I 47 Ronin

È la versione più dispendiosa (1956), dal grandissimo successo di pubblico e quella di Hiroshi Inagaki (1962) la più recente (ma per quanto?). Un soggetto adattato per lo schermo ancora più frequentemente dei Tre moschettieri. Si tratta di un'opera kabuki popolarissima in Giappone, che racconta come 47 ronin (o samurai erranti, di seconda classe) fingano, per vendicare il proprio padrone, d'adattarsi a servire il suo assassino e finiscano poi coll'ucciderlo. Sostengono alcuni che vi furono più di due volte 47 versioni di questo famoso soggetto. Esagerano, senza dubbio: ma ce ne furono di certo due o tre dozzine. Le più notevoli si debbono al padre del cinema giapponese Masahiro Makino (1913 e 1927), a Kinugasa (1932) che lo presentò con un montaggio particolarmente notevole, a Mizoguchi (1942) di cui non fu però l'opera migliore. Da Dizionario dei film, Firenze, Sansoni, 1968