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Bafta 2024, Oppenheimer trionfa con ben 7 premi. È il grande favorito per gli Oscar

La zona d’interesse si aggiudica contemporaneamente il premio per il miglior film britannico e quello per il miglior film in lingua non inglese. 
di Luigi Coluccio

domenica 18 febbraio 2024 - News

“Ora sono diventato Oppenheimer, il vincitore di premi” – così andrebbe riformulata la catchphrase che Cillian Murphy legge e rilegge dal testo sacro induista Bhagavadg?t? nel film sul padre della bomba atomica. Già, perché dopo i successi come miglior film ai Golden Globe e ai Critics’ Choice Awards di gennaio – doppietta agguantata ad una settimana di distanza –, Oppenheimer di Christopher Nolan si aggiudica il massimo premio anche ai BAFTA 2024. E, quasi senza bisogno di scriverlo, lo stesso Nolan vince come miglior regista.

Con una storia iniziata nel 1949 – tra i suoi fondatori ci sono autori e sir come David Lean, Alexander Korda, Michael Powell, Emeric Pressburger e Carol Reed –, i British Academy Film Awards rappresentano il momento di massima autocelebrazione dell’industria audiovisiva britannica, che se da un lato viene spesso identificata come “gemella diversa” rispetto a quella americana, dall’altro nasconde tutta una serie di dinamiche e specificità spesso in contrasto tra loro (il posizionamento prima degli Oscar, la poca diversità delle nomination, la difesa delle opere e dei talent locali ecc.).

Un termometro, insomma, che vuole essere affidabile e allo stesso tempo non indicarti soltanto la temperatura. E così è stato in questa 77esima edizione, con attese rispettare ma anche uno sparpagliarsi dei premi. Il film di Nolan l’ha fatta da padrone con 7 categorie vinte (tra cui la fotografia di Hoyte van Hoytema, il montaggio di Jennifer Lame e la colonna sonora di Ludwig Göransson) a ben vedere non molto distante dall’altro grande favorito della serata, Povere Creature (costumi di Holly Waddington, trucco di Nadia Stacey, Mark Coulier e Josh Weston, scenografia di Shona Heath, James Price e Zsuzsa Mihalek, effetti visivi di Simon Hughes), arrivato a 5. Seguono La zona d’interesse con 3 e The Holdovers – Lezioni di vita con 2.

Insomma, le polemiche alla lettura delle nomination di gennaio, con l’underperformance di Barbie (5 candidature), l’esclusione di nomi come Martin Scorsese, Yorgos Lanthimos e la stessa Gerwig dalla regia, Lily Gladstone e Andrew Scott non considerati per le categorie attoriali, sembrano siano state ricomposte con un palmares ben amalgamato.

Del resto sembrava essere questo lo spirito della cerimonia 2024, per la prima volta condotta da David Tennant, l’imprendibile decimo Doctor Who, fiero “scots” che si è presentato in kilt d’ordinanza e con il mantra di non dissare Taylor Swift. Tennant ha aperto la serata – come sempre trasmessa in differita rispetto alla premiazione live e con un’ora di tagli invece della reale durata di tre – con le videocall al sodale Michael Sheen, Stanley Tucci e “dame” Judi Dench alla ricerca di un dogsitter per il suo amico a quattrozampe Bark Ruffalo.

Da lì in poi è stata una sobria e veloce alternanza di presentatori, buste e discorsi, che hanno visto entrare a gamba tesa il film di Nolan anche nelle categorie attoriali, con Cillian Murphy vincitore come miglior attore protagonista e Robert Downey Jr. non protagonista. Emma Stone, altro nome caldo presente in ogni lista e premiazione di quest’anno, si è portata a casa il premio come miglior attrice. Una citazione particolare a The Holdovers, che oltre a veder trionfare Da’Vine Joy Randolph come miglior attrice protagonista ha segnato un altro punto con il premio al miglior casting per Susan Shopmaker.

La zona d’interesse ha confermato la sua forte appetibilità vincendo per il miglior sonoro e, grazie al regolamento tutto inglese, come miglior film di produzione britannica e allo stesso tempo miglior film in lingua non inglese (è parlato in tedesco e polacco).

Altri titoli e premi di prima grandezza sono andati a Il ragazzo e l’airone di Miyazaki (miglior animazione) e Anatomia di una caduta (miglior sceneggiatura originale, mentre alla sorpresa dell’anno American Fiction è andata quella non originale).

Sulla stessa linea della vittoria agli Oscar dell’anno scorso come miglior documentario per Navalny, ha trionfato 20 Days in Mariupol di Mstyslav Chernov, a riprova degli occhi mediatici puntati su quel contesto geo-politico.

Un’edizione, questa dei BAFTA 2024, andata via dritta senza scossoni né grandi sorprese (le polemiche, dicevamo, erano state a monte con le nomination), un po’ come la confortante performance ad inizio serata, tutta “90’s nostalgia”, di Sophie Ellis-Bextor con la sua “Murder on the Dancefloor”, tornata alla ribalta reel di Instagram e Tik Tok grazie a Saltburn di Emerald Fennell. La restaurazione inglese, insomma.

Tutti i premi dei Bafta 2024:
Miglior film: Oppenheimer
Miglior regia: Christopher NolanOppenheimer
Miglior film britannico: La zona d’interesse
Miglior esordio Britannico: Savanah Leaf, Shirley O’Connor e Medb Riordan per Earth Mama
Miglior film in lingua non inglese: La zona d’interesse di Jonathan Glazer (UK, lingua tedesca)
Miglior documentario: 20 Days in Mariupol
Miglior film d’animazione: Il ragazzo e l’airone di Hayao Miyazaki
Miglior sceneggiatura originale: Justine Triet e Arthur HarariAnatomia di una caduta
Miglior sceneggiatura non originale: Cord JeffersonAmerican Fiction
Miglior attrice protagonista: Emma StonePovere Creature!
Miglior attore protagonista: Cillian MurphyOppenheimer
Miglior attrice non protagonista: Da’Vine Joy RandolphThe Holdovers – Lezioni di vita
Miglior attore non protagonista: Robert Downey Jr., Oppenheimer
Miglior casting: Susan ShopmakerThe Holdovers – Lezioni di vita
Miglior fotografia: Hoyte van HoytemaOppenheimer
Migliori costumi: Holly WaddingtonPovere Creature!
Miglior scenografia: Shona Heath, James Price e Zsuzsa MihalekPovere Creature!
Miglior montaggio: Jennifer LameOppenheimer
Miglior trucco e acconciatura: Nadia Stacey, Mark Coulier, Josh WestonPovere Creature!
Miglior colonna sonora: Ludwig GöranssonOppenheimer
Miglior sonoro: Johnnie Burn e Tarn Willers, La zona d’interesse
Migliori effetti speciali e visivi: Simon Hughes, Povere Creature!


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