La nuova puntata del programma condotto da Mario Sesti racconta il rapporto tra narrazione, recitazione, arte e il paesaggio attraverso il punto di vista di attori, attrici, registi,autori e artisti. Con noi Paolo Genovese, Marcello Fonte, Edoardo Pesce, Valentina Lodovini, Max Marra, Fabio e Damiano D'Innocenzo.

Il regista Paolo Genovese torna a Splendor nei panni di romanziere con "Il primo giorno della mia vita", appena pubblicato per Einaudi. Qui anche il contesto e l'ambiente sono un personaggio. "Ho scelto New York perché è un posto in cui tutto può succedere. Se racconto che c'è una bottega con un cinese che ti può cambiare la vita, ci credi".

Marcello Fonte e Edoardo Pesce, di ritorno dai successi di Cannes, sono il protagonista e l'antagonista del film di Matteo Garrone Dogman (guarda la video recensione). Marcello, vincitore anche della Palma d'Oro come migliore attore, racconta della bellezza di vivere per due mesi sul set a Castel Volturno dove è stato girato il film: "abbiamo visto nascere il set. Matteo Garrone ci ha portato lì dove abbiamo vissuto tutti insieme per due mesi". Abbastanza per creare una relazione di amicizia con Edoardo Pesce che nel film invece è di natura soprattutto fisica e violenta. Edoardo aggiunge: "è stato un privilegio fare un film con una preparazione di mesi, a chiunque piacerebbe avere tutto questo tempo. È un lavoro che crea schizofrenia: ti devi dividere tra te e il personaggio". Anche se, come sostiene, "Matteo Garrone vuole innanzitutto la verità".

L'attrice Valentina Lodovini ha raggiunto la notorietà con Benvenuti al Sud, e nei polizieschi tv. A Splendor racconta che nessuno dei personaggi che ha interpretato le somiglia, ma che si riconosce proprio nell'eclettismo del suo lavoro. "Quello che è mio, è anonimo, e non si definisce. Mi piace lavorare con persone e generi diversi. Vengo attratta dalla sfida". E aggiunge "Sono molto grata al mio mestiere". In particolare nel cinema, perché "lavorare nella commedia è un privilegio. Abbiamo avuto un momento in cui la commedia era finita in serie B mentre ora le cose forse stanno cambiando".

Fabio e Damiano D'Innocenzo, i gemelli del cinema italiano, sono in sala con La terra dell'abbastanza dal 7 giugno, ma è il Festival di Berlino che li ha fatti conoscere. Raccontano del loro film in cui "la periferia è un personaggio, una periferia esistenziale dell'anima. Volevamo arrivarci anche attraverso il dialetto. Il luogo è Tor di Nona: tra Pasolini e Tim Burton". Inoltre, raccontano, "era importante togliere la patina glamour dai contest criminali. Per noi il crimine è cencioso, e casalingo. Ha una sensazione della banalità e della tragedia".

Il pittore Max Marra, alla luce della sua lunga esperienza di artista, rivela che "tutta la pittura è un paesaggio. La mia nasce dall'intimo". Molti i riferimenti culturali: "In una mia ricerca sui bianchi mi sono rifatto alle Città Invisibili di Calvino che non esistono. Attraverso la letteratura l'arte diventa matura". E dei suoi paesaggi materici racconta di mirare alla tridimensionalità: "voglio dare una forma alla pittura".

Ospite musicale di questa puntata è Nathalie, che presenta il suo cd "Into the flow". Vincitrice della quarta edizione di Xfactor, la cantautrice racconta quanto l'elemento dell'acqua sia centrale "per riuscire a scivolare e fluire in modo naturale". Per lei "la musica è un modo di trasformare le cose, e migliorare la natura di qualcosa".