Essere donne

Il cinema di Margarete von Trotta divide il pubblico: alcuni non lo reggono, angosciati da due interminabili ore di piombo altri si lasciano rapire dai suoi nodi ideologico-esistenziali, i più veri in questo scorcio storico del "dopo rivoluzione" altri ancora lo trovano snob abbastanza per citarlo con profitto nei salotti buoni e poi c’è anche chi lo considera tra i pochi esempi di grande cinema al [...] Vai alla recensione »

Vorremmo tutti essere invitati a pranzo da Babette Chef al prestigioso "Café Anglais" di Parigi, la donna (Stéphane Audran) è costretta a lasciare la capitale francese in seguito ai sanguinosi avvenimenti legati all’esperienza della Comune, nel 1871. Ha un solo posto per rifugiarsi: uno sperduto angolo dello Jutland, in Danimarca, dove vivono in un piccolo villaggio le due anziane sorelle Martina e [...] Vai alla recensione »

Dimenticatevi Karen Blixen, se volete gustare Il pranzo di Babette. Così si dovrebbe fare, sempre, quando un film trae spunto da un’opera letteraria. E invece, spesso, accade il contrario: il testo originale è considerato il vero oggetto poetico, quasi che il cinema fosse nulla più di una sua lettura. Sarà perché ancora la nostra cultura non riconosce vera autonomia d’arte al cinema.