | venerdì 23 febbraio 2007 |
MYmonetro | 2,48 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Il contrasto tra il mondo vittoriano dell'Inghilterra di metà '800 e la naturale antichità di una Sicilia che cerca, nello stesso periodo storico, di trasformare il proprio passato per acquisire dignità di società moderna.
CONSIGLIATO NÌ
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Sicilia 1843. Gli inglesi Sir e Lady Warwick hanno acconsentito ad accompagnare la nipote Victoria nella fu Magna Grecia per quel Grand Tour che tanto affascinava i letterati dell'epoca. Del gruppo fanno parte anche la piccola Penelope e Morgan, il fidanzato di Victoria, individuo sensibile e curioso, che fungerà da vero e proprio detonatore nel trasformare il viaggio d'istruzione in un'esperienza da cui si rivelerà impossibile un completo ritorno.
Lettere dalla Sicilia, opera prima del siracusano Manuel Giliberti, è un film di figure retoriche: la solitudine in compagnia, l'adulto-bambino, la modernità dell'antico.
Si articola su tre piani temporali, per cui, alle sequenze siciliane ambientate a metà Ottocento, si alterna il racconto di ciò che avviene a Londra vent'anni dopo, mentre sullo sfondo rimane l'età classica come emblema di una condizione primigenia irraggiungibile che però permane dentro di noi, dentro chi sa prestarle ascolto.
Come già nel capolavoro di Rossellini, Viaggio in Italia, al centro del confronto tra moderno e imperituro c'è una coppia, ma l'esito del "viaggio filmico" non potrebbe essere più distante.
Qui Victoria, preda di capricci intellettuali, si diverte a pensarsi un'abitante dell'antica Egesta, oggi Segesta, e fa appello all'immaginazione per raccontarsi una storia che potrebbe vederla protagonista indiscussa di un romanzo d'avventura; Morgan, al contrario, vive l'esperienza sulla propria pelle, priva di filtro protettore, e sperimenta un contatto intimo e perturbante con la natura, al punto da rifiutare il ritorno alle convenzioni, al prezzo di una grande sofferenza.
Purtroppo il film si lascia abbagliare dalla cura dei costumi e dell'illuminazione degli interni e sceglie l'artificio a scapito dell'autenticità, intaccando profondamente il senso di un'opera che vorrebbe trattare temi quali l'esperienza, i sensi, la fiducia.
Attori italiani, da Piera degli Esposti ad Andrea Giordana, Linda Gennari, Gualtiero Burzi e Galatea Ranzi, vestono i panni di aristocratici inglesi, si affidano a una recitazione teatrale, si muovono come figurine di un'illustrazione d'epoca, estremamente ben decorate ma irrimediabilmente bidimensionali.
Resta il coraggio di aver optato per un soggetto piuttosto insolito, la prova di una mano registica sicura, la musica di Antonio Di Pofi.
LETTERE DALLA SICILIA disponibile in DVD o BluRay |
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Sicilia 1843. Dei viaggiatori inglesi, sbarcati sull’isola e diretti a Segesta (l’antica Egesta), si accinge a vivere una esperienza che il Grand Tour in Italia ha reso familiare agli intellettuali di quell’epoca: la classicità della tradizione greca è riscoperta dall’animo moderno. I protagonisti saranno però costretti a confrontarsi con l’imprevedibile che trasformerà il viaggio in un percorso interiore. [...] Vai alla recensione »
Quando la Settima Arte incontra la fiction televisiva, nascono ibridi deteriori come Lettere dalla Sicilia. Per il suo primo lungometraggio, Manuel Giliberti (autore anche di sceneggiatura e scenografia) si è basato su diari inglesi di viaggio dell'Ottocento. Un periodo in cui era di gran voga il sud Italia, alla ricerca della Magna Grecia perduta e con una ambivalente attrazione verso i luoghi unita [...] Vai alla recensione »
Sicilia, 1843. Nel corso di un viaggio a Segesta (l'antica Egesta), gli aristocratici vittoriani Sir e Lady Warwick (Andrea Giordana e Piera Degli Esposti) iniziano, con le due figlie e il fidanzato della maggiore, un percorso verso la classicità greca. Durante il tragitto, però, si verificheranno avvenimenti capaci di portare i protagonisti a riflessioni così profonde e introspettive da mettere in [...] Vai alla recensione »