I viceré

Film 2007 | Storico, 120 min.

Regia di Roberto Faenza. Un film con Alessandro Preziosi, Lando Buzzanca, Cristiana Capotondi, Guido Caprino, Lucia Bosè. Cast completo Genere Storico, - Italia, 2007, durata 120 minuti. Uscita cinema venerdì 9 novembre 2007 distribuito da 01 Distribution. - MYmonetro 2,68 su 10 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 5 aprile 2019

La storia di un'antica famiglia catanese d'origine spagnola, gli Uzeda di Francalanza, sullo sfondo di un'Italia a cavallo tra il Risorgimento e l'unificazione. Il film ha ottenuto 3 candidature e vinto 2 Nastri d'Argento, 6 candidature e vinto 3 David di Donatello, In Italia al Box Office I viceré ha incassato 1,6 milioni di euro .

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Consigliato nì!
2,68/5
MYMOVIES 2,00
CRITICA 2,36
PUBBLICO 3,67
CONSIGLIATO NÌ
Un'epopea letteraria, un ritratto familiare ottocentesco a tratti didascalico e stereotipato.
Recensione di Mattia Nicoletti
lunedì 26 febbraio 2007
Recensione di Mattia Nicoletti
lunedì 26 febbraio 2007

Sicilia. Ultimi anni di dominazione borbonica prima della nascita dello stato italiano. La morte della principessa Teresa introduce la famiglia Uzeda discendente dei vicerè di Spagna. Le vicende degli Uzeda e i loro intrighi, raccontati negli anni attraverso gli occhi di Consalvo, l'ultimo discendente, rappresentano la società dell'epoca in rapido divenire, in cui sopravvivere significa innanzitutto essere schiavo di regole e tradizioni.
Liberamente tratto dall'omonimo romanzo del 1894 di Federico De Roberto, il film di Faenza è innanzitutto un quadro famigliare. I luoghi, le abitudini, le parentele, l'invidia, l'onore e il denaro, sono introdotti in modo impietoso, nella prima parte del film. L'insieme e il singolo sono descritti efficacemente attraverso momenti chiave in cui gli Uzeda si ritrovano: le esequie della principessa, la lettura del testamento, la nascita di un figlio, la caduta dei Borboni. Sono questi gli attimi in cui il film riesce a convincere, grazie anche alle credibili ambientazioni, alla fotografia di Maurizio Calvesi (che utilizza luci e ombre, alternando teatralità e realismo), ai costumi di Milena Canonero, e all'ottima interpretazione di Lando Buzzanca, arrogante pater familias.
Quando la storia si sposta però sulla crescita e sulla vita di Consalvo (Alessandro Preziosi), I vicerè abbandona il ritratto d'insieme e mostra un personaggio in bilico fra perfida anarchia e celata redenzione, che non riesce ad affascinare, paradossalmente perchè esce dagli stereotipi dell'eroe, sia esso positivo o negativo. Consalvo, potenzialmente un paladino di un'Italietta cha già allora era fondata sui compromessi, disorienta, e si manifesta in molteplici situazioni che dovrebbero servire a descrivere il suo essere, e che creano tuttavia un senso di ripetitività. È necessario sottolineare come il progetto di Faenza sarà sviluppato, in seguito, in versione estesa per la televisione (i campi infatti sono spesso molto stretti), e, di conseguenza, il percorso del protagonista, così come messo in scena, si adatterà meglio al piccolo schermo.
Se, infine, I vicerè vuol essere un parallelo fra la società attuale e quella dell'epoca (la politica entra in scena nell'ultima parte), il rischio che affronta è quello di puntare su concetti semplici e diretti, che sfiorano il didascalismo, con la coscienza di saper trasferire il messaggio quando è la famiglia a parlare, eterno manifesto di ciò che siamo. Sia ieri che oggi.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
giovedì 31 marzo 2011
nickcastle91

