Advertisement
Fiona May: dall'atletica alla fiction, passando per l'amore

La protagonista di Butta la luna 2 si racconta.
di Alessandra Giannelli

I temi sociali della fiction
Fiona May (54 anni) 12 dicembre 1969, Slough (Gran Bretagna) - Sagittario. Interpreta Alyssa Calangida nel film di Vittorio Sindoni Butta la luna 2.

giovedì 5 marzo 2009 - Televisione

I temi sociali della fiction
Eccola di nuovo sugli schermi, in Butta la luna 2, la bella atleta britannica, di origini giamaicane, che, dopo i fasti nello sport, è entrata a far parte del mondo dello spettacolo. Vanta la partecipazione, nella terza serie, al programma sul ballo della Carlucci, mentre oggi veste di nuovo i panni di Alyssa, una nigeriana abbandonata dal marito che approda nel nostro Paese con sua figlia ed è pronta a ricominciare a vivere. Una serie fortemente voluta per i temi sociali che tratta, come l'integrazione razziale, le diversità religiose, ma che è stata accusata di eccessivo buonismo. Fiona May ci spiega che non è così, dandoci qualche consiglio sul sociale.
Ti piace Alyssa, il personaggio che interpreti?
Si, certamente, non accetterei mai un ruolo che non mi piace. Ha un bel carattere, non è perfetta, lei sbaglia come tutte le persone, è umana. Mi piace il suo modo di essere: è forte, è determinata, ha coraggio. Mi piace tanto.
Dove pensi sia la bellezza di Alyssa?
Proprio nel suo carattere. A me piacciono le persone che hanno obiettivi difficili e lei non si ferma, è anche esuberante, ma è un bell'esempio per chi le sta intorno.
Quanto ti somiglia?
Poco, anzi pochissimo! Non sono una mamma ansiosa come lei, anche se, per lei, è normale essere così protettiva con sua figlia. Io dico sempre si, anche se a volte dovrei dire di no. Abbiamo però in comune il fatto di essere determinate, di raggiungere un obiettivo, anche se per me è stato così come atleta; nella vita sono più "farfallona", non sono come lei.

Butta la luna è stata giudicata, dal quotidiano "La Padania", una fiction "patinata" perché non affronterebbe i reali problemi dell'immigrazione; come rispondi a questa critica?
È inutile criticare così una fiction perché non è un documentario, non è la storia vera di nessuno. È una fiction e, in questi casi, prima di criticare, è bene vedere tutto il resto della serie per sapere come affrontiamo i vari problemi, senza limitarsi, per giudicare, alla prima puntata. Io non voglio fare discorsi politici, ognuno ha il suo punto di vista, ma, come ha detto Vittorio Sindoni (regista della serie), alcuni temi della sceneggiatura sono stati voluti proprio dal Ministero dell'Interno (dall'allora Ministro Amato). Questo giornalista ha la sua opinione, che io rispetto, ma ripeto che è una fiction che affronta tanti casi, ci sono tante storie che ancora il giornalista non conosce e, quindi, prima di criticare avrebbe dovuto vedere tutta la serie. Chiamiamola favola, se qualcuno lo vuole, che parla anche di cose belle, oltre a quelle brutte.
Da quando sei in Italia, il nostro paese è cambiato oppure no?
Si, è cambiato. Io sono qua da quasi vent'anni, ma provengo dall'Europa (la May è nata a Londra), sono venuta qui per amore, principalmente, ma poi per lo sport che mi ha fatto vivere in un ambito "ristretto", sempre alle prese con allenamenti, gare, viaggi. Avevo una cultura molto simile a quella italiana, non vengo da così lontano. Guardando in generale, però, il paese è cambiato. I problemi che ci sono, adesso, in Italia, mi fanno pensare all'Inghilterra di vent'anni fa per la situazione dell'immigrazione; è questione di pazienza e di rispetto da parte dei cittadini, ma anche dallo Stato.
Quando, e come, è nato in te il desiderio di recitare?
È stato Vittorio Sindoni che, un giorno del maggio 2005, mi ha chiamato e mi ha chiesto di parlare perché voleva propormi il personaggio di Alyssa, protagonista di Butta la luna. All'inizio pensavo che fosse uno scherzo, ma non lo era. Ho fatto un provino, è andato benissimo e lì è cominciata questa nuova carriera.

Qual è una differenza sostanziale tra il mondo dello sport e quello dello spettacolo?
Il mondo dello sport dà risultati più immediati: durante gli allenamenti, durante le gare. Vedi subito se stai migliorando e poi non dipende dal pubblico se vinci le medaglie oppure no, ma è solo merito tuo, così come se perdi è colpa tua. Nel mondo dello spettacolo, invece, tutto dipende dal pubblico se gradisce il tuo programma, il tuo carattere, il tuo personaggio e poi il risultato è arrivato giovedì scorso (campione di auditel nella serata), ma io ho iniziato a lavorare da maggio e non ho visto se miglioravo o se le cose andavano bene o meno. E poi l'attore mette il suo piccolo, ma dipende molto da quello che gli dice, o gli fa fare, il regista. Sono due mondi completamente diversi, anche se nello sport ho imparato a concentrarmi e l'ho usato anche nella recitazione. Nella soddisfazione, comunque, sono uguali!
Tua figlia Larissa è una tua fan?
Si, si, mi sostiene molto!
Programmi per il futuro?
Sto aspettando. Dopo la prima serie di Butta la luna, molti pensavano che fosse la mia unica esperienza, invece no. Sono molto contenta per questa seconda serie, soprattutto per gli ascolti dello scorso giovedì, non solo nei confronti della concorrenza, ma perché, quella sera, c'erano anche le partite di tre squadre italiane. Allora siamo stati forti e sono molto contenta e questa è una conferma, per me, per poter continuare ad essere un'attrice.

Quale personaggio ti piacerebbe interpretare?
Qualsiasi, anche una donna cattiva o una donna che soffre, basta che mi piaccia come è scritto. Non vorrei rimanere nello stesso personaggio, ma vorrei cambiare se fossi in grado di farlo. Una sportiva, ma anche una non sportiva, una vamp, una cattiva, cose diverse insomma.
E un film sulla tua storia?
No, non è una cosa su cui poter fare un film. Ci sono altre persone che hanno vissuto situazioni più difficili; io sono stata fortunata. Non penso che sarebbe interessante la mia storia.
Quale è stato, in senso metaforico, il "salto" più lungo che hai fatto nella tua vita?
Quello di venire qui per amore! Avevo dei problemi e mio marito mi ha incoraggiata ad arrivare ad alti livelli, a migliorare, a vincere medaglie, facendomi venire in Italia, permettendomi di ottenere grandi risultati. Non solo questo, appunto, ma tutto ciò che è venuto dopo. Senza di lui, non sarei potuta arrivare ad un certo livello. Lui è sempre accanto a me, anche nel darmi il sostegno, il coraggio di andare avanti. Lo ha fatto anche adesso, dicendomi che io non sono un'attrice, ma mi ha detto che mi sarebbe stato sempre accanto sia se fosse andata bene, sia se fosse andata male, invece è andata benissimo e lui è contento. E' stato lui, il "salto" che ha sconvolto la mia vita!

Gallery


{{PaginaCaricata()}}

Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati