L'attrice si aggiudica il premio come miglior attrice non protagonista.
Charlie, regista di teatro, e Nicole, sua moglie e prima attrice, si stanno separando. Lui lavora a New York, lei si è trasferita a Los Angeles per lavorare in televisione, insieme hanno un figlio. Nicole vuole un'altra vita e chiede il divorzio, affidandosi ad un abile avvocato. Charlie deve quindi lottare a sua volta, per continuare a vivere nella sua città senza perdere la custodia condivisa del bambino.
Improvvisamente i due amanti non si riconoscono più, sono travestiti da versioni mostruose e grottesche di loro stessi, come ci suggeriscono i costumi di Halloween, e in questo spettacolo domestico Charlie rischia di avere la peggio e di diventare davvero l'uomo invisibile.
Laura Dern si aggiudica l'Oscar come miglior attrice non protagonista.
Fin dai primi premi della stagione si parlava di Laura Dern come unica opzione per l’Oscar come attrice non protagonista. Alla terza nomination Dern vince la statuetta per Storia di un matrimonio di Noah Baumbach, nella parte di un avvocato divorzista femminista che non lascia scampo all’altra parte in tribunale. Sul palco si lascia andare a un commovente omaggio ai genitori, grandissimi attori: “Dicono di non incontrare mai i propri eroi, ma se sei molto fortunato puoi averli come genitori”.