Una retrospettiva dei suoi capolavori al Nuovo Cinema di Pesaro.
di Roberta Montella
È quasi impossibile non aver visto un suo film. Ed ancora più improbabile non aver provato un sentimento dolceamaro guardando una sequenza, un frammento di pellicola, che nella mente resta indelebile. Bertolucci il Regista. Bertolucci il Comunista. Bertolucci il Premio Oscar. E ancora, sempre di più.
Scorrendo velocemente la sua biografia potremmo definirlo un predestinato. Figlio del Poeta Attilio Bertolucci e aiuto regista di Pier Paolo Pasolini, Bernardo cresce nell'arte, scegliendo la via dell'impegno come contenuto di una forma che mostra carattere e ingegno.
Da La commare secca a la Strategia del ragno lo stile è quasi definito. Sicuramente lo è di più la scelta di storie che rubano a piene mani da opere traboccanti di realismo, sarcasmo e tragicità. La letteratura, italiana o straniera, è un luogo nel quale Bertolucci si sente a suo agio e la traspone in versioni cinematografiche intense, tese a distruggere l'equilibrio perbenista. Ma non basta. Raggiunge lo scandalo con Ultimo Tango a Parigi. E le polemiche innescate come scariche elettriche servono solo ad aumentare la curiosità, che sfocia in altissimo gradimento da parte del pubblico.
Bertolucci racconta la vita, le sue fasi, i momenti di passaggio e gli ideali infranti con un'invasione di campo rivolta ai personaggi. Con la macchina da presa investe i corpi e quasi si scontra con i volti.
Vince ben nove premi Oscar con L'ultimo Imperatore, svelando il mondo orientale, attraverso i suoi miti e i suoi tradimenti. Ma l'erotismo e la bellezza trovano il loro spazio anche nelle opere più intimiste: Io Ballo da sola, L'assedio, The Dreamers raccontano esistenze attraverso linguaggi fatti di sensi, sentimenti. Di passioni della mente e del corpo.
Lo spettatore prova, insieme, immedesimazione, identificazione e riconoscimento in una filmografia variegata, eppure sempre ugualmente raffinata.
Non si contano i Nastri d'Argento, i Bafta, i Golden Globes e i David di Donatello. E dopo essersi guadagnato, nel 2007, il Leone d'oro alla carriera, il cineasta italiano ha ricevuto, quest'anno, la Palma d'oro Onoraria al Festival di Cannes. Inoltre, la Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro lo aspetta per il 25° Evento Speciale a lui dedicato, con una retrospettiva dei suoi capolavori.
Bernardo Bertolucci è stato il realizzatore di un nuovo cinema, di un nuovo modo di usare l'occhio cinematografico. Continua a rinnovarsi. È adesso in fase di produzione l'ennesimo film, tratto da un racconto di Niccolò Ammaniti: Io e te. Ancora letteratura quindi, ma ci scommettiamo: sarà tutta un'altra storia.