Storia di un Matrimonio

Film 2019 | Drammatico, +13 136 min.

Regia di Noah Baumbach. Un film Da vedere 2019 con Scarlett Johansson, Adam Driver, Laura Dern, Merritt Wever, Azhy Robertson. Cast completo Titolo originale: Marriage Story. Genere Drammatico, - USA, 2019, durata 136 minuti. Uscita cinema lunedì 18 novembre 2019 distribuito da Cineteca di Bologna. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,74 su 30 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 22 novembre 2019

Una coppia con un figlio si separa. Baumbach filma con verità e compassione il percorso legale e psicologico che conduce alla fine di un matrimonio. Il film ha ottenuto 6 candidature e vinto un premio ai Premi Oscar, 6 candidature e vinto un premio ai Golden Globes, 5 candidature e vinto un premio ai BAFTA, 8 candidature e vinto un premio ai Critics Choice Award, 3 candidature e vinto un premio ai SAG Awards, ha vinto 2 Spirit Awards, 1 candidatura a Writers Guild Awards, 1 candidatura a Producers Guild, Il film è stato premiato a AFI Awards, 2 candidature e vinto un premio ai NSFC Awards, In Italia al Box Office Storia di un Matrimonio ha incassato 6,7 mila euro .

Consigliato assolutamente sì!
3,74/5
MYMOVIES 4,00
CRITICA 3,82
PUBBLICO 3,40
CONSIGLIATO SÌ
Con una naturalezza non da tutti, si alternano sorrisi e lacrime in una storia comune a molti.
Recensione di Marianna Cappi
giovedì 29 agosto 2019
Recensione di Marianna Cappi
giovedì 29 agosto 2019

Charlie, regista di teatro, e Nicole, sua moglie e prima attrice, si stanno separando. Lui lavora a New York, lei si è trasferita a Los Angeles per lavorare in televisione, insieme hanno un figlio. Nicole vuole un'altra vita e chiede il divorzio, affidandosi ad un abile avvocato. Charlie deve quindi lottare a sua volta, per continuare a vivere nella sua città senza perdere la custodia condivisa del bambino.
Improvvisamente i due amanti non si riconoscono più, sono travestiti da versioni mostruose e grottesche di loro stessi, come ci suggeriscono i costumi di Halloween, e in questo spettacolo domestico Charlie rischia di avere la peggio e di diventare davvero l'uomo invisibile.

Quattordici anni dopo Il calamaro e la balena, Noah Baumbach torna a parlare di divorzio, questa volta dal punto di vista degli adulti coinvolti, avvicinandoli nell'intimità dei tanti primi e primissimi piani di cui fa uso.

"Non è una performance!", rimprovera Nicole a sua sorella quando, imbarazzata dalla sofferenza, questa non sa come comportarsi con l'ex cognato e vorrebbe fare le prove. E invece, a suo modo, Storia di un matrimonio è questo: il regista mette in scena, cioè, tutto il teatro che il percorso psicologico e processuale si porta appresso, più o meno scopertamente. Il gioco delle parti e degli schieramenti, il Kramer contro Kramer delle scene madri di litigio, le piccole verità trasformate in melodrammatiche rappresentazioni ("Most people in this business make up the truth to get where they need to go", conferma il pluridivorziato Bert, umanissimo avvocato interpretato da Alan Alda, sacrificato lungo la via appena questa si fa più aspra).

Eppure c'è performance e performance: c'è quella in cui si è eterodiretti e si finisce per smarrire la propria voce e la propria personalità, e poi c'è quella spontanea (anche nella finzione) in cui si prende in mano il microfono e si dice la verità, attraverso le parole di una canzone. Quando Adam Driver canta "Being Alive", da un musical di Broadway (non a caso), diventa chiaro che, per Baumbach, esplorare il divorzio è anche un altro modo di guardare al matrimonio, come al positivo di una pellicola, e che la precisione "malincomica" della sua scrittura e la prossimità d'ascolto della sua regia (agli antipodi rispetto all'osservazione casuale e inclemente dell'inviata del tribunale) concorrono per tutelare anzitutto il sentimento e rivendicare il suo posto nella traversata.

Tra attori alleniani, paradossali claustrofobie sotto il grande cielo della California, monologhi che sistemano in una sola frase religione e patriarcato, Baumbach, Johansson e Driver raccontano una storia di tanti con una naturalezza non da tutti, illuminando il legame nella divisione, alternando sorrisi e lacrime, cercando forse troppo l'universale, ma senza perdere in intensità.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
venerdì 6 dicembre 2019
Antonio Montefalcone

Baumbach dirige con raffinatezza, cura geometrica e stile pungente la sua opera più matura, ambiziosa e malinconica, mettendosi a nudo e sfidando le convenzioni. Per merito di una sceneggiatura equilibrata, ben scritta, solida e ricca di sequenze e dialoghi efficaci, incalzanti, sinceri, la pellicola indaga nelle psicologie e nelle dinamiche di un amore al capolinea, di un divorzio che tira [...] Vai alla recensione »

lunedì 10 maggio 2021
JonnyLogan

Quando Kramer contro Kramer, pluripremiata pellicola della notte degli Oscar del 1980, viene proiettata quarant’anni nel futuro il risultato è un’eccellente rivisitazione del dramma famigliare che colpì prima Meryl Streep e Dustin Hoffman e che oggi non da scampo nemmeno a Scarlett Johansson e Adam Driver, attori talentuosi capaci di descrivere, grazie all’aiuto del [...] Vai alla recensione »

sabato 28 marzo 2020
Enrico Pallazzo

Complessivamente un bel film. Ben diretto, buon ritmo, storia nel complesso interessante e ottima interpretazione dei due protagonisti.  Quello che mi convince poco sono alcuni dettagli a livello di trama e personaggi che mi sembrano in alcuni casi troppo stereotipati o figli della moda del momento. Certo nessuno si aspetta da Baumbach un ritratto al vetriolo alla Solondz ma dettagli tipo [...] Vai alla recensione »

martedì 3 marzo 2020
Fabio

L'accostamento più evidente è con "Kramer contro Kramer", tuttavia il film se ne discosta per l'approccio narrativo diverso, più corale e più dolente: nel film del 1979 manca quasi del tutto la figura della moglie/madre e la narrazione si concentrava sul marito/padre, inoltre lo scontro/confronto tra i "ruoli" è meno vivo.

martedì 3 marzo 2020
Fabio

 L'accostamento più evidente è con "Kramer contro Kramer", tuttavia il film se ne discosta per l'approccio narrativo diverso, più corale e più dolente: nel film del 1979 manca quasi del tutto la figura della moglie/madre e la narrazione si concentrava sul marito/padre, inoltre lo scontro/confronto tra i "ruoli" è meno vivo.

mercoledì 5 febbraio 2020
Felicity

Storia di un matrimonio è una vetrina straordinaria per le sue star, Driver e Johansson. La Johansson interpreta questa donna che si rende conto ad un certo punto della sua vita di come stia vivendo il sogno di qualcun altro: il suo sguardo riesce a catturare lo spettatore fin dal primo fotogramma. Adam Driver si dimostra capace di far sorridere così come di essere molto empatico e [...] Vai alla recensione »

lunedì 2 dicembre 2019
Ghisi Grütter

Ho già avuto modo di commentare l’opera di questo regista che può essere considerato un po' l’erede di Woody Allen, in particolare per i suoi i film “Frances Ha” del 2012, “Giovani si diventa” del 2014 e “Mistress America” del 2015, dei quali è anche sceneggiatore. “Storia di un matrimonio” è un altro [...] Vai alla recensione »

domenica 8 dicembre 2019
cinephilo

Se ad una scena ti ruba un sorriso nella seguente ti strappa letteralmente via le lacrime. Baumbach è un maestro nella rappresentazione della quotidianità : voci che si sovrappongono, scene che si intrecciano, dialoghi bellissimi perché imperfetti e quindi veri. La visione di questo film ti porta ad apprezzare le piccole cose della vita, quelle che ti accadono tutti i giorni e [...] Vai alla recensione »

venerdì 20 dicembre 2019
marione

Avevo molte aspettative, adoro Scarlett, mi sono molto piaciuti Frances Ha, Giovani si diventa e Mistress America, la critica lo ha osannato, ma sono rimasto deluso. Mi sembra tutto artefatto, poco realistico, anche un po' arrogante, malgrado l'ottima fotografia e la solita eccellente performance di Scarlett. La storia appare banalmente gonfiata, c'è sempre qualcosa in più [...] Vai alla recensione »

martedì 4 febbraio 2020
MaryJR91

Non mi è piaciuto molto.Leggere la sinossi del film mi aveva creato delle aspettative diverse su quella che poteva essere la storia del matrimonio finito in cui ormai ai due amanti non resta che avviare legalmente la separazione. Immaginavo di vedere qualcosa di più forte ed emozionante. Forse anche drammatico.A parte alcune scene in cui si vede il crollo emotivo dei protagonisti, per il resto non [...] Vai alla recensione »

sabato 1 febbraio 2020
Lorenzo65

Non capisco le nomination a questo film. Certo se fossi nato nel 2000 e non avessi già visto Kramer contro Kramer nel 1979, potrebbe attirare la mia attenzione. Ma questo, attori compresi, è solo una brutta copia del suddetto Kramer vs Kramer. Ho fatto fatica a seguirlo, troppo lungo e anche ripetitivo. Sopravvalutato

mercoledì 6 maggio 2020
Angelo

Quando ho visto i punteggi che sono stati dati a questo film ho riso per un'oretta ed ho pensato "dev'essere uno scherzo...". Uno dei film più lenti ed esasperanti che abbia mai visto. In quattro parole: due ore di disagio. 

mercoledì 19 agosto 2020
mirkotommasicinema

Storia di un matrimonio parla di un divorzio. E lo fa in modo credibile, efficace e anti-retorico. E' un film toccante, doloroso ma non vittimista, con la Johansson per l’occasione più brava che bella e l’efficace Driver che dirigono un’orchestra di attori strepitosi.

giovedì 4 giugno 2020
V.Zera

Non serve aver vissuto alcune tragedie della vita per comprendere la portata di questa opera d'arte. Un vero capolavoro.

venerdì 6 dicembre 2019
tommy

Noah Baumbach ci presenta un altro film noioso che non è nè carne nè pesce. Giè in altre sue opere mi chiedevo come mai tanti giudizi positivi nei confronti di questo regista. Ma con questo film si acutizza la curiosità di sapere a quante persone sia veramente piaciuoto. E' inutile raccontarvi la trama di una comunissima famiglia in crisi coniugale che non [...] Vai alla recensione »

mercoledì 8 gennaio 2020
Emilio Cavallaro

Il film trasmette un senso di genuinità indisciplinata che è perfettamente rappresentato da due monumentali interpretazioni fornite da Scarlett Johansson e Adam Driver. La regia è eccellente, pulita, senza sbavature e da un senso di teatralità adatto al tema centrale del film. Il comparto audio molto curato e risulta, in alcuni momenti, estremamente centrale ed importante nello svolgimento della trama. [...] Vai alla recensione »

sabato 7 dicembre 2019
frascop

Avete bisogno adesso che sta per finire il 2019 di un film intelligente, romantico, profondo, simpatico? Avete una sola possibilità, vedere quello scritto e diretto da Noah Baumbach, interpretato da Scarlett Johansson e Adam Driver. Cominciamo dai due protagonisti. Per me erano incapaci di recitare prima di averli visti interpretare questo film.

FOCUS
INCONTRI
mercoledì 4 dicembre 2019
Marianna Cappi

C'è una palpabile trepidazione, nella piccola conference room, tra i giornalisti che attendono l'arrivo di Noah Baumbach. Eppure, da queste parti, di divi e cineasti ne passano in continuazione per la promozione dei loro film. Ma Baumbach - dimostrazione vivente che "giovani si diventa"- fa evidentemente la differenza, forse perché non ha mai sbagliato un film, forse perché quest'ultimo, Storia di un matrimonio (guarda la video recensione), ha convinto (e ridotto in lacrime) proprio tutti, annullando la leggendaria distinzione tra critica e pubblico...

