Anno | 2012 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Italia |
Durata | 71 minuti |
Regia di | Corrado Sassi |
Attori | Luca Marinelli, Francesco Di Leva, Andrea Vergoni, Kathrin Resetarits, Salvatore Sansone William Sinclair. |
MYmonetro | 2,75 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 2 luglio 2013
Presentato in anteprima al Festival di Roma 2012, il film si ispira al racconto del 1894 di R.L. Stevenson, "Il Riflusso della Marea".
CONSIGLIATO SÌ
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Tre uomini, in viaggio su una barca a vela, lasciano le coste italiane alla volta del Mediterraneo orientale. Andrea e Riccardo sono gli unici a conoscere il motivo del viaggio, mentre Gabriele, il più giovane del gruppo, è totalmente all'oscuro delle ragioni e della meta finale della navigazione. Scelto da Andrea per le sue abilità nautiche, Gabriele sa soltanto che la permanenza in mare potrebbe essere lunga, ma non sembra preoccupato perché non c'è nessuno ad aspettarlo. In un giorno di mare calmo, una donna si lancia in acqua da uno yacht di passaggio. I tre uomini la soccorrono. Lei racconta di essere fuggita dai maltrattamenti del suo compagno, dipendente dall'alcol e dal gioco d'azzardo.
Come sospesa nel tempo e nello spazio, la barca su cui viaggiano i tre protagonisti procede verso un'ignota destinazione, sospinta solo dal vento. Ma la natura, si sa, è incontrollabile e il vento a volte soffia con violenza, altre si fa desiderare a lungo. Così, tra imprevisti di percorso, il carattere dei tre uomini si fa sempre più nitido. A dettare legge in barca è Andrea, scontroso, senza scrupoli, smanioso di mantenere tutto sotto il suo ferreo controllo e interessato unicamente a realizzare il prima possibile l'oscuro obiettivo per il quale è partito. Meno deciso è Riccardo, cinquantenne disilluso dalla vita, che sembra non avere più nulla da perdere, ma a tratti è in preda a dubbi e sensi di colpa. Gabriele - interpretato da un Luca Marinelli sempre in parte - ha lo stesso sguardo vergine e inconsapevole dello spettatore: sospetta qualcosa di losco, ma non può capire. Si attiene alle regole di Andrea senza fare domande, ma ha dalla sua la conoscenza del mare e della vela. A gettare scompiglio nei piani dell'equipaggio è la comparsa di Sara, donna sfuggente almeno quanto lo sono i motivi del viaggio. All'arrivo su una splendida isoletta deserta, dove ognuno cercherà di perseguire il proprio obiettivo, la verità si farà chiara.
Si presenta come un noir dai toni esistenziali il film diretto da Corrado Sassi, ispirato a un racconto scritto nel 1894 da Robert Louis Stevenson, "Il riflusso della marea". Girata in un Mar Mediterraneo che regala scorci suggestivi, questa storia rappresenta visivamente la contrapposizione tra uomo e natura. Un uomo in piena decadenza morale e una natura incorrotta, vergine, proprio come nel racconto di Stevenson. Un uomo ostinato, teso alla volontà di controllo, e una natura che non può essere imbrigliata e a volte, inaspettatamente, si ribella ai tentativi di umana dominazione, lavando ciò che l'uomo sporca. Un soggetto simile avrebbe potuto offrire il gancio a situazioni ai limiti della tensione e della suspense, ma qui il ritmo è costantemente rallentato e la sceneggiatura insiste, proprio come fa Andrea, nel mantenere la rotta verso un colpo di scena prevedibile, anziché lastricare di ostacoli e forti emozioni l'intero viaggio.