Fiction.

Con la sua opera prima nel lungometraggio, Fiction., Mouly Surya ha conquistato il Citra Award (l'Oscar indonesiano) per il miglior film e il premio per la miglior regia nella competizione nazionale del Jakarta International Film Festival. Scritto con la collaborazione di Joko Anwar, Fiction. riflette sulla pericolosa e sottile linea che separa realtà e finzione (letteraria) e sul fascino che le prospettive di superamento di questa linea esercitano su una giovane (e disturbata) protagonista.
Alisha (Ladya Cheryl) è la figlia di un ricchissimo e assente uomo d'affari che probabilmente ha accumulato la sua fortuna durante gli anni della dittatura di Suharto, quand'era alto ufficiale nell'esercito. La ragazza ha appena terminato gli studi e vorrebbe entrare nel mondo del lavoro, come creativa, ma rifiuta le "spinte" dell'iperprotettivo genitore. Di notte, Alisha rivive nei suoi sogni la tragica morte della madre, che si suicidò quand'era incinta di un secondo figlio. Quando un giovane attraente (Donny Alamsyah) sostituisce per un paio di giorni l'anziano impiegato per la pulizia della piscina presso la villa di famiglia (e ruba dalla casa delle statuette di coniglietti in ceramica), la ragazza decide di seguirlo... fino a trasferirsi nell'appartamento di fianco al suo... Bari, questo è il suo nome, è un aspirante scrittore e vive con la fidanzata Renta. Bari sta scrivendo una raccolta di racconti ispirata alle storie vere degl'inquilini del palazzo, ma soffre del blocco dello scrittore. Non sa infatti come concludere le sue storie, giacché nella vita reale non c'è una "fine". Alisha pensa quindi di aiutarlo, fornendogli dei finali... nella vita reale!
Scritto a quattro mani dalla stessa Mouly Surya con Joko Anwar, Fiction. è un film che gioca con sottigliezza sui registri del thriller psicologico. Sin dalla prima inquietante inquadratura, sulla collezione di bambole di Alisha, il film introduce lo spettatore in una terra di confine, tra infanzia ed età adulta, tra sogno e veglia, tra immaginazione e azione. Il personaggio di Alisha, segnata da un trauma infantile e cresciuta in una bolla protettiva che l'ha tenuta a distanza di sicurezza dal mondo "reale", incarna in maniera pressoché paradigmatica l'inquietante crinale tra queste polarità. La sua inesperienza la porta a varcare temibili frontiere con un'innocenza quasi infantile, come se, per l'appunto, le sue intromissioni nelle altrui vite non fossero altro che la parole di un racconto che sta scrivendo. Con grande abilità e finezza di messa in scena, Mouly Surya costruisce in Fiction. un'atmosfera sospesa e ambigua che pare programmaticamente tematizzare l'idea di "finzione". I movimenti di macchina controllati e suadenti danno grande fluidità al racconto, mentre l'impressionante lavoro sul commento sonoro (il montaggio di sonoro e musiche in Fiction. è di una qualità tecnica ed espressiva davvero inusitata nel cinema indonesiano) crea pregevoli slittamenti di senso tra una sequenza e l'altra, nonché alcune intriganti dissonanze.
Probabilmente, c'è pure la possibilità di trovare una dimensione metaforica socio-politica in quest'opera prima di grande raffinatezza: Alisha è figlia di un uomo del "vecchio regime" che s'è arricchito con la corruzione e il nepotismo che hanno dominato il paese per decenni; il suo trauma e la sua alienazione discendono dalla corruzione morale e dal distacco dal mondo reale di questa classe agiata che non ha mai scontato i suoi passati crimini. Allorché la giovane cresciuta nella bambagia si scopre affascinata dal mondo "basso" in cui vive e da cui trae ispirazione Bari, il suo atteggiamento è lo stesso con cui s'è sempre comportata la dittatura: trattare le persone come mere pedine di cui si può disfare a piacimento, senza rimpianti. Nonostante Fiction. non abbia conosciuto un grande successo di pubblico, si tratta di un'opera prima che segnala il talento della sua regista e che conferma un dato importante per il cinema indonesiano, ossia che è dalla produzione di genere che sono arrivate le sue riuscite più stimolanti degli ultimi anni.

Scheda a cura di FEFF 2009