La scena del litigio tra Charlie e Nicole è cruciale e struggente. Come l'avete preparata? Ti sei affidato all'improvvisazione degli attori?
No, era tutto sceneggiato e l'abbiamo provata a lungo. Abbiamo provato l'intero film, ma quella scena, in particolare, molto di più, perché occupa undici pagine di sceneggiatura, tanto che l'abbiamo girata in due giorni. Adam e Scarlett hanno cominciato a provarla una settimana prima di girarla. All'inizio si trattava di imparare il linguaggio della scena, che era scritta così dettagliatamente che anche le sovrapposizioni erano indicate su carta, per assicurare la dovuta musicalità, e in quella fase era solo questione di esercizio. Poi siamo arrivati nella location, sempre prima di girare, e io avevo un'idea molto precisa dei primi piani da fare, delle battute su cui avrei tagliato, dei movimenti fisici che dovevano fare, proprio come per una sequenza di azione, e dunque poi si è trattato di provare a lungo quelli. L'effetto è estremamente veritiero, sembra improvvisato, ma in verità è il contrario. Emozionalmente è improvvisato, nel senso che loro danno tantissimo in questa scena, non l'hanno vissuta ma la vivono in quel momento, all'interno di quei fitti paletti.

Hai tagliato qualcosa al montaggio?
Abbiamo fatto piccole correzioni, tolto una battuta qua e là, piccole cose, ma più o meno ho girato la sceneggiatura come l'avevo scritta. Trovo molto utile fare un lavoro preparatorio, con la mia montatrice, Jennifer Lame, sulla sceneggiatura: tagliamo sulla pagina quello che sentiamo che taglieremmo poi al montaggio. Lo trovo utile perché mi fa risparmiare tempo, che posso dare al film, agli attori. Tanto più che a me piace fare molti ciak, esplorare le scene, fare lunghe inquadrature, perciò tutto quello che posso togliere in fase di sceneggiatura, mi aiuta a programmare meglio le riprese. Ma si filma sempre qualcosa che poi non si usa.

Hai mai tagliato una scena perché non raggiungeva la giusta temperatura emotiva?
No, gli attori sono stati così veri che non è successo. Naturalmente ci sono ciak migliori di altri, oppure, per esempio nella scena del litigio di cui parlavamo, hanno avuto bisogno di ripetere dall'inizio la scena anche se stavamo girando l'ultima parte, perché dovevano arrivare a quel momento, emotivamente, ed è stato davvero estenuante, per loro e per me, dunque era importante fare delle pause, prendere boccate d'aria, fare il giro dell'isolato, ma ho sempre sentito un alto livello di emozione, ho percepito che l'amore tra queste due persone sarebbe sempre esistito, nonostante quello che accade nel film.

Come hai reagito alla notizia che Netflix riaprirà il Paris Theatre con il tuo film?
Sono cresciuto a New York, andando in quel cinema, ed ero a New York, ad una cena, quando ho scoperto che stava per chiudere, allora ho immediatamente mandato un messaggio a Ted Sarandos e Scott Stuber, inoltrando la notizia e scrivendo: "Netflix?", e loro mi hanno risposto all'istante: "Ci stiamo già lavorando." È molto importante per la città, ne sono felicissimo.

Che legame c'è tra Il calamaro e la balena e Storia di un matrimonio?
In realtà ho realizzato solo dopo che, con Storia di un matrimonio, stavo analizzando alcuni aspetti del divorzio dei miei genitori, dalla loro prospettiva, che non è ovviamente quella del Calamaro e la balena, perché in quel film il punto di vista centrale è quello dei figli. Ma me ne sono accorto dopo, e adesso è un po' che non riguardo il film e non saprei dire di più. In ogni caso, in entrambi i film il divorzio è certamente un tema ma non è l'unico: ci sono anche la famiglia, la genitorialità, l'infanzia, il matrimonio. Il tipo di frattura che crea il divorzio rende possibile analizzare tutti questi aspetti.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
martedì 19 novembre 2019
Roberto Manassero
Film TV

Dove vanno a finire le parole di una storia d'amore naufragata? Nelle lettere per il terapista di coppia, nelle arringhe degli avvocati divorzisti, nelle liti vere e in quelle recitate, nel vuoto dei silenzi quando ormai tutto, e troppo, è stato detto. Parole come ricordi, come pietre o come maschere; parole che costruiscono illusioni e che tracciano solchi.

