Cantautore a Torino per Resetfestival rievoca i suoi esordi
TORINO, 6 OTT - "Tutti pensano che musicisti e
cantanti facciano una vita sregolata, ma non è vero. Chi l'ha
fatta non è più tra noi, e sappiate che i Rolling Stones a Lucca
si fecero montare una palestra nei camerini". Eugenio Finardi, a
Torino nell'ambito del Resetfestival nel ruolo di mentore per
promesse under 35, ha spiegato ai ragazzi che "le droghe da
giovani non vanno bene", "consiglio invece - ha detto - dosi
abbondanti e quotidiane di sex e rock and roll".
Interpellato sui suoi ricordi legati al "momento della
svolta" nella sua carriera, Finardi ne ha rievocati due: quando
sentì 'Musica Ribelle' diffondersi da due auto ai lati della sua
a un semaforo, e più tardi quando affacciato da un albergo
romano all'alba vide un garzone di panettiere e lo sentì cantare
a squarciagola 'Extraterrestre portami via'.
Quanto a Torino, "qui mi sento a casa - ha osservato - i
Murazzi dove ora ci troviamo sono stati il luogo della mia
passeggiata quotidiana durante tutto il tempo della
registrazione dell'ultimo album".
(ANSA)