Black Star - Nati sotto una stella nera

Film 2012 | Drammatico, 100 min.

Regia di Francesco Castellani. Un film con Luca Di Prospero, Alessandro Procoli, Gabriele Geri, Vincenzo Zampa, Paolo Giovannucci. Cast completo Genere Drammatico, - Italia, 2012, durata 100 minuti. Uscita cinema giovedì 10 ottobre 2013 distribuito da Point Films. - MYmonetro 2,49 su 9 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento giovedì 16 novembre 2017

In una Roma di periferia, una squadra di calcio composta da rifugiati politici deve fronteggiare l'opposizione di alcuni abitanti che hanno fondato un comitato di quartiere per rivendicare l'uso del campetto.

Consigliato nì!
2,49/5
MYMOVIES 2,00
CRITICA 2,81
PUBBLICO 2,67
CONSIGLIATO NÌ
Una commedia di ambientazione romana che mette in primo piano l'importanza della condivisione.
Recensione di Marco Chiani
domenica 18 novembre 2012
Recensione di Marco Chiani
domenica 18 novembre 2012

Il campo sportivo XXV aprile di Pietralata – periferia di Roma – è conteso da due opposte fazioni di povera gente. Da una parte, una squadra di calcio interamente composta da immigrati, a capo della quale ci sono quattro volenterosi giovani italiani, dall'altra un comitato di quartiere che vorrebbe scacciarla per gestire uno spazio, in realtà, regolarmente affidatole. In seguito a un'ordinanza di sgombero ottenuta in maniera poco chiara, si decide di occupare, sotto agli occhi attenti di un saggio ispettore di polizia e dietro alle trame di un ambiguo uomo che vuole mettere le mani sul campo attraverso la connivenza del presidente del comitato.
Liberamente ispirato alla vera storia dei Liberi Nantes Football Club, una squadra di calcio composta da giocatori vittime di migrazione forzata, Black Star è una commedia di ambientazione romana che mette in primo piano l'importanza della condivisione. Degli spazi, prima di tutto. Non per niente, la voce narrante del comico Marco Marzocca è quella dello stesso campo da gioco conteso, che osserva dal basso gli sviluppi di una storia in cui le due parti avverse non sono poi così diverse: è sempre una guerra tra poveri, uomini segnati dalla disoccupazione, gli abitanti del quartiere, e dalla lontananza della propria terra, gli immigrati. È anche un film sui sogni – la parte clou è ambientata durante la notte di San Lorenzo – e sull'importanza di credere in qualcosa, che prende di petto il tema della precarietà, sociale e dunque anche emotiva, pur marciando per semplificazioni e schematismi: quasi fiero di essere costruito ad uso di un pubblico non troppo esigente, infatti, mette in campo figurine a una dimensione, più dei tipi che dei personaggi veri e propri, accomunati da una diffusa simpatia sotto alla quale i contrasti drammaturgici perdono progressivamente efficacia. Alla sincerità e all'eccessivo buonismo dimostrate dallo sguardo di Francesco Castellani corrispondono, infatti, evoluzioni prevedibili e prive di vero mordente, che verso l'ultima parte s'invischiano anche nel retorico (il discorso di Gianluca). Tra accelerazioni e pause, risate di grana più o meno grossa e un ammirabile candore, è un racconto che avrebbe avuto un altro tipo di riuscita se fosse stato affidato a una squadra di interpreti capaci di supplire alla mancanza di definizione con il mestiere. Dopo un finale dalle troppe facce, si chiude mostrando una scultura – creata ad hoc da Denis Imberti e Stefano Tasca – che celebra la memoria delle vittime della migrazione forzata e di chi fugge dalla propria terra.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
sabato 12 ottobre 2013
Folignoli

Di commedie realizzate per il solo scopo di portare gente al cinema ce ne sono fin troppe. Esce in contemporanea al film di Castellani, il nuovo lavoro di Massimo Venier, Aspirante vedovo, film mediocre ma che almeno si avvale di attori famosi e preparati. Black Star ha solo buona volontà e tanto entusiasmo, ma purtroppo è un lavoro semiamatoriale, con interpreti assolutamente non all’a [...] Vai alla recensione »

domenica 13 ottobre 2013
lollo-brigida

Troppa carne al fuoco e di cattiva qualità. Tradotto significa che il film vorrebbe far divertire, vorrebbe far riflettere ma lo fa attraverso una metodologia piuttosto spartana e poco cinematografica, più adatta forse ad una rappresentazione teatrale e farsesca. Il risultato è chiaramente negativo: nella storia che non appassiona mai.

