Inizia la carriera nel teatro ottenendo successo con le opere pirandelliane e si dedica poi al cinema, soprattutto dopo l'avvento del sonoro. I suoi sono generalmente ruoli brillanti, favoriti dal fisico asciutto e dal viso segaligno che lo rendono un attore comico incisivo e dalla voce un po' stridula che provoca effetti spesso irresistibili. Sa essere un caratterista misurato, umano e cordiale, oltre che un attore drammatico non privo di forza espressiva. Nel 1956, ammalato, abbandona la scena. I suoi film principali sono stati: nel 1933 O la borsa o la vita di C.L. Bragaglia, nel 1935 il cappello a tre punte di Mario Camerini, nel 1938 Batticuore sempre di Camerini, nel 1940 San Giovanni decollato di Amleto Palermi, nel 1942 Harlem di C. Gallone, nel 1943 Il cappello da prete di F.M. Poggioli, nel 1947 I due orfanelli di G. Pastina con Totò e Carlo Campanini e infine nel 1951 Signori in carrozza di Luigi Zampa.
Da Nuovo dizionario universale del cinema - Gli autori, Editori Riuniti 1996