Low Life |
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Un film di Im Kwon-Taek.
Con Cho Seung-woo, Kim Min-sun, Yoo Ha-joon
Titolo originale Ha-ryu-in-saeng.
Drammatico,
durata 105 min.
- Corea 2004.
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Pretenzioso e sconclusionato 99mo film di Im Kwon-taek. Le tappe della moralmente dubbia carriera di Choi Tae-woong fanno da specchio per raccontare le vicende politiche della Corea del Sud dai tardi anni '50 fino agli '80.VENEZIA CONCORSO
![]() Ascesa e declino di Choi Tae-woong, malvivente col senso dell'onore |
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Davide Morena
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![]() Ascesa e declino di Choi Tae-woong, malvivente col senso dell'onore. Le tappe della sua moralmente dubbia carriera prima da tirapiedi per la mala, poi da imprenditore corrotto, fanno da specchio per raccontare le vicende politiche e sociali della Corea del Sud dai tardi anni '50 fino agli '80. Dalla corrotta amministrazione del Presidente Rhee-Seung-man, attraverso la rivolta studentesca e il successivo colpo di stato del 1960, fino alla dilagante abiezione morale degli anni '80. Low life è il 99mo film di Im Kwon-taek. Alla vigilia delle tre cifre, il prolifico cineasta presenta in concorso a Venezia 61 un film patinato e pretenzioso che vorrebbe presentarsi come una sorta di C'era una volta in America versione coreana. Il film purtroppo è sfibrato, completamente fuori fuoco e tutt'altro che avvincente. Addirittura imbarazzante la scena finale al rallenty e priva di sonoro. Da quella parte del mondo arrivano da qualche anno cose decisamente migliori. |
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di Mariuccia Ciotta Il Manifesto
Per tornare sulle strade della realtà in questi giorni di paura globale, che fa straparlare di «occidente unito contro il terrorismo» perfino gli insospettabili, basta vedere il film del coreano Im Kwon-Taek, Low Life. Mentre gli studenti sud-coreani manifestano, proprio oggi, per l'abrograzione della legge sulla sicurezza nazionale - primo comma l'anticomunismo, primo nemico la Corea del Nord - ecco che l'anziano cineasta, istituzione di Seul, ci racconta come vanno le cose. Vanno che l'intreccio di interessi, poteri, corruzione, criminalità governano la Corea. » |
di Im Kwon-taek
«A cominciare dalla fine degli anni Cinquanta in Corea, Haryu insaeng segue la vita di un gangster fino all’inizio degli anni Settanta. Vorrei che questo film fosse uno specchio che rifletta le nostre vite attraverso il deterioramento del carattere e della vita di un uomo che sopravvive al periodo caotico del fallimentare regime del partito liberale e la salita al potere dei militari dopo la rivoluzione studentesca dell’aprile 1960 e la rivoluzione del maggio 1961. Attraversare un’epoca della nostra storia non significa solo fare vedere come si viveva in quel periodo, ma anche rivelare e far rivivere la realtà del tempo. » |
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