venerdì 6 settembre 2019
Stephanie Zacharek
Time

All'epoca in cui le grandi star apparivano in grandi drammoni pensati per un pubblico adulto- ovvero quando ancora si facevano drammoni pensati per un pubblico adulto -faceva un certo effetto vedere la sofferenza passare su volti molto familiari. Miti come Joan Crawford, William Holden, James Stewart, Barbara Stanwick sicuramente non soffrivano i patimenti delle persone comuni.

venerdì 30 agosto 2019
Cristina Piccino
Il Manifesto

Quando è che un amore finisce, quando i gesti di ogni giorno appaiono diversi e quello che era sempre stato bello, dolce, che ci piaceva, che era tenerezza rassicurante diventa estraneo? E poi: ci si può ancora amare pur massacrandosi all'impossibile? Nicole (Scarlett Johansson) e Charlie (Adam Driver) vivono a New York, per tutti sono una di quelle coppie che non finirà mai.

lunedì 9 dicembre 2019
Peter Travers
Rolling Stone

Com'è possibile che una piccola storia d'amore trovato e poi perduto si sia rivelata un trionfo e, allo stesso tempo, uno dei migliori film dell'anno? Storia di un matrimonio non è solo il punto più alto della carriera dell'autore-regista Noah Baumbach (The Meyerowitz Stories, Il calamaro e la balena); è anche una vetrina straordinaria per le sue star, Adam Driver e Scarlett Johansson, che trasformano [...] Vai alla recensione »

lunedì 2 dicembre 2019
Gianlorenzo Franzì
Ciak

Nicole è primattrice e moglie di Charlie, regista di teatro. Lei è una madre affettuosa e dolce, lui un padre sempre presente. Ma quando un tassello del delicato mosaico familiare si incrina inaspettatamente, Nicole decide di chiedere il divorzio. Il marito dovrà lottare per non perdere la custodia condivisa del loro bambino. Non "scene", ma storia: nel diaframma di questa piccola scelta lessicale [...] Vai alla recensione »

domenica 1 dicembre 2019
Alberto Cattini
Gazzetta di Mantova

"Marriage Story" è l'undicesimo film di Noah Baumbach, autore di "Il calamaro e la balena", e altre storie "indie", estrosamente bizzarre, quali "Greenberg", "Frances Ha", "Mistress America". In quest'ultimo caso ha mirato molto in alto, misurandosi con Ingmar Bergam di "Scene da un matrimonio", e ne è uscito benissimo. Produttore, sceneggiatore e regista, Baumbach ha creato un dramma di altissimo [...] Vai alla recensione »

sabato 30 novembre 2019
Elisa Grando
Il Piccolo

L'attrice Nicole (Scarlett Johannson) e il regista teatrale Charlie (Adam Driver) lavorano insieme da anni, sono sposati e hanno un figlio. Quando Nicole comincia a sentirsi "rimpicciolire" nella figura e nei desideri di lui, che vuole continuare a vivere a New York ed elude la promessa fatta alla moglie di trasferire la famiglia a Los Angeles, decide di dividersi dal marito.

sabato 23 novembre 2019
Mariarosa Mancuso
Il Foglio

La guerra dei distributori contro Netflix (complice una legislazione arretrata rispetto alle nuove tecnologie e soprattutto ai nuovi modelli di consumo) genera in Italia un'inedita alleanza tra la piattaforma streaming e i cinema d'essai. I film Netflix escono al cinema, ma finiscono nelle salette del circuito che una volta distribuiva - la formula è orribile, ma dobbiamo capirci - "film d'arte e cultura". [...] Vai alla recensione »

venerdì 22 novembre 2019
Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Dalla crisi condivisa al divorzio spietato. Indipendente e minimalista newyorkese di personaggi a metà tra amarezze e delusioni, fragilità e incertezze, qui Baumbach eleva La guerra dei Roses al rango di complesso comedy-drama, in posizione personale tra Cassavetes, Allen (ci sono i suoi attori) e Mike Nichols. Eclatanti performer i divorziandi, ma mentre Scarlet esibisce l'impegno a fiammeggiare bravissima [...] Vai alla recensione »

