Jennifer Connelly è un'attrice statunitense, è nata il 12 dicembre 1970 a Catskill Mountains, New York (USA). Jennifer Connelly ha oggi 53 anni ed è del segno zodiacale Sagittario.
Il film, Dark Water del brasiliano Walter Salles, regista dell'ammirevole Central do Brasil, è un horror con momenti brutti (per esempio, quando da ogni rubinetto fluisce con impeto un'acqua nera che allaga l'appartamento) sul tema classico della casa visitata dai fantasmi, rifacimento americano d'un horror giapponese di Hideo Nakata.
Ma la protagonista Jennifer Connelly è invece un'immagine di maternità amorevole e bellissima la dolcezza dei gesti, l'intelligenza affettuosa delle intuizioni, il piacere dì tenere tra le braccia la sua bambina fanno di questa attrice americana trentacinquenne un simbolo squisito di maternità contemporanea, oscillante tra passione e nevrosi. S'immagina che sia in certo modo questa, per Jennifer Connelly, la maniera personale di essere mamma: ha due bambini, uno di otto anni, Kai, avuto dal fotografo David Dugan; e uno di due anni, Stellan, nato dal matrimonio celebrato nel 2003 con l'attore inglese Paul Bettany.
Non è la prima volta che la figura e la faccia delicate dell'attrice condensano un'immagine indimenticabile: per esempio l'adolescente che balIa sola, soavemente, sulla musica di Amapola, spiata dal ragazzo adorante in C'era una volta in America di Sergio Leone. Neppure è la prima volta che interpreta un horror: era protagonista di Phenomena di Dario Argento già vent'anni fa. Nel 1985, coinvolta nei misteriosi assassini delle ragazzine d'un collegio in Svizzera, ai quali lei si sottrae grazie al suo rapporto parapsicologico con gli insetti. Il suo primo Oscar è più recente, risale al 2002, e l'ha premiata come non protagonista di A Beautiful Mind di Ron Haward, biografia del matematico John Nash interpretato da Russell Crowe.
La carriera di Jennifer Connelly è strana, sussultoria, ogni tanto sospesa, spesso contraddistinta da personaggi provvidi, solidali, assistenti: moglie-aiuto, madre-salvatrice, ragazza-sostegno in Hulk. È nata nello Stato di New York e cresciuta a Brooklyn, già da bambina ha cominciato a lavorare per il cinema e gli spot pubblicitari, ha portato a termine gli studi con una laurea a Yale, pratica yoga e nuoto per tenersi in forma, parla bene francese e giapponese (in Giappone ha pure inciso un single), le piacciono la fisica, la pittura e l'eleganza. Non le piace che il marito, d'un anno più giovane, sogni d'averla sempre incinta, con la pancia rotonda e un gran petto: ma non sta a discutere, lascia perdere, decide lei..
Da Specchio, 15 ottobre 2005
Ha vinto un Academy Award per la sua interpretazione di Alicia Nash in A Beautiful Mind, diretto da Ron Howard, che ha vinto un Oscar come miglior film. Quella parte nel film le ha fatto ottenere altri numerosi premi come attrice non protagonista, fra i quali un Golden Globe, un BAFTA, un AFI e un Critics‘ Choice. Recentemente ha interpretato il thriller fantascientifico Ultimatum alla terra, con Keanu Reeves, e presto la vedremo in Creation, di Jon Amiel, nel quale interpreta il ruolo di Emma Darwin, insieme al marito Paul Bettany, che interpreta Charles Darwin. Ha anche prestato la sua voce al film di animazione di Tim Burton 9, presto sugli schermi. In precedenza Connelly aveva ottenuto una nomination all‘Independent Spirit Award per Requiem for a Dream di Darren Aronofsky. Ha ottenuto anche ottimi consensi per Reservation Road, con Joaquin Phoenix, Mark Ruffalo e Mira Sorvino; per Diamanti di sangue di Edward Zwick, con Leonardo DiCaprio e Djimon Hounsou; per Little Children, diretto da Todd Field; per La casa di sabbia e nebbia di Vadim Perelman e per il film biografico Pollock, diretto e interpretato da Ed Harris. Fra i suoi film ricordiamo Dark Water di Walter Salles, Hulk di Ang Lee, Waking the Dead di Keith Gordon, Innocenza infranta di Pat O‘Connor, Dark City di Alex Proyas, Scomodi omicidi di Lee Tamahori, L‘università dell‘odio di John Singleton, Rocketeer di Joe Johnston e C‘era una volta in America di Sergio Leone, il suo film d‘esordio.