Titolo originale | Der Goldene Handschuh |
Titolo internazionale | The Golden Glove |
Anno | 2019 |
Genere | Thriller, Horror, |
Produzione | Germania, Francia |
Durata | 115 minuti |
Regia di | Fatih Akin |
Attori | Jonas Dassler, Margarete Tiesel, Hark Bohm, Marc Hosemann, Adam Bousdoukos Katja Studt, Tristan Göbel, Philipp Baltus, Victoria Trauttmansdorff, Uwe Rohde, Martina Eitner-Acheampong, Greta Sophie Schmidt, Heinz Strunk, Tilla Kratochwil, Hossein Rahmani Manesh, Jessica Kosmalla, Tom Hoßbach, Laurens Walter, Dirk Böhling, Herma Koehn, Simon Goerts, Jens Weisser, Puja Bahrami, Lotta Töller, Jürgen Uter, Lars Nagel, Peter Badstübner, Kai Detig, Klaus Bobach Rios, Barbara Krabbe. |
Uscita | giovedì 29 agosto 2019 |
Distribuzione | Bim Distribuzione |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 18 |
MYmonetro | 2,53 su 13 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 3 settembre 2019
Un serial killer colpisce ad Amburgo. In Italia al Box Office Il Mostro di St. Pauli ha incassato nelle prime 10 settimane di programmazione 13,4 mila euro e 7,8 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO NÌ
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Amburgo. Quartiere di St. Pauli, negli anni Settanta. Un'area frequentata da alcolizzati, prostitute, giocatori d'azzardo e altre anime solitarie. Fitz Honka è uno di loro e non è certo aiutato dal suo aspetto decisamente poco attraente. Ha un lavoro fisso e vive in un attico nel più totale disordine. È lì che porta donne anziane incontrate in un sordido locale chiamato il Golden Glove. Dopo aver cercato, inutilmente, di avere un rapporto sessuale con loro (è impotente) le uccide e le fa a pezzi. Conserva le membra in uno sgabuzzino ed incolpa del cattivo odore che regna nelle stanze la famiglia greca che abita sotto di lui.
Fatih Akin, in questa occasione, si rifà ad eventi di cronaca nera che si sono effettivamente verificati ad Amburgo e che sono stati narrati dal romanziere Heinz Strunk in un suo libro del 2016.
L'obiettivo sembrerebbe essere quello di denunciare il degrado umano che permane e si amplifica in una società come quella tedesca che ha visto il proprio territorio devastato e che in quegli anni sta confrontandosi con una straordinaria ripresa economica e con il terrorismo. Tutto questo però resta sullo sfondo. Del terrorismo non si fa cenno e con poche battute si ricordano le deportazioni. Tutto viene quindi a concentrarsi su una descrizione lombrosianamente analitica delle perversioni di Honka e del suo degrado materiale e morale.
Il Golden Glove, con i suoi vari relitti umani, fa da bacino in cui andare a cercare le vittime delle cui sofferenze e morti Akin non risparmia nulla allo spettatore. Il ritratto è accurato fino al minimo dettaglio e le fotografie d'epoca che scorrono a fianco dei titoli di coda testimoniano l'attenzione filologica che si è voluta garantire alla ricostruzione.
Ciò che però sembra mancare è la materia prima di un film: soggetto e sceneggiatura. Akin si rivela totalmente a corto di materiali narrativi e quindi si trova costretto a continui ritorni nel Golden Glove dove però la storia non procede e gli avventori sono sempre gli stessi e con le stesse vicende (se si escludono una appartenente all'Esercito della Salvezza e un incauto ragazzino). Non gli resta quindi che farci assistere ogni volta con abbondanza di particolari agli atti violenti che Honka esercita sulle sue vittime con uno sguardo che si trasforma progressivamente in un compiacimento del tutto fine a se stesso.
IL MOSTRO DI ST. PAULI disponibile in DVD o BluRay |
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Finalmente qualcuno con una certa caratura registica crea un dipito di aloclismo e violenza degna di nota. In un periodo di correttezza fatata quasi nauseabonda il nostro caro Akin ci mostra quanto puzza il mondo, quanto siamo deboli e quanto non siamo pronti alla vera natura sanguinaria di un uomo miserabile. La seplicità con cui soconvogle è solo la crosta di una ferita enorme che la [...] Vai alla recensione »
È senz'altro a tinte molto forti questa narrazione e non risparmia nulla allo spettatore, non c'è la benché minima intenzione di lasciare spazio all'immaginazione e la descrizione dei delitti commessi dal mostro sono raccapriccianti. Il ritratto è quello del sig. Honka ( interpretato da Jonas Dassler che si rivelerà un attore straordinario) celebre serial [...] Vai alla recensione »
Questo E' uno dei film più disturbanti degli ultimi 10 anni insieme alla Casa Di Jack....ne conisglio la visione!
film crudele e violento, scene macabre. Un ragazzo solo con disturbi mentali ed assassino seriale, vede le donne come prostitute che se non lo soddisfano se ne libera.
