Dillo con parole mie |
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Un film di Daniele Luchetti.
Con Stefania Montorsi, Giampaolo Morelli, Martina Merlino, Alberto Cucca, Marco Piras.
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Commedia,
durata 108 min.
- Italia 2003.
MYMONETRO
Dillo con parole mie ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Zia e nipote decidono di passare insieme le vacanze: per entrambe è l'occasione per dimenticare delusioni e frustrazioni.
![]() Luchetti si rituffa nella pura commedia con una sceneggiatura attenta che però non decolla |
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Davide Verazzani
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Martina detta Meggy, quattordicenne in cerca di avventure, evita la solita vacanza con gli scout e decide di trascorrere qualche giorno con la zia Stefania, trentenne nevrotica, reduce dal fallimento di un'importante storia sentimentale con il belloccio Andrea. Martina convince Stefania ad accompagnarla a Ios, dove è intenzionata a perdere la verginità. Nell'isola c'è però anche Andrea, che cerca di dimenticare Stefania a furia di spinelli e dolci al cioccolato. Martina lo conosce e tenta di imbastire una relazione con lui, consigliata all'uopo dalla zia Stefania, ignara che il possibile fidanzato della nipote è il suo ex. Dopo una notte di sbronze, i nodi vengono al pettine, e Stefania e Andrea sono costretti ad affrontare la realtà del loro sentimento. ![]()
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![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Lucchetti, almodovar italiano?
sabato 2 luglio 2005
di Jonny Merenda
Dillo con parole mie è un film nel quale, più che la storia, contano il modo di raccontarla e l'originalità dei personaggi. Brioso, scattante, allegro e spiritoso, procede dritto filato come un treno in corsa, senza annoiare nemmeno per un secondo. Molto bella ed azzeccata la colonna sonora "arabeggiante", con un accenno anche alla lirica, ed irresistibili i dialoghi tra i protagonisti, spesso al limite del surreale. Uniche due note negative, il montaggio un po' "schizofrenico", che procede a scatti continua » |
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Fumo blu una nuvola e dentro tu
domenica 20 febbraio 2011
di cherryB.
Stefania e Andrea, stanno insieme da 8 anni. Due persone completamente diverse lei nevrotica ed ipocondriaca, appassionata di libri, responsabile, un pò senile, non lascia spazio all'imprevisto nella sua vita; lui un tipo scanzonato eterno ragazzino, disordinato, il classico tipo che prende la vita come viene; insomma l'opposto. A causa della gelosia di lei, si lasciano, o meglio lei lascia lui anche se non si sa bene chi ha lasciato chi. Proprio in questo momento di fragilità, se così si può definire, continua » |
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Giampaolo Morelli e Martina Merlino, in una notte stellata greca | |
Quante stelle, eh?! Lo sai che ci sono stelle lontane milioni di anni luce? Certo che siamo veramente insignificanti davanti all’universo, eh! Parla per te, scusa eh! |
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Giampaolo Morelli e Martina Merlino, in una notte stellata greca | |
Quante stelle, eh?! Lo sai che ci sono stelle lontane milioni di anni luce? Certo che siamo veramente insignificanti davanti all’universo, eh! Parla per te, scusa eh! |
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La quindicenne Martina Merlino si è innamorata di un trentenne. La zia Stefania Montorsi cerca di farla ragionare | |
Guarda che quindici anni sono proprio tanti, eh! Significa che mentre tu stavi cercando di uscire dall’utero di tua madre, lui stava già cercando di entrare nell’utero di qualcun’altra! | |
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DVD | Dillo con parole mieUscita in DVD
Disponibile on line da lunedì 21 gennaio 2013
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SOUNDTRACK | Dillo con parole mieLa colonna sonora del film
Disponibile on line da venerdì 11 aprile 2003
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di Aldo Fittante Film TV
Ricordate Mio padre, che eroe!, commedia balneare con Depardieu e l’allora acerba Marie Gillain (rifatto, tra l’altro, negli States, sempre con Depardieu, col titolo Ma dove è andata la mia bambina?). È l’immortale Cyrano de Bergerac (uno dei quali, forse il migliore al cinema, con l’ancora ingombrante, necessaria presenza del citato attore francese)? Ebbene: mischiateli e capirete subito di che pasta è fatta la nuova, deludente pellicola di Daniele Luchetti. Che ha tutta l’aria di pagare dazio all’amore (vera) che in questo periodo nutre per Stefania Mantarsi, poco convincente protagonista nei panni di una zia trentenne che viene coinvolta dalla nipote in una vacanza greca alla ricerca della perdita di verginità. » |
di Paolo D'Agostini La Repubblica
Federico Fellini descriveva invariabilmente quello che stava facendo, anche se stava facendo un capolavoro e anche se ne era consapevole, come un "filmettino". Non sarà pertanto un disonore per Daniele Luchetti, il regista che ha contribuito in maniera così decisiva a identificare e consolidare il nuovo cinema italiano degli anni Novanta, e ad affermarne con Il portaborse e con La scuola alcuni dei più significativi consensi, rilevare la "piccolezza" del suo nuovo film Dillo con parole mie. Non che sfugga lo spirito di esplorazione e perfino di ricerca linguistica che egli ci ha messo dentro. » |
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