Anno | 1996 |
Genere | Fantastico, |
Produzione | Italia |
Durata | 85 minuti |
Regia di | Marco Ferreri |
Attori | Iaia Forte, Sabrina La Loggia, Marc Berman, Eric Berger . |
Uscita | martedì 3 settembre 1996 |
Distribuzione | Mikado Film |
MYmonetro | 2,50 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Presentato fuori concorso alla 53esima mostra di Venezia. Con lo spunto di alcuni leggendari spezzoni di cinema, Ferreri legge alcuni dei grandi fatti del secolo.
CONSIGLIATO NÌ
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Presentato fuori concorso alla 53esima mostra di Venezia. Con lo spunto di alcuni leggendari spezzoni di cinema, Ferreri legge alcuni dei grandi fatti del secolo. Passano sullo schermo il primo bacio e il primo western, siamo negli anni Dieci, la gente impazzisce per la nuova trovata. Ecco Charlot per la felicità di tutti, ecco Dillinger (quello vero) che viene ucciso all'uscita di un cinema: non aveva resistito alla tentazione di vedere Jean Harlow. Commoventi gli spezzoni sul set di Ladri di biciclette, con De Sica che, per far piangere il piccolo Stajola, quasi lo schiaffeggia. Arriviamo al Sessantotto: si proietta Rossellini in uno stanzone, gli studenti sono seduti per terra e viene offerta pastasciutta. Un ragazzo dice: "il cinema non è arte, è una funzione, come cacare e mangiare.." Ed ecco che il primo piano della Bergman in Stromboli vien portato fuori dalla sala e proiettato per strada, sui muri, in mezzo alla gente. Ferreri non rinuncia all'autocitazione. Una ragazza, vedendo una sequenza della Grande abbuffata dice "questo film è una schifezza". L'amore per il cinema naturalmente traspare, anche se Ferreri non è uno che mitizzi facilmente.
NITRATO D'ARGENTO disponibile in DVD o BluRay |
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Ultimo film di Marco Ferreri e omaggio al mondo del cinema. E' un 'opera particolare, a tratti intrigante e a volte noiosa, col sapore di un amarcord nostalgico. Di certo non è il miglior film di Ferreri che, tra l'altro, si autocita con "La grande abbuffata".
E' l'omaggio al cinema di Marco Ferreri, Nitrato d'argento è il suo ultimo film, una sorta di documentario misto a scene ricostruite dal regista. Curiosi i dietro le quinte in Ladri di biciclette dove De Sica picchia il bambino pur di farlo piangere in una scena importante del film; c'è poi l'omaggio a Rodolfo Valentino,Charlie Chaplin, la favolosa Bergman immortalata [...] Vai alla recensione »
Sommersi dalle immagini, non facciamo nemmeno più caso al miracolo che si compie davanti a noi allorché lo schermo si illumina. Quel simulacro di realtà, desacralizzato e banalizzato dal piccolo occhio - sempre acceso - della TV, corre il rischio di sembrarci una cosa normale. Basta però scuoterci di dosso la pigrizia uscire di casa ed entrare nel buio della sala cinematografica per scoprire che quella [...] Vai alla recensione »
L'arte plebea, cosi chiamava il cinema Jean-Paul Sartre. E intendeva l'arte nuova, forte, giovane e barbarica, l'arte capace di parlare al secolo delle masse nella promiscuità e nella «scomodità egalitaria delle sale di quartiere». A mio padre e a mio nonno, aggiungeva, «la gerarchia sociale del teatro aveva dato il gusto del cerimoniale: quando molti uomini sono insieme bisogna separarli in base a [...] Vai alla recensione »