Titolo originale | Czlowiek z zelaza |
Anno | 1981 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Polonia |
Durata | 150 minuti |
Regia di | Andrzej Wajda |
Attori | Jerzy Radziwilowicz, Marian Opania, Andrzej Seweryn, Krystyna Janda, Jan Tesarz Boguslaw Linda, Boguslaw Sobczuk, Irena Byrska, Wieslawa Kosmalska, Krzysztof Janczar, Franciszek Trzeciak, Anna Walentynowicz, Lech Walesa. |
Tag | Da vedere 1981 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 1 recensione. |
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Palma d'Oro a Cannes. La versione originale dura 175 minuti. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, Il film è stato premiato al Festival di Cannes,
ASSOLUTAMENTE SÌ
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È il seguito dell' Uomo di marmo girato da Wayda nel 1976. La giovane regista, protagonista del primo film, dopo aver tentato invano di fare un film sull'"uomo di marmo" (un operaio idealista perseguitato dal regime) ha sposato suo figlio Maciek, anche lui politicamente impegnato. È il 1980. Marito e moglie hanno aderito a Solidarnosc(il film ha avuto anche la partecipazione di Lech Walesa, che fa da testimone al matrimonio della coppia). Il sindaco è impegnato in uno sciopero ad oltranza. Un giornalista, inviato da Praga con la consegna di fare articoli contro gli scioperanti, conosce Maciek e la moglie e diventa loro amico. Palma d'Oro a Cannes (più per il coraggio civile che per meriti artistici, però). La versione originale dura 175 minuti.
Nell'agosto 1980 un giornalista radiofonico (Opania), servo del regime più che della verità, ha lo sporco compito di fare un servizio diffamatore su Maciej (Radziwilowicz), sindacalista di punta del nascente Solidarno47 &3 nei cantieri navali di Gdansk (Danzica) e scopre che è il figlio di Mateusz Birkut, l'eroe di L'uomo di marmo (1977) ucciso dalla polizia durante gli scioperi del 1970. Conosciuta la moglie Agnieszka (Janda), carcerata per attività antigovernativa, il giornalista smette di cooperare con le autorità. Wajda e il suo sceneggiatore Aleksander Scibor-Rylski hanno adottato, ribaltandola in negativo, la struttura di L'uomo di marmo , facendone un film d'intervento, a ridosso degli avvenimenti, nato dalle emozioni e come spinto dalla forza dei dieci milioni di aderenti a Solidarno47 &3 . Non a caso, dopo aver vinto la Palma d'oro a Cannes, fu un grandissimo successo di pubblico in Polonia. Molte riserve sono legittime su questo film prolisso, squilibrato, verboso, a patto, però, di non disconoscerne i meriti: l'energia con cui sono mescolate fiction e documentazione diretta, melodramma sentimentale e denuncia politica, ricordi privati e memoria collettiva; la forza dei tre personaggi principali; la galleria dei burocrati e dei potenti, disegnati col vetriolo. Edizione italiana ridotta a 150 minuti.