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Tsui Hark

Tsui Hark (Hark Tsui). Data di nascita 15 febbraio 1950 a Canton (Cina).
Nel 2011 ha ricevuto il premio come miglior regia al Hong Kong Awards per il film Detective Dee e il mistero della fiamma fantasma. Tsui Hark ha oggi 74 anni ed è del segno zodiacale Acquario.

Lo Spielberg di Hong Kong

A cura di Marco Chiani

Maggiore innovatore del cinema di Hong Kong degli anni Ottanta e Novanta, Tsui Hark (Saigon, 1950) è un autore straordinariamente eclettico che spazia dall'action al drammatico, dal parodistico al fantasy, dal racconto in costume all'horror, dalla commedia al film di kung fu fino al noir.
Produttore fortunato, regista spesso geniale, pone la medesima attenzione alle ragioni dell'industria e alla riconoscibilità stilistica in un gran numero di pellicole che, negli anni, hanno contributo a orientalizzare il modello americano così come ad occidentalizzare quello asiatico. Si tratta in tutto di un autore ponte, fondamentale per l'arte cinematografica contemporanea. Proprio per questo motivo risulta difficile credere a chi, da qualche tempo, lo considera un cineasta venduto alle regole del mercato, troppo attento a spettacoli rutilanti e opere meno coraggiose rispetto a quelle realizzate agli esordi: a oltre tre decenni da The Butterfly Murders (1979), dietro ai molti ribaltamenti di un percorso unico è ancora facilmente rintracciabile l'energia creativa di un Peking Opera Blues (1986) o di uno Shangai Blues (1984). Già dalla metà degli anni Ottanta è accostato a Steven Spielberg per l'amore verso la meraviglia della narrazione, per il fiuto produttivo, per i continui cambi di genere e i molti successi commerciali. Come il regista di Lo squalo, realizza filmini in 8mm da quando è poco più che un bambino e muove i primi passi in televisione; talento poliedrico e asso di un cinema modernista, meglio e prima di John Woo porta le fantasmagorie di Hong Kong negli Stati Uniti - dove ha studiato - scuotendo Hollywood fin dalle fondamenta.

Dalla critica sociale al successo
Nome di punta della New Wave hongkonghese, inizia con un pugno di pellicole ad alto tasso metaforico sulla situazione sociale del Paese come We are Going to Eat you (1980) o Dangerous Encounter 1st Kind (1980), stilisticamente innovativi, oltremodo liberi, quasi anarchici.
Primi contatti con la tradizione del cinema tradizionale sono Zu: Warriors from the Mountain (1983) e il raffinato Shangai Blues (1984), in cui perfeziona, pur controllandolo di molto, lo sguardo esagitato degli inizi.
All'attività di regista inizia poi ad affiancare quella di produttore con A Chinese Ghost Story di Ching Siu-Tung (1987) e il seminale A Better Tomorrow (1986) di John Woo, del quale dirigerà il prequel A Better Tomorrow III (1989) dopo aver allontanato il collega rifiutatosi di declinare la serie al femminile.
Nel 1991 è la volta del film che lo fa conoscere anche da noi, quel Once Upon a Time in China ispirato alla vita del medico e maestro di arti marziali Wong Fei Hung, vissuto alla fine dell'Ottocento, tra criminalità diffusa e colonialisti inglesi. Interpretato da Jet Li, il celebre titolo è uno dei capolavori assoluti del cinema di Hong Kong: opera vertiginosa, ipercinetica, in cui la cornice storica non rimane sullo sfondo, ma dialoga con le avventure del celebre personaggio, poi ripreso in cinque sequel, tre dei quali diretti dallo stesso Tsui Hark (capitolo II, III e V).

Tra commercio e meraviglia
Tratto da un romanzo di Lilian Lee, Green Snake (1993) è un fantasy di altissimo livello in cui si racconta di due dee serpenti, White e Green Snake, che si incarnano in forma umana per scoprire l'amore con disastrose conseguenze. A The Lovers (1994), basato su una storia tradizionale cinese, segue la commedia di The Chinese Feast (1995), sul kung fu e le sue regole attraverso una riuscita e divertente metafora culinaria. Liberissimo remake di The One Armed Swordsman della Shaw Brothers Studio, il successivo The Blade (1995) è quasi allo stesso livello del primo Once Upon a Time in China grazie ad una girandola di sperimentalismi da togliere il fiato, uso creativo dello spazio, profondità dei personaggi, dinamismo dell'immagine, sottile indagine dell'animo umano. Decisamente sottotono la doppietta di film interpretati dalla star belga delle arti marziali Jean-Claude Van Damme, Double Team - Gioco di squadra e Hong Kong colpo su colpo, per cui il cineasta mette a servizio la sua competenza registica senza particolari guizzi, pur restando al di sopra di altre assimilabili produzioni.
Tornato in patria dopo l'esperienza americana, Tsui Hark realizza con The Legend of Zu (2001) un barocco remake del suo Zu: Warriors from the Mountain (1983) cui, tra gli altri, fa seguito il poderoso Seven Swords (2005), ambientato nella Cina del diciassettesimo secolo, in cui le razzie di Vento di Fuoco e dei suoi accoliti sono fermate da sette valorosi spadaccini. Sempre all'insegna di repentini cambi di genere, la sgargiante commedia All About Women (2008) e il misterioso e spiritistico Missing (2008) precedono Detective Dee e il mistero della fiamma fantasma (2010): avventuroso, misterioso, visionario giallo ambientato nella Cina del 690 d.c. che riporta il regista in alta quota.

Ultimi film

Thriller, (Cina - 2016), 99 min.
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