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Dantedì, Rai Cinema lancia un progetto multipiattaforma sulla Divina Commedia

I dettagli dell’iniziativa sono stati presentati alla Casa di Dante di Firenze.
di Veronica Ranocchi

sabato 25 marzo 2023 - News

In occasione del Dantedì, la giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri che si celebra il 25 marzo, Rai Cinema ha presentato un progetto multipiattaforma dedicato alla Divina Commedia. Nello specifico si tratta di un viaggio all’interno dell’opera più celebre del Sommo Poeta con una produzione dal titolo, appunto, “La Divina Commedia” realizzata da ETT Gruppo Scai. Al momento sono disponibili i primi due capitoli, “Inferno” e “Purgatorio”, per la regia di Federico Basso. Per l’occasione al museo Casa di Dante di Firenze sono stati presentati questi due cortometraggi, fruibili con l’ausilio di appositi visori che permettono di immergersi completamente nella realtà virtuale. Per farlo è stato allestito un cosiddetto corner VR, uno spazio appositamente dedicato alla visione, con delle postazioni e dei visori a uso esclusivo del pubblico interessato. Pubblico che potrà comunque vedere i due cortometraggi sui canali Rai appositamente dedicati. Il 27 marzo saranno resi disponibili sull’app Rai Cinema Channel VR e dal 28 marzo il progetto arriverà anche nelle periferie romane con Fondazione Mondo Digitale.

    Un progetto, quello portato avanti da Rai Cinema e ETT Gruppo Scai, che permette la fruizione dei due corti anche in altri luoghi, non solo a Firenze, proprio nella giornata del Dantedì. I due corti saranno, infatti, visibili anche al Museo Nazionale del Cinema di Torino e al Museo Nazionale Scienza e Tecnologia di Milano nei cinema VR realizzati in collaborazione con Rai Cinema e, rimanendo sempre in Toscana, anche presso i Musei di Montalcino - Tempio del Brunello. Una proiezione, quella fiorentina, accompagnata da numerosi ospiti (dal regista all’ideatrice, passando per tutte le figure di Rai Cinema e Rai) che si è affiancata alla conferenza stampa durante la quale è stato spiegato nel dettaglio il progetto.

    L’incontro è iniziato con i ringraziamenti da parte di Tullia Carlino, responsabile del coordinamento del museo Casa di Dante, in rappresentanza della presidente, che ha ricordato il salto nel futuro e la trasformazione digitale della struttura già dal 2019. “Siamo felici perché i due film in VR li sentiamo anche un po’ come figli dell’incontro del nostro museo con ETT Gruppo Scai nel 2020”, queste le parole di Tullia Carlino. A queste hanno fatto seguito quelle di Giovanni Verreschi, delegato Scai che ha voluto sottolineare la sfida che il gruppo ha iniziato e sta portando avanti con questo progetto. “Stiamo portando avanti da tempo questa cosa e i contenuti che mostriamo hanno a che fare con il mondo della formazione, quindi si è trattato di una naturale evoluzione”, ha spiegato Verreschi alle cui affermazioni si è agganciato anche Paolo Del Brocco, amministratore di Rai Cinema, che ritiene che proprio quest’ultima abbia la responsabilità di provare a cambiare ed educare. “Il progetto che è stato presentato sposa gli obiettivi legati alle nuove tecnologie, amplia gli orizzonti, tenta di raggiungere i pubblici più giovani e gli amanti del cinema e sta ottenendo grandi riscontri da questo punto di vista”. Anche Carlo Rodomonti, responsabile marketing di Rai Cinema, si è soffermato sul target, principalmente giovanile, al quale il progetto vuole puntare. “Come fanno gli americani, anche noi abbiamo scelto un supereroe, chiaramente italiano: Dante. Ed è proprio un supereroe perché sfido qualsiasi intelligenza artificiale a scrivere la Divina Commedia”.

      Infine, spazio all’ideatrice del progetto, Adele Magnelli e al regista Federico Basso. Un progetto che, come è stato sottolineato più volte, è nato nel momento in cui c’è stato il primo tentativo di usare tecnologie a immersione per raccontare qualcosa come la Divina Commedia. “Qui abbiamo realizzato una prima proiezione immersiva e ci è piaciuto talmente tanto che non ci siamo più fermati”. Queste le parole di Adele Magnelli che, con questo progetto, auspica che soprattutto i giovani possano apprezzare maggiormente Dante senza che questo mezzo possa sostituire la lettura. Al regista, invece, il compito di spiegare le scelte più tecniche per la concreta realizzazione dei corti. “Ci sono delle grandi e importanti differenze tra Inferno e Purgatorio che, insieme ad Alessandro Cavallaro che ha curato la scelta delle terzine, fedeli all’originale, abbiamo cercato di attuare. La prima è a livello cromatico, la seconda è l’uso delle telecamere e la terza è la maggior presenza dell’essere umano nel Purgatorio. Discorso a parte lo meriterebbero il suono, il sound design e la voce di Francesco Pannofino che accompagna il viaggio”.


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