Titolo originale | Rysa |
Anno | 2008 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Polonia |
Durata | 89 minuti |
Regia di | Michal Rosa |
Attori | Jadwiga Jankowska-Cieslak, Krzysztof Stroinski . |
MYmonetro | Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 1 recensione. |
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Un'ombra si abbatte sulla vita di una coppia rispettabile e consolidata. Qualcosa che risale a molti anni prima...
CONSIGLIATO SÌ
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Cracovia ai nostri giorni. Joanna è una docente di biologia presso la prestigiosa università di Cracovia. Jan, suo marito da quasi 40 anni, è un matematico. Alla festa di compleanno Joanna riceve un dono inatteso e anonimo. Si tratta di una videocassetta in cui è registrata parte di una trasmissione messa in onda su un canale culturale. In essa un sedicente storico ricorda che il padre della donna, uomo politico anteguerra, era stato incarcerato e poi liberato. Aggiunge poi che i servizi segreti avevano fatto in modo che la figlia si innamorasse di un loro agente per poterlo spiare costantemente. Da quel momento il dubbio si insinua nella mente di Joanna. Va a cercare l'accusatore che mostra prove molto aleatorie ma, nonostante questo, la sua fiducia nel marito viene progressivamente meno fino al punto da costringerlo a vivere da separato in casa.
La Polonia in questi ultimi anni è divenuta un costante circo mediatico di accuse veritiere e pretestuose. Alle più alte ex cariche dello Stato e a personalità e attori famosi sono piovute addosso attribuzioni più o meno orchestrate di collaborazioni con il regime comunista sotto forma di spionaggio. Rosa prende le mosse da una di queste possibili e devastanti situazioni per andare oltre e verificare come un 'graffio' sulla liscia superficie di un matrimonio qualsiasi possa trasformarsi in una ferita non rimarginabile.
Joanna non ha prove certe della complicità del marito con il passato sistema di potere ma neppure Jan può portare provare a sua discolpa. Lo spettatore non saprà mai qual è la verità, saprà però per certo che la saldezza di quel legame non era poi così granitica se l'insinuazione non supportata ha potuto produrre gli esiti che vengono mostrati.
Il regista ha il pregio di non rifarsi ai maestri consacrati del cinema polacco (come molti suoi colleghi) dimostrandosi perfettamente in grado di controllare le prestazioni dei due protagonisti ai quali chiede di far emergere la tensione prodotta da un disagio che progressivamente assume la forma di una sofferenza insopportabile sia per chi dubita sia per chi è oggetto del dubbio. Questo vale per la situazione politica di un Paese uscito da non molto da una dittatura così come per qualsiasi relazione umana in cui una rivelazione si colloca sull'ambiguo crinale che separa la calunnia dalla verità.