L'attore siciliano è nel film di Maura Delpero Vermiglio, Gran Premio della Giuria a Venezia 81 e dal 19 settembre al cinema.
di Fabio Secchi Frau
Figlio di due fisici, Giuseppe De Domenico comincia il suo percorso artistico nel 2012, quando si iscrive alla European Union Academy of Theatre and Cinema di Roma, trasferendosi dalla Sicilia al Lazio e approfondendo poi gli studi d'arte drammatica sotto Paolo Antonio Simioni, Stefania De Santis, Ivana Chubbuck, Paula Lengton e Giancarlo Giannini.
Nei prossimi giorni lo vedremo al cinema nel film di Maura Delpero Vermiglio, Gran Premio della Giuria a Venezia 81 e dal 19 settembre nelle sale.
Diplomato alla Scuola del Teatro Stabile di Genova nel 2016, parallelamente appare anche in alcuni spettacoli teatrali come la "Medea" (2013) diretta da Carlo Fineschi, "Attori in buona fede" e "Il gioco dell'epidemia", rispettivamente realizzati da Ian Sutton e Giancarlo Fares, ritornando infine ai classici con un'"Antigone" diretta da Michele Di Mauro, "Carmen" per la regia di Enrico Castigione, "La scoperta dell'amore" e "Noi non siamo barbari" di Massimo Mesciulam e Mariagrazia Pompei, andando poi incontro a un notevole successo con "La cucina" di Valerio Binasco.