g. romagna
|
sabato 1 maggio 2010
|
matrix
|
|
|
|
Thomas Anderson, alias Neo, programmatore informatico ed hacker, si mette in contatto, tramite il suo pc, con Morpheus, uomo che lo pone a conoscenza dell'essenza del Matrix: la dimensione in cui gli umani vivono è solo una proiezione virtuale (il Matrix, appunto) creata ad hoc da una potente elite che ha interesse ad occultare il reale aspetto di un mondo in disfacimento. Solo Morpheus, assieme ad un gruppo di pochi altri, è riuscito ad intendere di quale inganno sia vittima l'umanità, e da una dimensione parallela, che altro non è che quella autentica, cerca di sconfiggere gli organizzatori del Matrix per mostrare ai suoi simili la Verità.
[+]
Thomas Anderson, alias Neo, programmatore informatico ed hacker, si mette in contatto, tramite il suo pc, con Morpheus, uomo che lo pone a conoscenza dell'essenza del Matrix: la dimensione in cui gli umani vivono è solo una proiezione virtuale (il Matrix, appunto) creata ad hoc da una potente elite che ha interesse ad occultare il reale aspetto di un mondo in disfacimento. Solo Morpheus, assieme ad un gruppo di pochi altri, è riuscito ad intendere di quale inganno sia vittima l'umanità, e da una dimensione parallela, che altro non è che quella autentica, cerca di sconfiggere gli organizzatori del Matrix per mostrare ai suoi simili la Verità. Egli, assieme ai suoi uomini, sta aspettando di arruolare l'Eletto per portare a termine la sua offensiva, e costui potrebbe essere proprio Neo... Spacconata fantascientifica hollywodiana che nella trama sviluppa, a dire il vero, inserti di filosofia del potere che, per quanto piuttosto spiccioli, potrebbero risultare persino piuttosto interessanti, se solo non svanissero affogati nel mare magnum della smodata esibizione di effetti speciali su cui tutta la pellicola viene a reggersi. Peccato, perchè gli elementi per fare qualcosa di meglio c'erano, se solo si fosse puntato più sulla sostanza e meno sulla forma e, conseguentemente, sul botteghino. Ma questo, al giorno d'oggi, è forse chiedere troppo... Due stelle e mezzo.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a g. romagna »
[ - ] lascia un commento a g. romagna »
|
|
d'accordo? |
|
catilina
|
martedì 13 aprile 2010
|
i numeri nella testa
|
|
|
|
Sonny Chiba non ha colpito solo Tarantino. Un motto, "Guns, a lot of guns", e filari di armi automatiche scorrono sullo schermo e lo riempiono e Neo e Trinity hanno già bene in testa che fare: riempirsi le tasche di armi e fare strage. In Matrix tutto è possibile, basta trovare il programma giusto. Vuoi guidare un elicottero? Eccoti il CD d'installazione, pochi secondi e sei pronto. Con i Wachowski siamo giunti al di là delle inverosimiglianze cinematografiche, tutto è possibile perché tutto è inventato. Patetismo stretto in una sceneggiatura tutta concettuale, la goduria delle stragi al modo di A Better Tomorrow che un impianto intellettuale tra l'oriente e il capitalismo fa brillare nella bellezza delle scenografie.
[+]
Sonny Chiba non ha colpito solo Tarantino. Un motto, "Guns, a lot of guns", e filari di armi automatiche scorrono sullo schermo e lo riempiono e Neo e Trinity hanno già bene in testa che fare: riempirsi le tasche di armi e fare strage. In Matrix tutto è possibile, basta trovare il programma giusto. Vuoi guidare un elicottero? Eccoti il CD d'installazione, pochi secondi e sei pronto. Con i Wachowski siamo giunti al di là delle inverosimiglianze cinematografiche, tutto è possibile perché tutto è inventato. Patetismo stretto in una sceneggiatura tutta concettuale, la goduria delle stragi al modo di A Better Tomorrow che un impianto intellettuale tra l'oriente e il capitalismo fa brillare nella bellezza delle scenografie.
E' arte raffinata quella dei Wachowski, una fiamminga cura dei dettagli, al fine di un coinvolgimento metafilmico, improntato alla super-violenza di A Clockwork Orange nella glassa croccante di John Woo. La fantascienza nel cinema ha sempre sofferto il freno della verisimiglianza, ma qui, in un mondo fatto di numeretti verdi, nessuno ci pensa alla verosimiglianza. Una grande riflessione moderna, tutta recente, subito percepibile dallo spettatore apre la via all'esagerazione degli effetti: in un mondo che è solo numeri, com'essi sono infiniti, senza termine è la potenza degli attori, attori nel cinema e attori nella storia. E una cifra risalta, sul complesso dell'architettura digitale di The Matrix: la bellezza. La bellezza dei movimenti perfetti, studiati con cura digitale, la bellezza profonda di Trinity, e una fredda contemplazione della violenza, una violenza tutta stilistica, pulita come suona chiara la voce di Smith quando appella Neo con quel "Mr. Anderson" dove s'annulla la personalità e l'uomo si fa macchina.
