Titolo originale | Becoming Cary Grant |
Anno | 2017 |
Genere | Documentario |
Produzione | Francia, USA, Gran Bretagna |
Durata | 80 minuti |
Regia di | Mark Kidel |
Attori | Cary Grant, Judy Balaban, Mark Glancy, Barbara Jaynes, David Thomson Mark Kidel (II), Frank Sinatra, Barbara Hutton, Betsy Drake, Elsie Leach, Dyan Cannon, Jennifer Grant, Barbara Harris (III), Jonathan Pryce, Fiona MacKenzie, José Fumanal, Christophe Guyon, Virginia Cherrill, Kent Victor Schuelke. |
Tag | Da vedere 2017 |
MYmonetro | 3,48 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 21 luglio 2017
Cary Grant racconta le sue origini e l'ascesa al successo. Quali sono stati i sacrifici che ha dovuto affrontare per diventare una stella di Hollywood?
CONSIGLIATO SÌ
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Un bambino nasce a Bristol, in un quartiere popolare. La madre lo soffoca di affetto, anche per senso di colpa nei confronti di un figlio precedente morto accidentalmente e in modo prematuro. L'educazione è rigida, lo stile è eredità da parte di padre, un uomo di rara eleganza. Il bambino cresce, si appassiona al mondo dello spettacolo, debutta a Broadway ma tutti gli rimproverano di essere più bello che intonato. Quel bambino si chiama Archibald Alexander Leach, e sta per diventare Cary Grant.
Becoming Cary Grant, presentato in anteprima mondiale a Cannes e italiana a Cinema Tavolara (e da ottobre in onda su Sky Arte HD) , è un documentario tutto incentrato sull'uomo prima del mito.
Dai racconti dell'amica Judy Balaban ai suoi frammenti di diario inedito, passando per gli home movies girati dallo stesso Grant in super8, emerge prepotentemente la persona più che il personaggio. Un uomo inquieto, dall'infanzia difficile, costretto ad affrontare prima la sparizione improvvisa di sua madre (ricoverata in manicomio per colpa del marito), poi una sindrome di abbandono che, per contrasto, lo porterà a sposare fino a cinque donne.
Scelta davvero ammirevole, quella di impostare la centralità della dimensione narrativa non tanto sulla tematica relativa alla fama e al successo, quanto sulla crisi esistenziale di mezza età che colpisce in pieno Cary Grant fino a travolgerlo. "Ho cercato per tutta la vita la pace mentale. Volevo sbarazzarmi di tutte le ipocrisie" scrive nella sua autobiografia inedita, dove racconta di essere sopraffatto dal suo stesso personaggio. La sua battuta preferita la dice lunga a riguardo: "Tutti vogliono essere Cary Grant. Anche io voglio essere Cary Grant".