Il regista canadese Paul Saltzman racconta la settimana insieme alla band sulle rive del Gange, con materiali inediti, la presenza di tanti volti noti e la voce narrante di Morgan Freeman. SCOPRI NEXO+
Era il febbraio 1968 quando i Beatles, dopo settimane di insistenza di George Harrison, decisero di recarsi nel Nord dell'India, a Rishikesh, per trovare qualcosa che la fama e il successo non avrebbe mai potuto dar loro: volevano apprendere l'arte della meditazione grazie all'insegnamento di Maharishi Mahesh Yogi, filosofo indiano che i fab four avevano incontrato l’estate precedente. Il caso volle che in quello stesso periodo, negli stessi luoghi, arrivasse il regista canadese Paul Saltzman, che si unì al gruppo per un viaggio spirituale che avrebbe cambiato per sempre la sua vita.
Oggi, a cinquant'anni di distanza da quei giorni, il regista ricorda quell'esperienza nel documentario In India con i Beatles - ora disponibile in streaming su NEXO+ - grazie alla voce narrante di Morgan Freeman e alla partecipazione di personaggi come Mark Lewisohn, celebre storico dei Beatles, il compositore nominato all'Oscar Laurence Rosenthal, Pattie Boyd (modella e fotografa che fu moglie di Harrison e di Eric Clapton) e di sua sorella e Jenny, oltre che di David Lynch, che è anche tra i produttori esecutivi del film.
«Nel 1968, i Beatles si recarono in India per trovare qualcosa che la fama e la fortuna non potevano dare loro. Cercavano la pace interiore. Fu un momento di enorme creatività e di cambiamento. In 7 brevi settimane trascorse nell'ashram scrissero 48 canzoni. Senza sapere che si trovassero lì, io ero arrivato a Rishikesh per imparare la meditazione, nel disperato tentativo di guarire il mio cuore spezzato. Siamo stati insieme per una settimana. La meditazione mi ha cambiato la vita, così come l'incontro con loro. È stata un'esperienza profondamente privata tanto che, tornato a casa, ho riposto in una scatola le 54 foto che avevo scattato. E me ne sono dimenticato per 32 anni».
Nel film di Saltzman compaiono anche volti noti dello spettacolo come Mia Farrow, Donovan e Mike Love dei Beach Boys, che seguirono i Beatles in quel viaggio mistico sulle sponde del Gange.
Da segnalare, all'interno del documentario, la presenza di oltre cinquanta fotografie inedite che ritraggono la band in un modo assolutamente intimo e inedito, in un periodo di grande ispirazione che avrebbe portato alla composizione di opere come Ob-La-Di, Ob-La-Da, Dear Prudence, Back in the USSR.