I caratteri si equilibrano alla perfezione, Morfeo lotta come se stesse vaticinando, Neo lotta come se non sapesse fare altro. La super-violenza è tutta virtuale, è tutto un godimento estetico, è una paradossale ed ossimorica metafora della potenza dell'immagine. L'immagine pensata e vissuta nella mente, che lo schermo proietta in una finzione catartica, in un quadro coerente che spacca il muro. Perché il chiodo della riflessione esistenzialista è confitto dal martello dell'arte. E martella, senza primi piani allusivi, senza particolari impressionanti, ma con un ritmo elettrico, folle, l'arte martella sulla immaginazione. Non sono i plot e i subplot di Hollywood, è uno splendente aforisma, e Trinity, la stupenda Carrie-Ann Moss, resta inviolata da Neo, la casta immagine di una bellezza eterna.
Un lavoro da artigiani, una ponderazione delle misure e dei tempi perfetta, effetti che sconvolgono ma non distruggono, la finzione della realtà tridimensionale si mischia con la riflessione. E quel che risulta è solo uno schermo, quello che vedi vuoto e bianco alla fine della proiezione, quello che sarai tu a riempire, se solo lo vuoi, con il tuo ardimento.
The Matrix è un film educativo, tra gli scatti delle lotte e le pause della riflessione, e un senso di fatalità che ti stringe. La dimensione della fortuna è sdoppiata, farmentata tra pugni e decisioni. E la fortuna perde così autorità. E tu, spettatore, che farai?
[-]
|
|
[+] lascia un commento a catilina »
[ - ] lascia un commento a catilina »
|
|
d'accordo? |
|
pellicola74
|
lunedì 1 febbraio 2010
|
per la redazione
|
|
|
|
Robert Taylor è morto nel 1969 e non può aver recitato in Matrix, come risulta dalla vostra filmografia dell'attore. Probabilmente si tratta di un'omonimia.
[+] risposta
(di chiara renda)
[ - ] risposta
|
|
[+] lascia un commento a pellicola74 »
[ - ] lascia un commento a pellicola74 »
|
|
d'accordo? |
|
andre.inter 4 ever
|
venerdì 8 gennaio 2010
|
veramente buono!!!
|
|
|
|
un film di cui nn se ne vedono e nn se ne vedranno più
tutto è perfetto raccontato da dio
il finale confuso e malfunzionante rovina la 5 stella
in generale però ottimo film
voto:8 1/2
|
|
[+] lascia un commento a andre.inter 4 ever »
[ - ] lascia un commento a andre.inter 4 ever »
|
|
d'accordo? |
|
giòòòòò
|
martedì 8 dicembre 2009
|
viviamo nella realtà?
|
|
|
|
Vivi nella normalità ma poi scopri k questa non è la realtà..Ti apre veramente la mente a altri orrizzonti..Ti riconferma il dubbio che hai sempre avuto..poi ti mette questa azione fantasiosa mai vista, che ti fa rimanere affascinato..rimarrà per sempre nella nostra mente!
|
|
[+] lascia un commento a giòòòòò »
[ - ] lascia un commento a giòòòòò »
|
|
d'accordo? |
|
giofredo'
|
lunedì 23 novembre 2009
|
matrix, cosa dire !
|
|
|
|
Costrutto sistematologico di due entita'( univoche e apparentemente saldate in un unica realta'), che oltre a dipanarsi una dall'atra, tendono continuamente a disgregarsi e a ricomporsi individualmente con una propria singola autorita'.
Quando lo vidi , cio' che mi colpi', al di la' dei buoni effetti speciali etc,etc,e' la ripresa del tema ( ed e questa la mia impressione)filodofico dei sofisti in cui affermavano che noi viviamo constantamente in sogno, e quindi dimidiati tra due realta', e che tra queste due sinoli, constantamente onnipresenti ci divinghiamo per anelare,nella nostra condizione ambigua; e qui entra in gioco il film,a prescindere dai filosofi appena citati,a giungere all'inafferabile verita'(tra mondo fittizio e mondo reale).
[+]
Costrutto sistematologico di due entita'( univoche e apparentemente saldate in un unica realta'), che oltre a dipanarsi una dall'atra, tendono continuamente a disgregarsi e a ricomporsi individualmente con una propria singola autorita'.
Quando lo vidi , cio' che mi colpi', al di la' dei buoni effetti speciali etc,etc,e' la ripresa del tema ( ed e questa la mia impressione)filodofico dei sofisti in cui affermavano che noi viviamo constantamente in sogno, e quindi dimidiati tra due realta', e che tra queste due sinoli, constantamente onnipresenti ci divinghiamo per anelare,nella nostra condizione ambigua; e qui entra in gioco il film,a prescindere dai filosofi appena citati,a giungere all'inafferabile verita'(tra mondo fittizio e mondo reale).
Spero di non avere troppo personalizato il commento , o, se vogliamo, il tema in questione.
