Il ritratto della gioventù corsa che alla fine degli anni 90 s'invaghì dell'indipendenza. Da giovedì 23 maggio al cinema.
di Marzia Gandolfi
Stéphane è uno studente di Bastia, iscritto a Scienze politiche all'università di Aix-en-Provence. Per amicizia accetta di nascondere delle armi e finisce in carcere. In cella entra in contatto con alcuni attivisti nazionalisti e sceglie il loro leader come mentore. All'educazione politica segue l'addestramento alla lotta armata, che volge presto in una pratica sistematica di estorsioni di fondi e in una successione di vendette tra fazioni rivali per 'divergenze politiche'. Combattente anonimo, consacrato interamente alla causa e al collettivo, Stéphane infila un destino e una meccanica di onore e lealtà che abbatte a sangue freddo ragazzi che fino a ieri erano fratelli.
Dopo Apache, ritratto secco e crudele della Corsica contemporanea, Thierry de Peretti fa un passo indietro nel tempo, concentrandosi sul quotidiano della gioventù corsa che alla fine degli anni Novanta s'invaghì dell'indipendenza.