martedì 15 dicembre 2015
senzabandiera

Bel film che affronta con spessore e intelligenza il delicato problema dell'integrazione in un quartiere periferico di Roma. Il regista ci restituisce un quadro fresco della difficile convivenza fra persone che devono fronteggiare i tipici problemi delle periferie delle grandi città, la disoccupazione, gli affaristi e le diversità.

giovedì 17 ottobre 2013
Sally Spectra

Interessata al problema dell'immigrazione e spinta dalla situazione emotiva, della strage di Lampedusa con le 300 vittime, sono andata a vedere il film. Sono rimasta molto delusa poichè il film è veramente retorico, e tocca veramente in maniera marginale il problema molto serio degli immigrati. Sembra che si sia voluto sfruttare il particolare momento, per farsi pubblicità, [...] Vai alla recensione »

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Elena Caterina
Sentieri Selvaggi

Nel quartiere di Pietralata a Roma tre amici quarantenni e disoccupati decidono di investire idee, tempo, speranze e (pochi) soldi nella creazione di una squadra di calcio composta da rifugiati e nella messa a punto di un piccolo campetto di quartiere. I tre sono osteggiati da un comitato di cittadini che rivendicano la proprietà del campo ai residenti e non agli stranieri.

Jasmine Pignatelli
L’Huffington Post

Tra gli 'Eventi Speciali Fuori Concorso' al VII Festival Internazionale del Film di Roma spicca il film "Black Star - nati sotto una stella nera" di Francesco Castellani. Non voglio svelare troppo della trama e del sorprendente epilogo di questo film che dietro la formula della 'commedia' racconta con voce lieve e poetica un tema sociale scottante, quello dei rifugiati in cerca di una nuova dimensione [...] Vai alla recensione »

Ivana Faranda
Eco del Cinema

Sono i "migranti forzati", ovvero i rifugiati politici, i protagonisti del primo film di Francesco Castellani "Black Star - Nati sotto una stella nera". Ma ci sono anche i cittadini di Pietralata, ex periferia di Roma. E si contendono uno scalcinato campo di calcio in quella che viene definita "guerra fra poveri". Quattro ragazzi precari capitanati da Gianluca se la battono con un fantomatico comitato [...] Vai alla recensione »

Silvia Casini
Star’s System

Il film diretto da Francesco Castellani, liberamente ispirato a una vera squadra di calcio composta interamente da rifugiati e da vittime di torture, violenze e migrazione forzata, la "Liberi Nantes Football Club", mette in campo una disputa di quartiere, una guerra tra poveri, che inevitabilmente porta all'incontro con l'altro e alla riscoperta della dignità umana.

Valerio Salvi
FilmFilm

Titolo che richiama alla memoria ben altra pellicola, il Dark Star di carpenteriano retaggio, che nulla ha a che spartire a parte il budget ridotto all'osso. Poco male perché non è sempre l'abito a fare il monaco, infatti nonostante tutto questo, quanto meno, è un film che ha qualche cosa da dire. Messaggio di tolleranza interrazziale esibito come un manifesto e altri sottotemi legati alla crisi, [...] Vai alla recensione »

Giampiero Francesca
Close-up

Nell'ottobre del 2008 esordiva, nella terza categoria provinciale romana, una squadra unica al mondo: i Liberi Nantes F.C. La rosa di questa squadra non era infatti composta da giovani speranze o da vecchi leoni pronti alle ultime partite sui campi di periferia; i venticinque calciatori erano tutti rifugiati politici. Dall'Afghanistan alla Guinea, da paesi devastati dalle guerre o dalla fame, questi [...] Vai alla recensione »

Massimo Bertarelli
Il Giornale

Gracile e ingenua commediola, con venature drammatiche, che affronta con entusiasmo il tema dell'immigrazione, schierandosi apertamente dalla parte dei più deboli. Nel quartiere romano di Pietralata un campetto di calcio divide il popolino. Da una parte una squadra amatoriale, di rifugiati africani, dall'altra un gruppo di cittadini sobillati da un ingordo palazzinaro.

Francesco Alò
Il Messaggero

Un campetto di calcio della periferia romana (Pietralata) diventa terreno di scontro tra idealisti pro-immigrati e disoccupati così arrabbiati da scatenare un putiferio pur di strappare ai «negri» quel campetto che non li aveva mai interessati prima. Una voce over fin troppo didascalica commenta lo scontro sempre più acceso tra l'Italia che accoglie e quella che respinge.

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