venerdì 15 novembre 2019
Stephanie Zacharek
Time

Miti di Hollywood come Joan Crawford, William Holden, James Stewart, Barbara Stanwick di certo non soffrivano i patimenti delle persone comuni. Ma quando recitavano e vedevi i loro cuori spezzarsi sullo schermo, suggerivano che nessuno è troppo bello per soffrire. La stessa sensazione si prova vedendo Scarlett Johansson e Adam Driver, due degli attori più affascinanti in circolazione, in Storia di [...] Vai alla recensione »

sabato 31 agosto 2019
Federico Pedroni
Duels.it

Marriage Story, l'ultimo film di Noah Baumbach (in Concorso), inizia con la lettura di due lettere, di due dichiarazioni d'amore. Lei racconta lui, lui racconta lei. I piccoli tic, le passioni, le grandi qualità e i quotidiani difetti. Sullo schermo scorrono le immagini di una passione, di una famiglia apparentemente unita. La realtà, invece, è ben diversa.

venerdì 30 agosto 2019
Davide Turrini
Il Fatto Quotidiano

Prego, alzatevi in piedi ad applaudire il regista e sceneggiatore Noah Baumbach. The Marriage Story, in Concorso a Venezia 76, è già nostro Leone d'Oro. Una love story su una sofferta separazione tra due splendidi 35enni come Adam Driver e Scarlett Johansson. Lui esigente e bonario regista teatrale engagé tra premi universitari e Broadway. Lei puntuta e determinata figlia d'attrice che soffocata nella [...] Vai alla recensione »

venerdì 30 agosto 2019
Fabiana Sargentini
Close-up

Si esce turbati da Marriage Story, l'ultimo film di Noah Baumbach dopo The Meyerowitz stories, sconclusionata famiglia all'ombra di un padre artista. Non si rimane passivi e insensibili davanti alla ricognizione sistematica e chirurgica della fine di una storia d'amore: nella primissima scena le voci fuori campo dei due protagonisti enumerano con descrizioni particolareggiate le ragioni per cui si [...] Vai alla recensione »

venerdì 30 agosto 2019
Adriano De Grandis
Il Gazzettino

Non è certo originale Noah Baumbach: non lo è mai stato. Partito da Brooklyn sulle orme di Woody Allen e smanioso di fotocopiarne location, ambienti sociali, scrittura, senza averne ovviamente il medesimo talento, continua programmaticamente nel suo cinema verbosamente martellante, dove inserire a più riprese puntuali battute ironiche e sarcastiche, provocando la risata, ma raramente evitando la superficie [...] Vai alla recensione »

venerdì 30 agosto 2019
Enrico Danesi
Giornale di Brescia

Eutanasia di un matrimonio, tra New York e Los Angeles. Si sgretola un poco alla volta la coppia formata dal regista teatrale Charlie e dall'attrice Nicole, ma in «Marriage Story» lo spettatore conosce la situazione quando è ormai alla frutta, e dalla terapia di coppia tentatasi passa a studi legali ed aule di tribunale, mentre il figlio conteso, che pare adeguarsi serenamente al passaggio dalla East [...] Vai alla recensione »

venerdì 30 agosto 2019
Francesco Alò
Il Messaggero

Scene o meglio scenate da un matrimonio. Una, potentissima, congela. Adam Driver e Scarlett Johansson si sputano addosso: «Ti odio», «Mi fai schifo», lui sfonda addirittura una parete con un cazzotto per poi continuare a ferirsi col peggiore degli insulti verbali. Lui dice a lei che è come la madre, un'attricetta superficiale, e lei a lui che è come il padre retrogrado che ha sempre detestato.

