Anno | 2020 |
Genere | Thriller, Psicologico |
Produzione | Francia |
Durata | 93 minuti |
Regia di | Michele Moscatelli |
Attori | Claudia Gerini, Christophe Favre, Pasquale Greco . |
MYmonetro | Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 1 recensione. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 17 dicembre 2021
Ispirato ad una storia vera.
CONSIGLIATO SÌ
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Anna Rosenberg, italo-francese, viene convocata in un commissariato di polizia francese per un colloquio su questioni che la riguardano. A porle domande è il commissario Duval mentre ad assistere in posizione subordinata è l'ispettore Scavino, anch'egli di origini italiane. Si parte da addebiti di poco conto per poi passare progressivamente ad accuse gravi ed infamanti.
Sgombriamo subito il campo da un possibile equivoco: come recitano i titoli di coda non c'è alcun riferimento a fatti realmente accaduti. Alla base c'è una sceneggiatura di André Delauré che semmai ricorda, seppure alla lontana, il confronto che si instaurava tra Roman Polanski e Gerard Depardieu in Una pura formalità di Giuseppe Tornatore.
Qui a confrontarsi, in un unico spazio che è quello della stanza del commissariato, sono Claudia Gerini e Christophe Favre impegnati in un duello verbale che potrebbe tranquillamente essere riproposto a teatro.
Moscatelli, al suo debutto in un lungometraggio, tenta di movimentare la situazione con un attento lavoro con la camera ma la riuscita del film è in mano ai due attori. I quali riescono anche a vincere su una colonna sonora musicale spesso fastidiosa e ridondante quasi si temesse che i due interpreti avessero bisogno di un sostegno di cui invece non necessitano. Perché i due sanno come portare sullo schermo due personalità contrapposte.
Da un lato c'è l'inquisitore che inizia la sua opera di tentata colpevolizzazione a partire da inezie per poi arrivare a ciò che innerva le sue ossessioni. Dall'altra c'è una donna convinta delle sue ragioni e delle sue scelte di vita che non intende cedere ai tentativi, più o meno subdoli, di metterla nell'angolo del ring verbale. Ciò che finirà per dettare il climax sarà (questo è il solo spoiler necessario per comprendere il senso del film) il tema della responsabilità dell'autore letterario nei confronti dei suoi lettori.