Arriva John Doe

Film 1941 | Commedia 132 min.

Titolo originaleMeet John Doe
Anno1941
GenereCommedia
ProduzioneUSA
Durata132 minuti
Regia diFrank Capra
AttoriEdward Arnold, Barbara Stanwyck, Walter Brennan, Gary Cooper, James Gleason, Regis Toomey Bess Flowers, Irving Bacon, Warren Hymer.
TagDa vedere 1941
MYmonetro 3,55 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Frank Capra. Un film Da vedere 1941 con Edward Arnold, Barbara Stanwyck, Walter Brennan, Gary Cooper, James Gleason, Regis Toomey. Cast completo Titolo originale: Meet John Doe. Genere Commedia - USA, 1941, durata 132 minuti. - MYmonetro 3,55 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento giovedì 6 ottobre 2016

Un'ambiziosa giornalista monta un "caso" nazionale su un vagabondo che vuole suicidarsi per protesta contro l'egoismo e la cattiveria del mondo. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar,

Consigliato sì!
3,55/5
MYMOVIES 4,00
CRITICA
PUBBLICO 3,09
CONSIGLIATO SÌ
Una self-made woman secondo Frank Capra.
Recensione di Piero Di Domenico
Recensione di Piero Di Domenico

In una città americana, il caporedattore di un giornale appena acquistato dall'editore D. B. Norton, fa licenziare numerosi impiegati per "fare pulizia" di personale. Tra questi c'è Ann Mitchell (Barbara Stanwyck) che, prima di lasciare il posto, fa pubblicare per la sua rubrica la falsa lettera di un disoccupato disperato che minaccia di gettarsi dal palazzo del municipio a mezzanotte della vigilia di Natale. La lettera crea subito scalpore, i centralini del municipio vengono inondati di telefonate da parte di cittadini e datori di lavoro pronti ad "adottare" il misterioso John Doe. Attorno a quest'uomo così determinato nella sua disperazione cresce l'interesse della gente. È l'occasione d'oro per dar vita a qualcosa di sensazionale per i giornali, per creare una vicenda che appassioni e tenga col fiato sospeso. Per render tutto più credibile viene scelto un uomo che incarni il personaggio, Long John Willoughby, un ex giocatore di football. Ann scrive per John Doe discorsi profondi e commuoventi ai quali persino l'uomo che si nasconde dietro la maschera finisce per credere. Il messaggio di John Doe è un messaggio di concreta solidarietà tra gli individui, di fiducia nella gente, di speranza in un mondo migliore, deciso e voluto dalla società degli uomini. Nascono e si diffondono a macchia d'olio, in tutta la nazione i club "John Doe". La gente comincia a voler davvero cambiare il proprio atteggiamento nei confronti del prossimo. Ma D. B. Norton vuol sfruttare la forza comunicativa di John Doe per vincere le elezioni. Viene organizzato il congresso più grande mai visto prima, da ogni parte d'America giungono membri dei club "John Doe"; Long John dovrà leggere un discorso politico, si rifiuta di farlo e, prima che possa dire egli stesso la verità alla folla, viene smascherato in pubblica piazza. L'immagine di John Doe crolla miseramente, lo spettacolo è brutale. La fine di John Doe è la fine di un sogno collettivo. Proprio quando l'interesse della stampa non esiste più, la possibilità dell'evento si fa concreta: Long John, rimasto solo medita il suicidio, ma ci sarà qualcuno che verrà a salvarlo. I dominatori della metropoli, meglio noto come Arriva John Doe, è la prima produzione indipendente di Frank Capra, il film sul quale il regista si è tormentato di più, giungendo a concepire ben cinque finali. Questo film mostra un mondo dominato dal potere della stampa, riportando in qualche modo alla mente il contesto storico europeo e l'utilizzo che Fascismo e Nazismo fecero dei mezzi di comunicazione di massa. Il film induce a riflettere anche sull'integrità della democrazia americana, in un periodo in cui la libertà e l'individualità dell'uomo sembrano essere minaccate. Ancora una volta Capra porta sullo schermo la figura del giornalista, donna in questo caso, un'immagine al femminile del self-made man, che ingloba come sempre una lunga serie di contraddizioni.

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ARRIVA JOHN DOE disponibile in DVD o BluRay

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
sabato 27 settembre 2014
darkglobe

Arriva John Doe è un film molto importante nella storia della cinematografia capriana, perché rappresenta uno snodo topico della carriera del regista. In primo luogo si tratta del primo film senza il contributo di Joseph Walker, fidato direttore della fotografia dei film di Frank Capra, che aveva fino ad allora conferito alle sue opere quello stile semplice e diretto tanto voluto dal [...] Vai alla recensione »

venerdì 19 novembre 2010
GORDONGEKKO

capolavoro assoluto, godibilissimo, spregiudicato, profondo, intelligentemente buonista, film irripetibili, crea il precedente per Eroe per caso di Frears

Frasi
Senti, idiota, sei mai stato al verde? [...] Quando cammini senza un soldo in tasca, sei libero come il vento e nessuno ti scoccia. Ti passano accanto migliaia di persone che fanno affari: scarpe, radio, automobili, chiodi, liquori, e ogni cosa... Tutta brava gente simpatica, e inoffensiva. [...] Ma tu diventi padrone di quattro soldi, e che succede? Tutte quelle persone brave e gentili diventano mignatte, tutte mignatte: cominciano ad appiccicartisi cercando di venderti qualcosa, allungano le grinfie e te le cacciano nella carne, e tu gemi, ti ritiri, ti scuoti, e cerchi di mandarle via, ma non c'è più scampo. Ti tengono, e cominci a possedere qualcosa. Un'auto, ad esempio: ora la tua vita diventa schiava di un sacco di cose: e il foglio di circolazione, e il carburante, e il garage, e l'olio, e le tasse, e l'assicurazione, e la patente, e meccanici, e conti, e gomme bucate, e guasti, e contravvenzioni, e guardie in motocicletta, e tribunali, e avvocati, e processi, e un milione di altre diavolerie. E che succede? Non sei più l'uomo libero e felice di una volta: ti ci vogliono i soldi per pagare tutte quelle cose, allora anche tu vai dietro a quelli che ne hanno più di te, ed ecco fatto: sei una mignatta anche tu.
Dialogo tra Il colonnello (Walter Brennan) - (Irving Bacon) - (Warren Hymer)
dal film Arriva John Doe
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Adelio Ferrero
Cinema Nuovo

Considerate oggi, quando il loro autore alterna lunghi periodi di silenzio all'apparizione di taluni film che non si sollevano dalla più piatta adesione alle regole della commedia standardizzata, le opere di Frank Capra sembrano affidare le ragioni del loro clamoroso, ma effimero, successo a tre motivi sufficientemente evidenti: la sopravvalutazione da parte di certa critica non soltanto giornalistica, [...] Vai alla recensione »

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