venerdì 30 agosto 2019
Emiliano Morreale
La Repubblica

Il miglior film ieri era quello di Baumbach, cantore della borghesia ebraica newyorchese che racconta minuziosamente una crisi di coppia spostandosi a tratti dalla commedia al melodramma. Lui regista teatrale, lei ex diva di filmetti adolescenziali che ha lasciato Los Angeles per New York, adesso torna lì dalla mamma e si porta il figlio. Alcuni momenti toccanti e francamente divertenti, personaggi [...] Vai alla recensione »

venerdì 30 agosto 2019
Daria Pomponio
Quinlan

Marriage Story è il ritratto incisivo e compassionevole di un matrimonio che va in pezzi e di una famiglia che resta unita. Ci si ritrova sempre sorpresi di fronte alla riconferma del talento e della creatività di un autore come Noah Baumbach, alacre ri-scrittore di canovacci già noti, che nelle sue capaci mani si trasformano, sotto lo sguardo incredulo di uno spettatore propenso ad adagiarsi - o [...] Vai alla recensione »

venerdì 30 agosto 2019
Daniela Persico
Filmidee

Tutto inizia in una maniera semplice. Un marito descrive sua moglie. Una moglie descrive suo marito. Due punti di vista che talvolta sottolineano le dinamiche di genere (lei attenta agli altri, lui genio distratto), altre volte osano ribaltarle (lei intenta a giocare con il figlio, lui dedito alla cucina e all'ordine della casa). Un doppio ritratto grondante d'amore tra un distante Adam Driver e una [...] Vai alla recensione »

giovedì 29 agosto 2019
Gian Luca Pisacane
La Rivista del Cinematografo

Il cinema di Noah Baumbach è geometrico. E mai come in Marriage Story la quotidianità si trasforma in un gioco di simmetrie, riflessi, forme. Da una parte il geniale regista, dall'altra la musa, anche madre di suo figlio. I loro sguardi si incontrano, si ignorano, si cercano. Tracciano linee ben visibili, scandiscono il ritmo, determinano la quotidianità.

giovedì 29 agosto 2019
Ilaria Feole
Film TV

Lui (Adam Driver, azzardiamo: il migliore attore della sua generazione?) è un regista newyorkese, lei (Scarlett Johansson) la sua musa e compagna: la separazione è artistica, emotiva e geografica, perché lei vola a Los Angeles, col loro bimbo. Le scene da un matrimonio di Baumbach iniziano sul palco (Elettra, come in Persona, uno dei titoli cui il regista pensava, girando; l'altro è E.

giovedì 29 agosto 2019
Sergio Sozzo
Sentieri Selvaggi

La competitività è da sempre l'anima nascosta del cinema di Noah Baumbach: buona parte dei suoi film si basa su personaggi dalla forte ambizione che si trovano a vivere un rapporto che mischia vita privata e ambito professionale, e in cui amore e amicizia finiscono per fare a pugni con il desiderio di primeggiare in entrambi i campi (Frances Ha, Mistress America, Giovani si diventa.

giovedì 29 agosto 2019
Leonardo Gandini
Cineforum

Il titolo giusto sarebbe stato "Scene da un matrimonio". E non solo perché l'argomento - la rottura di una coppia, il cumulo di smarrimento e dolore che si rovescia su due vite improvvisamente ribaltate - rimanda evidentemente all'omonima pellicola di Bergman, ma anche e soprattutto perché il teatro gioca, nel film, un ruolo cruciale. Sul piano narrativo, è da quel mondo che arrivano i due coniugi [...] Vai alla recensione »

giovedì 29 agosto 2019
Massimo Lastrucci
Ciak

Parte con due lunghe dichiarazioni di affetto Marriage Story di Noah Baumbach. Ma sono degli appunti che Charlie (Adam Driver) e Nicole (Scarlett Johansson) hanno scritto su input dello psicologo mediatore chiamato a impedire che il loro divorzio si trasformi in un bagno di sangue. Invece, inevitabilmente...con una serie di quadretti il regista teatrale d'avanguardia Charlie e la moglie Nicole, promessa [...] Vai alla recensione »

giovedì 29 agosto 2019
Teresa Marchesi
Huffington Post

Domanda: guarderei un film come "Marriage Story"- sapendo che Noah Baumbach snocciola per 135 minuti le miserie umane ed economiche di un quasi-standard divorzio americano - senza i nomi in cartellone di Scarlett Johansson e Adam Driver? Risposta: no. In concorso a Venezia, il film conferma un avvio della Mostra su parametri di fiacca dignità. Batte bandiera Netflix, e dal 6 dicembre sarà disponibile [...] Vai alla recensione »

giovedì 29 agosto 2019
Serena Nannelli
Il Giornale

"Marriage Story", il nuovo film di Noah Baumbach presentato oggi in concorso al Lido e che vede per protagonisti Adam Driver e Scarlett Johansson è scritto, girato e recitato in maniera eccellente. L'incipit è folgorante. Si viene calati nella profonda e complice quotidianità di una coppia attraverso la descrizione di ciò che amano l'uno dell'altra.

