Anno | 1994 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | USA |
Durata | 92 minuti |
Regia di | James Gray |
Attori | Maximilian Schell, Tim Roth, Vanessa Redgrave, Edward Furlong . |
Uscita | venerdì 28 ottobre 1994 |
Distribuzione | Warner Bros Italia |
MYmonetro | 3,01 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Leone d'Argento al Festival di Venezia. Un buon film, interessante soprattutto per l'argomento inedito: la mafia russa a Brighton Beach, New York. Jos... Il film è stato premiato al Festival di Venezia, In Italia al Box Office Little Odessa ha incassato 109 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Leone d'Argento al Festival di Venezia. Un buon film, interessante soprattutto per l'argomento inedito: la mafia russa a Brighton Beach, New York. Joshua è stato ripudiato dal padre, ha un fratello e una madre paralizzata a letto. Killer di professione, deve tornare a Little Odessa, agglomerato di immigrati di origine russa. Qui vorrebbe rivedere sua madre e stare con suo fratello ma il padre glielo impedisce in tutti i modi. Joshua giunge quasi a uccidere il genitore ma in extremis ci ripensa. Molto bravi Tim Roth e un ritrovato Maximilian Schell. Brava anche la Redgrave nonostante piccole tentazioni di recitazione sopra le righe.
Anno 1993-1994, la famiglia russa-ebrea Shapira abita nella zona di Brighton Beach a Brooklyn nel quartiere di Little Odessa. Arkady Shapira (Maximillian Schell) vive la Sua vita in tutto ciò che è al di fuori della sua famiglia, non accorgendosi che il Suo figlio più giovane Reuben (Edward Furlong) non frequenta la scuola da mesi, per prendesi cura di sua madre Irina (Vanessa Redgrave) che [...] Vai alla recensione »
Un Leone d'Argento diviso in tre, ma fu sempre una menzione: perdipiù per l'allora ventiseienne James Gray, che con "Little Odessa" nel lontanissimo '94 debuttò dietro la macchina da presa, prima di realizzare dignitosi film come "I padroni della notte" e "Two Lovers", divenuto per alcuni un picolo culto. Non manca in effetti una regia compatta, che evita -abbastanza- le scene madri, e che mostra già [...] Vai alla recensione »
Un debutto per niente incerto, due sequenze molto belle, una delusione, molte convenzioni. Il regista americano James Gray mostra a venticinque anni, al suo primo film premiato a Venezia con un Leone d'argento, una notevole padronanza del mestiere. Come tanti giovani è mosso da ambizioni massime (tragedia greca a New York), rifà quanto ha visto fare (a questo film pare d'avere assistito già mille volte, [...] Vai alla recensione »