La città magica

Un giornalista a caccia di notizie clamorose scopre che una città di provincia è il prototipo perfetto del piccolo centro americano come lo hanno sempre propagandato i racconti rosa, le storie di Walt Disney e i film di Frank Capra. Monta il caso sul suo giornale, attirando l'attenzione dell'intera America sul villaggio. I bravi cittadini si montano la testa: diventano rissosi, meschini, pettegoli. Meglio lasciar perdere, conclude il giornalista, e riportare il luogo alla sua simpatica e felice anonimità. 

Un sondaggista d'opinioni scopre che la città di provincia di Grandview è il prototipo perfetto dell'America più autentica e vera, rappresentandone i sogni e i desideri più segreti. La rivelazione diviene un vero e proprio caso giornalistico, finendo con l'attirare l'attenzione dell'intera nazione sul paese, incluso l'interesse dei politici desiderosi di catturare i favori dell'elettorato. I bravi cittadini di Grandview, con l'arrivo della fama e della notorietà, diventano però rissosi e meschini, pronti a scatenare i loro lati peggiori, e la piccola "città magica" finisce col perdere la sua innocenza e la sua tranquillità, convincendo tutti della necessità di riportare il luogo al suo felice anonimato. Il film di Wellman, interpretato dall'americano medio per antonomasia James Stewart, si ricollega all'utopia morale portata avanti da Frank Capra nei suoi film - anche perché sceneggiatore e produttore del film è quel Robert Riskin che fu il principale collaboratore di Capra dagli anni '30 agli anni '50 - arricchendola di uno stile rigoroso e di contrappunti scanzonati.