Titolo originale | Die zweite Heimat - Chronik einer Jugend |
Anno | 1992 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Germania |
Durata | 1532 minuti |
Regia di | Edgar Reitz |
Attori | Henry Arnold, Salome Kammer, Franziska Traub, Daniel Smith (II), Peter Weiss, Hannelore Hoger, Anke Sevenich Noei Steuer, Michael Seyfried, László I. Kish, Frank Roth, Wookie Mayer, Johanna Bittenbinder, Carolin Fink, Dirk Salomon, Kurt Weinzierl, Reinhold Lampe, Danielle Fienbork, Susanne Lothar, Veronica Ferres, Abbie Conant, Gwendolyn von Ambesser, Ossi Eckmüller, Alfred Edel, Tana Schanzara, Ute Cremer, Sabine von Maydell, Lena Lessing, Martin Maria Blau, Armin Fuchs, Michael Schönborn, Holger Fuchs, Edith Behleit, Manfred Andrae, Alexander May, Marinus Brand, Fred Stillkrauth, Michael Stephan, Hanna Köhler, Franziska Stömmer, Gisela Müller, Thomas Kylau, Anna Thalbach. |
Tag | Da vedere 1992 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,28 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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La seconda parte del grande affresco di Reitz è più all'insegna del linguaggio e dell'"espressione" piuttosto che del racconto. Vale anche il concetto di ricerca, inteso proprio nel senso Proustiano. Il film è stato premiato al Festival di Venezia, In Italia al Box Office Heimat 2 - Cronaca di una giovinezza ha incassato 16,4 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Tredici episodi: 1. L'epoca delle prime canzoni; 2. Due occhi da straniero; 3. Gelosia e orgoglio; 4. La morte di Ansgar; 5. Il gioco con la libertà; 6. Noi figli di Kennedy; 7. I lupi di Natale; 8. Il matrimonio; 9. L'eterna figlia; 10. La fine del futuro; 11. L'epoca del silenzio; 12. L'epoca delle molte parole; 13. L'arte o la vita. La seconda parte del grande affresco di Reitz è più all'insegna del linguaggio e dell'"espressione" piuttosto che del racconto. Vale anche il concetto di ricerca, inteso proprio nel senso Proustiano. Non più dunque racconto con una certa logica temporale, realista, ma episodi che si rincorrono nel tempo, giocati con immagini rallentate o accelerate. Significativi in questo senso sono i tempi, del film (il secondo Heimat è di 10 ore più lungo del primo) e della vicenda: 61 anni il primo film, 10 anni il secondo. Il decennio fra il 1960 e il 1970. Gli eventi centrali sono l'assassinio di Kennedy il 21 novembre del '63 e il movimento giovanile della fine degli anni sessanta. Hermann Simon, il musicista, è al centro della storia. Torna al paese dopo anni. Ha girato il mondo, è ricco e affermato. Una volta tornato a casa è in possesso della giusta prospettiva per ricordare e dare i giudizi. Hermann è naturalmente l'alter ego del regista, che da bravo tedesco possiede il coraggio del giudizio. Anche se la storia della Germania in quel periodo non è certamente univoca e neppure semplice.
HEIMAT 2 - CRONACA DI UNA GIOVINEZZA disponibile in DVD o BluRay |
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Il sedicenne Hermann è costretto dalla famiglia a separarsi dal suo primo amore (più vecchia di 11 anni) e lui chiuso in camera pronuncia in lacrime una promessa: non si innamorerà più, se ne andrà e non tornerà più. Non appena pronunciato il voto come un cattivo presagio l'anta dell'armadio si spalanca e sullo specchio lì appeso compare [...] Vai alla recensione »
Visto oggi, a 27 anni di distanza, riesce ancora ad emozionare, certo, soprattutto se quel decennio 60'-70' lo si è attraversato. E' un film gigantesco, che richiede allo spettatore una dedizione anche fisica. Un film però che per chi ama il cinama è una pietra fondamentale, che dovrebbe fa esclamare "questo è il cinema!" Un film corale, [...] Vai alla recensione »
Die Zweite Heimat, la seconda patria: il titolo originale è molto più intenso dell’italiano Heimat 2. Edgar Reitz infatti non continua il suo Heimat (1981-84), ma percorre un altro itinerario poetico, parallelo al piimo. Nell’opera precedente, la Heimat - la terra delle origini - è la cittadina di Schabbach: lo spazio domestico dell’infanzia, quello che non si sceglie.
Per diverse settimane numerosi spettatori si sono ritrovati per compiere un rito: assistere ogni volta a una nuova puntata del film più lungo della storia del cinema, Heimat 2, del tedesco Edgar Reitz. Vi si raccontano dieci anni di storia tedesca (gli anni Sessanta) rivissuti attraverso le vicende di un gruppo di amici, la maggior parte dei quali desiderosi di diventare artisti.