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L'uomo medio + medio, un opinion leader per guidare il popolo

Il film francese di Pierre-Paul Renders affronta il tema della libertà di scelta.
di Tirza Bonifazi Tognazzi

Il film

martedì 17 luglio 2007 - Approfondimenti

Il film
Il vincitore del quiz televisivo più seguito in Francia, Comme tout le monde, è un ragazzo di ventisei anni che lavora come insegnante in un asilo e ha una qualità che lo rende ineguagliabile. Il parere di Jalil (Khalid Maadour) sui prodotti e sulla moda corrisponde a quello della massa e da solo vale un campione di 10.000 persone. Se a lui piace una bibita e questa viene messa sul mercato diverrà la bibita più amata dal consumatore; un capo di lingerie femminile apprezzato da Jalil farà la gioia di migliaia di uomini; se Jalil decidesse di votare l'attuale presidente della Repubblica francese è scontato che verrebbe riconfermato dal popolo. Preso di mira da una società di marketing che effettua sondaggi di opinioni, viene monitorizzato a sua insaputa e utilizzato come unico campione per decidere le mode e le tendenze del momento. Per carpirne il maggior numero di informazione viene "accoppiato" a un'aspirante attrice, Claire (Caroline Dhavernas), che si finge innamorata di lui per spiare i suoi gusti, salvo poi ritrovarsi invischiata in una situazione che non le lascia altra via d'uscita che venire allo scoperto. Capito il raggiro, Jalil lo sfrutterà a suo vantaggio.

Jalil come Truman
Le telecamere puntate ventiquattro ore su ventiquattro sul privato di Jalil rievocano il Truman Show di Peter Weir. Ne L'uomo medio + medio però non hanno lo scopo di creare un reality unico perché vero (a discapito dell'ignaro protagonista di Jim Carrey) ma di rilevare i gusti di Jalil. I filmati registrati contro qualsiasi diritto di privacy sono segretamente custoditi dalla Somadi, la società di marketing che lo ha individuato come campione rappresentativo dell'uomo medio francese. Ma la percentuale di gradimento (o di repulsione per un prodotto) è talmente esatta che persino il Presidente francese (Thierry Lhermitte) decide di sfruttare le telecamere nascoste a suo vantaggio.

Claire come Lauren/Sylvia
L'attrice canadese Caroline Dhavernas interpreta Claire, la ragazza che viene affiancata a Jalil dalla Somadi e che si finge innamorata di lui per avere diretto accesso alle sue opinioni. Il suo ruolo somiglia vagamente a quello di Lauren/Sylvia di Truman Show (impersonata da Natascha McElhone) anche se i motivi che spingono Claire a venire allo scoperto sono diversi da quelli di Lauren/Sylvia. Claire non ha più un'identità e una vita privata e oltretutto non è innamorata di Jalil, ma allo stesso tempo pensa che lui non meriti di vivere nella menzogna che lei ha contribuito a creare.

La vendetta è un piatto che va servito freddo
L'uomo medio non è sinonimo di uomo stupido. E il "dono" di Jalil viene presto utilizzato dal protagonista a proprio vantaggio, perché avere un'opinione è avere potere. Nell'immaginario del film, chi opta per comprare un paio di scarpe piuttosto che un altro può portare l'intera popolazione a fare la stessa scelta, così l'unico rappresentante dei gusti di una nazione può anche creare scompiglio e confusione nel momento in cui smette di avere un'opinione. La maschera indossata dal popolo in segno di ribellione a una società che lo vede esclusivamente come consumatore rievoca il volto mascherato di V per Vendetta e dei seguaci che si opposero al sistema ritratto nel fumetto di Alan Moore e David Lloyd.

L'opinione del regista
Il consumatore medio, il cittadino medio è un concetto nato nel settore delle ricerche di mercato, dei sondaggi. È lì che dobbiamo ricercare quei pazzi che hanno pensato di ridurre tutti noi a delle semplici colonne da riempire di cifre. Inoltre è un'idea che si è spesso affacciata nei racconti di fantascienza e nei romanzi, tra i quali "Un certo signor Blot" di Pierre Daninos. Ho scoperto per caso che due film americani degli anni '30 e '40 (Thanks For Everything di William A. Seiter e La città magica di William A. Wellman) erano ispirati a questa storia. Ma è vero che si tratta di un soggetto di grande attualità. Desideravo da tempo parlare dei sondaggi di opinione e del marketing, di questa trasformazione degli esseri umani in macchine da consumo - cosa che avviene ormai da anni - e affrontare il tema della libertà di scelta che ancora ci resta all'interno di questo sistema.

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