Brutti, Sporchi e Cattivi. Rappresentazione oscura e macabra, con costanti scene di violenza ed un ribrezzo generale condito da un ambiente disilluso, con personaggi stralunati e perennemente ubriachi, sconfitti dalla vita, hanno ormai abbandonato ogni speranza rifugiandosi nell'alcol. In questo mondo ci sguazza a proprio agio, Frtiz Honka, uomo dall'aspetto esteriore brutto e mentalmente deviato. [...] Vai alla recensione »
Un omicida seriale nella Germania Ovest degli anni '70. Era «Il mostro di St. Pauli», come il titolo del film del regista tedesco d'origine turca Fatih Akin, noto in particolare per «La sposa turca». L'operaio Fritz «Fiete» Honka è piccolo, sgraziato, ha il naso rotto, i denti marci ed è strabico: dietro l'apparenza da povero disgraziato c'è un uomo violento, sessuomane benché impotente e alcolista. [...] Vai alla recensione »
Strano esperimento per Akin, regista tedesco di origine turca che ha dato il meglio come narratore dell'incontro-scontro tra culture, ma da un po' sembra essersi perso. Sulla base di un romanzo di successo, racconta la storia vera di Fritk Honka (Jonas Dassler), che uccise in maniera efferata almeno 4 prostitute nella Amburgo dei primi anni 70. Fin dalle prime inquadrature, la regia insiste sui dettagli [...] Vai alla recensione »
Un film drammatico che diventa horror, come quell'orrore che si sono trovati di fronte i pompieri, intervenuti (era il quindici luglio del 1975), in un appartamento di Ottensen. Mentre erano impegnati a spegnere un incendio, i vigili del fuoco ritrovarono, in alcune buste, resti, in putrefazione e nauseabondi, appartenenti a varie donne, nascosti nello stanzino di un lurido attico appartenente a Fritz [...] Vai alla recensione »
Nessuno in Italia conosce Heinz Strunk (1962), musicista, performer, scrittore tedesco di grande successo. Nessun editore del nostro paese si è preso la briga di tradurre in italiano i suoi romanzi poco rispondenti al cliché del romanzo tedesco ponderoso e cerebrale Il più celebre romanzo di Strunk, capace di vendere qualcosa come 500.000 copie nell'arco di dieci anni, reca il titolo Fleisch ist mein [...] Vai alla recensione »
La vera storia di Fritz Honka, serial killer ossessionato dall'alcool e dalle donne, che ha terrorizzato la città di Amburgo negli anni Settanta. Due anni dopo Oltre la notte, Fatih Akin torna dietro la macchina da presa per raccontare una storia disturbante e tragica: lo fa utilizzando un registro grottesco, forse con l'intenzione di sdrammatizzare, rendendo così il suo lavoro una serie di sequenze [...] Vai alla recensione »
Il mostro di Amburgo. La storia squallida e terribile di Fritz Honka, che agli inizi degli anni '70 uccise quattro donne, per lo più attempate prostitute adescate nel quartiere a luci rosse di St. Pauli. Proprio lì, in un locale chiamato "Der Goldene Handschuh", il guanto giallo, un ritrovo malfamato di vecchi ubriaconi e marginali di ogni tipo, l'assassino incontrava le sue vittime, le faceva bere, [...] Vai alla recensione »
Il mostro di St. Pauli è un film che prende alla lettera il compito che si è prefissato: raccontare in tutto il suo squallore la vicenda vera di Fritz Honka, serial killer che tra il 1970 e il 1975 uccise almeno quattro prostitute nel quartiere a luci rosse di Amburgo, il St. Pauli del titolo italiano (l'originale Der goldene Handschuh, "il guanto d'oro", fa invece riferimento al sordido locale che [...] Vai alla recensione »
Cronaca delle orrorifiche imprese del "mostro di Amburgo", il celebre serial killer tedesco Fritz Honka, guardiano notturno ossessionato dal sesso, che negli anni Settanta uccise molte donne, creature marginali come lui, spesso attempate, alcolizzate e sole, attirate nel suo squallido e sudicio appartamento nel quartiere a luci rosse di Sankt Pauli con la promessa di un goccetto.
Un'altra donna, morta. Giace sul letto di un fetido appartamento di St. Pauli, il quartiere a luci rosse di Amburgo. Siamo negli anni '70 e il suo carnefice, che si accanisce su di lei prima di farla a pezzi, è Fritz Honka, uno dei serial killer più famosi nella storia criminale tedesca: quattro vittime accertate prima che un incendio nel suo appartamento ne facesse scoprire i resti decomposti, stipati [...] Vai alla recensione »
Ne parliamo per mettervi in guardia. Non ci andate. Non importa se il turco-tedesco Fatih Akin è il vostro regista preferito dai tempi di "La sposa turca", vincitore dell'Orso d'oro alla Berlinale 2004 - allora era bravissimo, lo è rimasto per qualche film. Non importa se avete visto "Charlie Says" sulla comune assassina di Charles Manson, se vi state godendo "Mindhunter", se avete visto il film su"Ted [...] Vai alla recensione »
È mai stato un regista interessante Fatih Akin? Retrospettivamente viene da dire di no anche quando venivano celebrati i suoi esordi come Kurz und schmerzlos (1998) sintonizzato sulla nuova onda dei Kanak Sprak (dal titolo del romanzo di Feridun Zaimoglu), i figli degli immigrati turchi, esplosa negli anni Novanta. La «cucina» di comunità turca, Amburgo, rivisitazioni del genere, commedia specialmente, [...] Vai alla recensione »
Amburgo, anni Settanta. Quartiere di St. Pauli. Bevitori abituali e prostitute, scommettitori falliti e altre anime solitarie animano la vita notturna nel quartiere. Fritz Honka è uno di loro, un uomo basso dai lineamenti respingenti, sgraziato anche nel fisico. È uno dei tanto frequentatori abituali del baraccio Zum Goldenen Handschuh (The Golden Glove).