Lorenzo è un avvocato di successo che improvvisamente è colpito da un malore. Dall'ospedale dove viene ricoverato ha inizio un lungo ed estenuante percorso in attesa delle analisi, lungo il quale Lorenzo cambierà a poco a poco, riscoprendo la vita. "Non è stato facile girare questo film per via della delicatezza del tema trattato", ha spiegato il regista Eugenio Cappuccio durante la conferenza stampa che si è tenuta ieri mattina a Roma. "Il protagonista è qualcuno che ha ascoltato se stesso ed è cambiato. In questi casi, nella vita, non si torna più ad essere quelli di prima".

Il protagonista in questione è interpretato da Fabio Volo, ormai attore a tutti gli effetti nonostante si consideri autore (i suoi programmi, sia quelli televisivi che quelli radiofonici li scrive lui, e ha all'attivo tre libri, "Esco a fare due passi", "È una vita che ti aspetto" e "Un posto nel mondo"). "Non è detto che in una situazione spiacevole si scelga di buttare via tutto" ha voluto aggiungere alle parole di Cappuccio. "Lorenzo prende coscienza di un fatto, sfrutta l'occasione e inizia a cambiare. In questo film è la malattia che ti fa rallentare e prendere coscienza della tua fragilità, ma in realtà potrebbe essere qualsiasi evento negativo, come il licenziamento".

Sono tutti d'accordo su come il dolore porti al cambiamento, nel bene e nel male. Anita Caprioli (che in Uno su due interpreta Silvia, la fidanzata di Lorenzo/Fabio Volo) pensa che il dolore ti porta ad avere una coscienza diversa e una visione differente dei rapporti affettivi. "Nel film mi trovo a fare da specchio alla visione che ha Lorenzo, quando si trova a combattere contro la malattia. Il tramonto del valore della relazione tra me e Lorenzo avviene proprio quando si manifesta il problema. E questo avviene anche nella vita". Secondo Ninetto Davoli (che nella pellicola divide la stanza d'ospedale con Lorenzo) si tratta di un racconto che tocca tutti noi. "Molti dovrebbero vedere questo film per imparare a comportarsi in un certo modo nella vita".