In definitiva ,il film nella sua interiezza,ha avuto una lavorazione in cui ,i tempi, la fotografia,la regia, gli attori, e tutto l supporto che opera dietro le quinte, e riuscito nell'intento di preodurre un film (almeno il primo)relativamente buono, e soprattutto ,di tanto in tanto,rivedibile.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a giofredo' »
[ - ] lascia un commento a giofredo' »
|
|
d'accordo? |
|
andy c.
|
lunedì 14 settembre 2009
|
nomi cambiati
|
|
|
|
Film spettacolare, non c'è che dire. Ha preso per filo e per segno tutto ciò che ha scritto david icke sin dagli anni novanta per riproporlo sottoforma di computere e robot.
Stessa storia nomi diversi.
Un applauso a david per la storia (sempre che se la sia inventata... speriamo!!) e una pacca sulla spalla ai macchinatori dei computer, affinché neo potesse schivare pallottole per la nostra salvezza. +ù
Ma il film è del '99 ; ora che siamo stanchi e meno fiduciosi, tra la pillola rossa e quella blu penso sceglieremmo saltare giù dalla finestra senza aver mangiato la minestra.
|
|
[+] lascia un commento a andy c. »
[ - ] lascia un commento a andy c. »
|
|
d'accordo? |
|
emy
|
giovedì 5 febbraio 2009
|
la fantascienza compie un nuovo passo in avanti
|
|
|
|
Matrix è stato una rivelazione cinematografica. Ancora una volta il cinema ha tentato di preannunciare il destino dell'umanità, e questa volta si può proprio parlare di ottimo concept. Matrix è un film davvero suggestivo, che nasconde dietro la sua complessità, un intricato groviglio di idee e di spunti che fanno dell'originalità il loro cavallo di battaglia. Matrix ci pone difronte un mondo che mai il cinema aveva saputo rappresentare in passato, un mondo nuovo, complesso, articolato che non tutti ovviamente avranno saputo comprendere. Il futuro della realtà virtuale è un universo immenso che ormai è alle porte e che come insegna questo film potrebbe imprigionare per sempre le menti degli uomini non più capaci di distinguere il sogno dalla realtà.
[+]
Matrix è stato una rivelazione cinematografica. Ancora una volta il cinema ha tentato di preannunciare il destino dell'umanità, e questa volta si può proprio parlare di ottimo concept. Matrix è un film davvero suggestivo, che nasconde dietro la sua complessità, un intricato groviglio di idee e di spunti che fanno dell'originalità il loro cavallo di battaglia. Matrix ci pone difronte un mondo che mai il cinema aveva saputo rappresentare in passato, un mondo nuovo, complesso, articolato che non tutti ovviamente avranno saputo comprendere. Il futuro della realtà virtuale è un universo immenso che ormai è alle porte e che come insegna questo film potrebbe imprigionare per sempre le menti degli uomini non più capaci di distinguere il sogno dalla realtà. Il successo è stato meritato e ai fratelli Wachowski vanno tutti i complimenti. Questa loro grande prova di cinema moderno, mette in luce tutta la loro passione giovanile per l'action che è un altro dei pilastri fondamentali di Matrix, ma allo stesso tempo dimostrano grande maturità nell'esporre concetti e idee su quel loro mondo fatto di codici e macchine, intrisi di profondi significati psicologici e attente riflessioni che invitano l'uomo a pensare al suo futuro e al suo rapporto con le macchine. Il cast è più che apprezzabile e la trama, dopo la fatidica scena in qui Neo si risveglia dal suo sonno virtuale, procede molto bene e con scene davvero d'effetto. Insomma genialità e intuito sono le qualità di Matrix che si avvale anche di straordinarie tecniche di ripresa. Se proprio si vuole sollevare un dubbio su questo film si potrebbe mettere in discussione il fatto che l'opera sia inconclusa e apra le porte ad una trilogia che non spinge più di tanto in avanti i concetti già espressi in questo primo capitolo, ma non è comunque un fastidio per il pubblico che ha saputo apprezzare questo nuovo traguardo del cinema.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a emy »
[ - ] lascia un commento a emy »
|
|
d'accordo? |
|
highlife
|
mercoledì 14 gennaio 2009
|
stupendo
|
|
|
|
Il mondo in cui viviamo e' una simulazione interattiva chiamata Matrix creata ad hoc dalle macchine senzienti per nascondere l'agghiacciante verita':le macchine ci usano come combustibile per autoalimentarsi!!Solo per la trama e' semplicemente geniale!!!E mi sembra incredibile come certa gente non riesca a capire il film e' tutto riassunto in queste poche righe!.....e se fosse davvero cosi???
|
|
[+] lascia un commento a highlife »
[ - ] lascia un commento a highlife »
|
|
d'accordo? |
|
archi89
|
lunedì 12 gennaio 2009
|
stupendo
|
|
|
|
Indubbiamente brillante, lascia libera interpretazione alla metafora di matrix. L'uomo diventa una marionetta della sua stessa creatura, la quale ne distrugge l'appartenenza alla realtà. Stupendo
|
|
[+] lascia un commento a archi89 »
[ - ] lascia un commento a archi89 »
|
|
d'accordo? |
|
|