giovedì 29 agosto 2019
Fabio Ferzetti
L'Espresso

Faceva uno strano effetto invece, dopo aver visto il delizioso L'amour flou, una commedia francese tutta ottimismo in sala da pochi giorni, ritrovarsi davanti a una specie di Kramer contro Kramer dei nostri giorni, ispirato per giunta alla storia vera del divorzio del regista. Dietro l'Adam driver e la Scarlett Johansson di Marriage Story ci sono infatti l'autore del film, Noah Baumbach, e la sua ex [...] Vai alla recensione »

giovedì 12 dicembre 2019
Stefano Giani
Il Giornale

Charlie (Adam Driver) e Nicole (Scarlett Johansson), regista e attrice, sono sposati con un figlio. Al primo divergere degli impegni scatta la richiesta di divorzio. Prima la disperazione poi l'accordo tra i coniugi. Idem in platea. Pardon, sul divano visto che il film è esclusiva di Netflix. Inutile ed esasperante drammone psicologico sentimentale di due ore e un quarto che andrebbe sfoltito con il [...] Vai alla recensione »

giovedì 21 novembre 2019
Fulvia Caprara
La Stampa

Marito in crisi, investigatore appassionato, guerriero dello spazio, e poi poliziotto per Spike Lee, poeta per Jim Jarmusch, padre allarmato per Saverio Costanzo. Negli ultimi anni la carriera di Adam Driver si è impennata e l'attore, fisico imponente, volto irregolare, sguardo indecifrabile, ha dimostrato che dietro un'aria vagamente assente può nascondersi la capacità di essere tutto.

NEWS
OSCAR
lunedì 10 febbraio 2020
 

L'attrice si aggiudica il premio come miglior attrice non protagonista.  Vai all'articolo »

PREMI
lunedì 9 dicembre 2019
Massimiliano Carbonaro

Netflix sull'onda di film come The Irishman e Storia di un matrimonio allunga le mani sulla 77esima edizione dei Golden Globe, L'Hollywood Foreign Press Association ha annunciato tutte le nominations al prestigioso riconoscimento e i due film sono risultati [...]

VIDEO RECENSIONE
venerdì 22 novembre 2019
A cura della redazione

Charlie, regista di teatro, e Nicole, sua moglie e attrice, si stanno separando. Lui lavora a New York, lei si è trasferita a Los Angeles per lavorare in televisione, insieme hanno un figlio. Nicole chiede il divorzio, e Charlie deve lottare per continuare [...]

NEWS
martedì 12 novembre 2019
 

Una coppia con un figlio si separa. Baumbach filma con verità e compassione il percorso legale e psicologico che conduce alla fine di un matrimonio. Dal 6 dicembre il film sarà su Netflix. Vai all'articolo »

NETFLIX
venerdì 18 ottobre 2019
 

Regia di Noah Baumbach. Un film con Scarlett Johansson, Adam Driver, Laura Dern, Merritt Wever, Azhy Robertson. Il 22 novembre al cinema e dal 6 dicembre su Netflix.  Guarda il trailer »

GALLERY
venerdì 30 agosto 2019
 

La prima vera giornata piena della 76.ma Mostra del Cinema di Venezia è stata una commistione di cinema d'autore e glamour. Merito di James Gray e Noah Baumbach che con i loro titoli in concorso hanno portato sul red carpet le tante stelle hollywoodiane [...]

MOSTRA DI VENEZIA
giovedì 29 agosto 2019
Marianna Cappi

Baumbach filma con verità e compassione la fine di un matrimonio. In concorso a Venezia 76. Vai all'articolo »

TRAILER
mercoledì 21 agosto 2019
 

Regia di Noah Baumbach. Un film con Scarlett Johansson, Adam Driver, Laura Dern, Merritt Wever, Azhy Robertson. Guarda il trailer »

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