Tratto dal romanzo di De Roberto, I Vicerè, è un film falsamente storico, in cui gli avvenimenti dell'unità d'Italia fanno solo da contesto storico. Cosa e chi simboleggi la famiglia Uzeda non lo so, anche perchè mi manca la base del romanzo, ma una cosa è certa, il film non si sostiene da solo, ancor più nella versiona cinematografica, accorciata considerev [...] Vai alla recensione »

mercoledì 24 maggio 2023
no_data

La scoperta del marito della tresca tra la moglie Isabella e l'amico Raimondo con il ricorso ad un'espediente più degno della commedia scolacciata degli anni 80 che del capolavoro di De Roberto; Giulente, del cui ferimento sul Volturno nel romanzo quasi si dubita, con una gamba addirittura amputata e omaggiato -chissà mai perchè?- di una protesi dal cognato Giacomo che [...] Vai alla recensione »

domenica 10 ottobre 2021
biscotto51

Se avete letto e amato come me questo romanzo imbattibile, il vero Romanzo Italiano al posto dei Promessi Sposi, questo fìlmetto fatto alla carlona senza nerbo, senza valore, ve ne rovinerà il gusto e il ricordo. Ma niente paura: è talmente scialbo, insipido e insignificante che lo dimenticherete in un baleno, al contrario del romanzo, che ho letto due volte e non è detto [...] Vai alla recensione »

lunedì 20 settembre 2021
Fabri

Un buon film, che ha come sfondo l'unità d'Italia, senza alcuna velleità storica. E' più un impietoso ritratto dell'alta aristocrazia siciliana, nella fase del suo declino, con un Buzzanca notevole. Nel complesso un buon film, superati i primni dieci minuti.

martedì 28 gennaio 2014
biscotto51

Per chi ha letto, gustato e ammirato il capolavoro di Federico de Roberto, migliore del Gattopardo, questa trasposizione cinematografica é poco più di una commedia all'italiana, banale, abboracciata, insipida e senza nerbo. Leggete il bellissimo libro e dimenticate questa ciofeca.

lunedì 22 giugno 2009
arteaud

I vicerè non è un grande film ... anzi non è proprio un buon film. é un' italianata che se De Roberto vedesse si rigererebbe nella tomba. Il libro è un capolavoro pari ai Promessi Sposi, il film è una sorta di Soap opera, o alla maniera di mia nonna soppopera, con un bell'imbusto dagli occhioni blu che fa palpitare tutte le casalinghe disperate. Ora.

Frasi
Adesso che è fatta l'Italia dobbiamo farci gli affari nostri!
Una frase di Il principe Giacomo (Lando Buzzanca)
dal film I viceré
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Lietta Tornabuoni
La Stampa

Bello e ricco, I Viceré di Roberto Faenza presenta almeno tre sorprese, ha tre meriti principali. Innanzi tutto riporta all'attenzione uno straordinario romanzo storico, l'omonimo libro di Federico De Roberto pubblicato nel 1894, affresco feroce d'umorismo nero sulla famiglia, sulla Chiesa e su quel trasformismo politico che è classico vizio italiano: l'opera viene ristampata in seguito al film (edizioni [...] Vai alla recensione »

Paolo D'Agostini
La Repubblica

Roberto Faenza con i suoi sceneggiatori Bruni, Gentili e Porporati, non solo hanno necessariamente forzato la vastità del romanzo per restringerne le 600 pagine in un film. Ne hanno forzati anche i contenuti, i profili dei personaggi e il senso. È vero che il comizio elettorale conclusivo del giovane Consalvo ultimo discendente dei Vicerè Uzeda di Catania principi di Francalanza, nel libro, dice tutto [...] Vai alla recensione »

Roberta Ronconi
Liberazione

Nonostante il recupero - parziale - che gli storici della letteratura hanno operato negli ultimi decenni del grande romanzo di Federico De Roberto "I Viceré", il cinema ha continuato a ignorarlo, privilegiando di gran lunga "I Promessi Sposi" del Manzoni (4 film). In realtà, un progetto di trasposizione sembra fosse nei cassetti di Rossellini, soffocato poi dalla polvere.

