Aver realizzato più di 50 opere in poco più di 50 anni significa aver vissuto per il cinema e con il cinema una vita intera. Il fatto di aver sperimentato nei decenni, in alternanza e complementarità, generi e modalità di narrazione diversi ha permesso a Pupi Avati di diversificare la sua ampissima opera pur rimanendo fedele a un suo stile che è una firma autoriale, il suo tocco, spesso indicato come l’”Avati touch”.

Rileggere le opere rispettandone l’ordine cronologico significa seguire il suo percorso di regista, ma allo stesso tempo consente al lettore di avvicinarsi all’uomo scoprendone la storia. Che nel caso del cinema di Avati non è solo la storia della sua famiglia, è la storia di più generazioni e quella di un Paese.

47 film (inclusi 4 film tv) e altre 14 opere (miniserie, special TV e docufiction) costituiscono uno spazio sconfinato, un unico grande set in cui immagini, parole e note musicali, sostenendosi reciprocamente, creano storie vere, immaginate o riscritte, documentando più di mezzo secolo di Storia. Accompagnate spesso da una voce narrante, ambientate nei luoghi più cari al regista, queste storie ci raccontano la nostalgia per gli anni passati, le passioni di gioventù, la tenerezza e la forza di legami lunghi una vita intera, la difficoltà e la capacità di accettare i mutamenti del corpo e del cuore, i lati oscuri e le grandi imprese dell’essere umano. Attraverso gli occhi dei bambini, o di chi bambino lo è stato, si rivelano segreti, frustrazioni, sogni e desideri, speranze tradite o a volte conquistate.

Il volume, che verrà presentato a Roma giovedì 19 ottobre 2023 alle 18.00 presso la Libreria Notebook dell’Auditorium, con la partecipazione di Pupi Avati, ne ripercorre l’attività cinematografica e televisiva analizzata da 26 diversi autori (13 donne e 13 uomini). Cinque saggi precedono i singoli capitoli che affrontano tutte le opere, comprensivi di cast & credits, di un’ampia sinossi e di un’analisi critica. Inoltre, quando esistente, viene segnalata la reperibilità per la visione: un QR code rinvia alla pagina di MYmovies o alla pagina di IBS.

Completano il volume un’intervista realizzata dai curatori Bersani e Zappoli, i riferimenti alle sceneggiature scritte da Avati per altri nonché un capitolo dedicato ai libri da lui scritti.