La forza e la ragione

Maggio 1971. Salvador Allende, a pochi mesi dalle elezioni che lo hanno fatto diventare Presidente del Cile, presenta il proprio programma all'opinione pubblica mondiale avvalendosi della notorietà dell'intervistatore e mettendo in luce i rischi che sa di correre anche come persona avendo contro forze reazionarie decise a prendersi la rivincita.
Rossellini gira questa intervista con una macchina da presa a 16 mm dopo che gli è stata avanzata una richiesta dallo stesso Allende tramite i buoni uffici del figlio del regista Renzo. Coadiuvato da Emidio Greco Rossellini accetta perché sta pensando a un progetto imperniato sulla storia contemporanea. Accadrà invece che, per quanto riguarda il nostro Paese, la Rai ne acquisirà i diritti per poi seppellirla in una teca fino al giorno in cui il presidente cileno morirà nel modo cruento a tutti noto e l'intervista diventerà quasi profetica. Perché Allende si rapporta a Rossellini con grande semplicità e chiarezza e tutto scorre in modo naturale. Chi guarda non penserebbe mai che Allende, Renzo e Roberto Rossellini abbiano trascorso insieme tre giorni a prepararne la scaletta decidendo quali dovranno essere gli argomenti trattati e in quale successione. Si avverte la sensazione di una condivisione di ideali e di un'amicizia allo stato nascente tra i due. Rossellini si mette a disposizione di un uomo che vuole sfatare quanto si sta leggendo sulla stampa internazionale che si adegua al volere degli Stati Uniti che avversano le riforme per attuare le quali Allende è stato eletto. Sarà dal loro incontro che emergerà, quasi necessitato, il titolo da dare all'intervista. I due sostantivi che lo compongono costituiranno la chiave di lettura dell'azione politica del Presidente cileno. Un Presidente che, come ci ha ricordato con un pizzico di cattiveria Ken Loach in 11 settembre 2001, morì nel palazzo assediato dai golpisti sostenuti dagli Usa, proprio in quella fatidica data di molti anni prima. 

Intervista di Roberto Rossellini a Salvador Allende, Presidente del Cile, che venne acquistata e trasmessa dalla RAI il 15 settembre del 1973 dopo l'assassinio del Presidente cileno.