Alberto Castellano
Il Mattino

Quando attinge alla letteratura, Roberto Faenza realizza in genere trasposizioni corrette che non rischiano più di tanto in termini reinvenzione/ tradimento/ stravolgimento del romanzo ispiratore. Dopo Schnitzler, Tabucchi, Maraini, Yehoshua, Ferrante, ora l'autore torinese si è rivolto a «I viceré» di Federico De Roberto, capolavoro della letteratura italiana pubblicato nel 1894 e per molti anni misconosci [...] Vai alla recensione »

Mariarosa Mancuso
Il Foglio

Uno legge sul manifesto "Da un romanzo censurato per oltre cento anni" e subito si atteggia a spettatore consapevole, che sceglie di testa sua, pronto a scendere in piazza per difendere la libertà. Poi vede sui giornali le polemiche del regista con la Festa di Roma – "Il mio film avrebbe cambiato le sorti della Festa, non è stato selezionato per motivi politici, pressioni che non hanno nulla a che [...] Vai alla recensione »

Silvana Silvestri
Il Manifesto

Dimenticare il Gattopardo. «Non sono certo Visconti», dice Faenza, che non a caso sceglie il romanzo di De Roberto I Viceré a sottolineare le differenze con estetismi e aristocrazia, un punto di partenza per un film che sembra perfettamente aderente alle richieste del pubblico contemporaneo, lontano da un mondo scomparso (ma non del tutto) quello borbonico.

Dario Zonta
L'Unità

Portando sullo schermo I Vicerè di Federico De Roberto, il regista Faenza compie un'operazione meritoria, tentata, senza efficacia, in passato da Visconti e Rossellini. Onore a Faenza, dunque, al suo coraggio e alla sua impudenza (di lunga data, basti ricordare il suo film d'esordio, Forza Italia). Ma tanto onore, tanto onere. Adattare un romanzo così discusso e controverso vuol dire farsi carico della [...] Vai alla recensione »

Adriano De Carlo
Il Giornale

Roberto Faenza è, come molti suoi colleghi, ammalato di politica. Un racconto ambientato in Sicilia alla metà dell'800, al quale fanno seguito avvenimenti che si trascinano fino al secolo scorso, è un convenzionale melodramma d'ambiente, con tutti i passaggi canonici propiziati da Tomasi di Lampedusa. Nobili spocchiosi, inflessibili difensori di una morale farisaica e i figli, vittime di un sistema [...] Vai alla recensione »

NEWS
CELEBRITIES
martedì 3 febbraio 2009
Stefano Cocci

Bella e brava, eterna adolescente Bella è bella, e ha lo sguardo limpido di una gioventù che non accenna a finire. Certo, ad appena 29 anni, non si può certo affermare che Cristiana Capotondi stia sfiorendo ma il suo è un volto che il pubblico televisivo [...]

NEWS
mercoledì 24 settembre 2008
 

I Viceré vince il concorso MYmovies "Miglior locandina" Gli utenti di MYmovies hanno decretato I Viceré come miglior locandina. Vai alla classifica.

RUBRICHE
venerdì 9 novembre 2007
Edoardo Becattini

Conflitti tra Festival Di fronte a un largo panorama di ben otto nuove uscite settimanali, riconosciamo opere passate attraverso un primo esame festivaliero, successi popolari dalla Russia e made in USA e qualche film in più del solito vestito del tricolore [...]

RUBRICHE
mercoledì 24 ottobre 2007
Chiara Renda

Cinema italiano: dalla commedia all'horror Novembre all'insegna del cinema italiano: tra pellicole di produzione tedesca, argentina, turca e americana, sono parecchi i film in arrivo dal nostro paese.

winner
miglior scenogr.
Nastri d'Argento
2008
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migliori costumi
Nastri d'Argento
2008
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miglior scenogr.
David di Donatello
2008
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migliori costumi
David di Donatello
2008
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miglior trucco
David di Donatello
2008
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