Sleeping With Other People

Lainey (Alison Bell) e Jake (Jason Sudeikis) perdono la verginità insieme ai tempi del college. Una notte fugace e poi ognuno per la sua strada. Dodici anni dopo, quando i due si rincontrano in una seduta per sesso-dipendenti scoprono di avere molto in comune: entrambi non riescono a costruire relazioni durature  a causa del vizio del tradimento. Soffrendo della stessa sindrome, decidono di instaurare una relazione platonica, costruendo un'amicizia che a fatica riuscirà a resistere all'attrazione fisica.
In un mondo dove la sessualità delle donne ha la stessa libertà di quella degli uomini, Leslye Headland inscena tutti i meccanismi della commedia romantica. Ex amanti, flirt, messaggi, amici gay, locali alla moda, c'è anche la rissa e l'imprevisto. C'è il piacere del sesso, il sogno antico del matrimonio, e lo sguardo indagatore di chi vuol capire quanto le due cose possano convivere (come la Headland stessa aveva già esplorato in The Wedding Party). Ma a rendere contemporanea e furba questa romantic comedy è la scelta di contorcere le dinamiche amorose esasperandole: prima era il sesso la sublimazione dell'amore romantico, poi l'amicizia insieme al sesso era diventata la frontiera inespugnata delle relazioni moderne, un terreno prima inesplorato, poi oltremodo rappresentato in Amici, Amanti e..., Amici di letto, fino a risalire a 40 giorni & 40 notti. Ora, la stanghetta si è spostata un po' più in là, nel paradosso: non-fare sesso fa scatenare le scintille, diviene il più afrodisiaco degli ingredienti, e contemporaneamente unica garanzia per salvaguardare una relazione sana. Eliminare il sesso come unica soluzione per non perdersi: "Non voglio farlo con te, perché non voglio perderti di nuovo". Un po' come avevano intuito Harry e Sally (i riferimenti al film di Reiner sono ben riusciti anche quando sono espliciti) nel 1989. E come in Harry ti presento Sally, anche la coppia Jack e Lainey si muove in una New York che cambia stagioni e colori, perfetta per due personaggi post-moderni e post-romantici, disillusi e cinici come la metropoli americana.
Jack e Lainey, giorno dopo giorno, sono liberi quindi di costruire una relazione fatta di confidenze, risate, supporto e affetto; sdraiati nel letto, reduci entrambi da serate disastrose, occhi negli occhi, si diranno teneramente "I love you for free", dichiarandosi un amore libero, spontaneo, senza vincoli, né gelosia, fresco e leggero. Ed è esilarante in questo contesto, la scena in cui Jack spiega all'amica come auto procurarsi piacere sessuale usando una bottiglietta di tè freddo, a mo' di vagina. L'occhiolino alla scena di Sally nel ristorante dell'East Village è geniale e spassoso, un potenziale cult.
Proprio la riabilitazione dei piaceri femminili in chiave ironica e divertente marca il tratto migliore di questo film. Per certi versi Lainey è portatrice della stessa sessualità delle eroine di Sex and the City, o più recentemente delle Girls di Brooklyn, è sua quella stessa dimestichezza candida e disinibita nei confronti del sesso.
Jason Sudeikis e Alison Brie, provenienti dalla migliore televisione - lei Mad Men, lui Saturday Night Live -, sono capaci di resistere ai picchi sdolcinati della sceneggiatura aggiungendo una buona dose di agrodolce. Le scintille fra i loro corpi quando si accendono infuocano lo schermo. La commedia lotta fra il tono comico e quello romantico, diventando specchio della modernità e di tempi poco inclini alle smancerie. Anche laddove alcune soluzioni appaiono decisamente forzate, in una trama di per sé prevedibile il finale tarda ad arrivare, in un procrastinare colmo di colpi di coda e risate. Alla luce della scelta di sventolare la tematica del sesso con tanta sfrontatezza ed ironia, possiamo biasimare alla Headland di aver girato scene hot con il reggiseno, ponendo al suo lavoro un velo di pudore. 