A CURA DELLA REDAZIONE
Nel cinema fin dal 1914, esordì nella regia soltanto nel 1927, affermandosi però in breve come uno dei più capaci, spregiudicati e vigorosi autori di film spesso aspramente polemici come Il piccolo Cesare (1931), uno dei primi film di gangster che doveva restare un classico del genere, Io sono un evaso (1934), sul trattamento dei detenuti, e Vendetta (1937), sull'intolleranza razziale, ma non disdegnando di cimentarsi con successo anche nella commedia leggera e nel film-rivista, genere, quest'ultimo, cui diede un contributo fra i più notevoli con La danza delle luci (1933). Successivamente si adagiò tuttavia in un sostanziale conformismo, realizzando opere sempre spettacolari, ma spesso stucchevoli e lacrimose. Ricordiamo, tra le molte: il ponte dÏ Waterloo (1940), I marciapiedi di New York (1950), Prigionieri del passato (1942), Missione segreta (1944), Madame Curie (1944), Piccole donne (1949), Quo vadis? (1951), pluripremiata megaproduzione in costume, Amanti latini (1954), Mister Roberts (in collaborazione con John Ford, 1955), Pietà per la carne (1958) e La donna che inventò lo streap-tease (1962).