Lo spunto di partenza del film incuriosisce ribaltando il classico inizio di Superman. Da giovedì 23 maggio al cinema.
di Rudy Salvagnini
Che cosa succederebbe se il neonato alieno che precipita sulla Terra e viene adottato da una coppia che lo raccoglie al momento dell'atterraggio di fortuna fosse sì dotato di poteri particolari, ma non fosse votato al bene, bensì al male? Lo spunto di partenza di L'angelo del male - Brightburn è curioso e interessante, traducendosi in un ribaltamento del classico inizio di Superman. E se si vuole andare ancora più a fondo in un richiamo quasi lovecraftiano, laddove il maestro di Providence immaginava gli dei quali entità sovrannaturali e potenti, ma dedite al male o, piuttosto, con scopi così imperscrutabili e al di sopra delle nostre possibilità di comprensione che l'umanità non era da loro considerata in alcun modo quale meritevole di compassione.
La coppia di sceneggiatori composta da Brian Gunn e dal cugino Mark Gunn elabora in modo articolato una sorta di rilettura alla rovescia delle origini di Superman.