Il commissario Montalbano - Il senso del tatto

Montalbano indaga sulla morte del non vedente Enea Piccolomini che viveva da solo in compagnia di Orlando, un cane guida. Causa del decesso una dose eccessiva di barbiturico. Orlando rimane in affidamento al commissario il quale, con la fidanzata Livia, si reca sull'isola di Levanzo per conoscere la sorella e il cognato del Piccolomini che sembrano essere piuttosto in tensione tra di loro. I sospetti sull'associazione benefica che assisteva il Piccolomini sembrano infittirsi anche perché il cane scompare.
L'episodio è ispirato a due racconti della raccolta "Gli arancini di Montalbano" cioè a "Amore e fratellanza" e "Sequestro di persona". Rispetto al testo letterario viene corretto l'errore per il quale si attribuiva alla bombola di gas GPL un effetto tossico che invece non sussiste nella realtà. E' stato poi modificato il nome del cane (Rirì) rendendolo più 'siciliano' e cioè trasformandolo in Orlando. Anche l'isola su cui si trova la locanda della sorella del Piccolomini da Lampedusa si trasforma in Levanzo. Nell'episodio si riduce il numero dei personaggi coinvolti nella struttura dell'indagine e ci si prende un maggiore spazio per sottolineare i rapporti tra Montalbano e Livia. Il commissario trasforma un viaggio finalizzato a un'indagine in una finta vacanza che è costretto a interrompere e Livia lo ricambia facendolo ingelosire grazie alla presenza sull'isola di un suo sottoposto da lui stesso comandato in servizio.
Nel finale poi viene messa in evidenza la sua spregiudicatezza che ne fa un personaggio non politically correct nel quadro delle serie televisive italiane spesso piuttosto morbide con i comportamenti delle forze dell'ordine. 