Il volo

Spyros (Marcello Mastroianni), un uomo di mezza età di origine contadina, fa il maestro elementare in una cittadina greca dove si è trasferito con la famiglia. Dopo le nozze della figlia avverte l'acuirsi di un forte disorientamento che lo spinge, senza alcuna apparente spiegazione, ad abbandonare la famiglia e la scuola e a ritornare alla terra per esercitarvi il mestiere di apicoltore, come il padre e il nonno. Carica così le sue arnie su un furgone e si mette in viaggio dall'Epiro verso il Sud, alla ricerca di un terreno fiorito, dove le api possano vivere a proprio agio e produrre abbondante miele, attraversando una Grecia che non è quella dei viaggi turistici, ma è fatta di misere locande e di insegne scolorite.
Durante il viaggio l'uomo incontrerà amici ormai invecchiati e prossimi alla fine, e una giovane ragazza altrettanto sola in cui cercherà un amore impossibile, sino a lasciarsi morire straziato dalle punture delle proprie api in una memorabile e disperata scena finale: la Grecia è ormai cambiata, e passando dalla storia collettiva (quella dei film che lo hanno reso famoso) a quella individuale, Anghelopoulos firma il suo film più intimista e lirico, grazie anche a un'intensa e commovente interpretazione di Marcello Mastroianni. 