Cloud Atlas |
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Un film di Tom Tykwer, Lilly Wachowski, Lana Wachowski.
Con Tom Hanks, Halle Berry, Jim Broadbent, Hugo Weaving, Jim Sturgess.
continua»
Fantascienza,
durata 172 min.
- USA, Germania, Singapore, Hong Kong 2012.
- Eagle Pictures
uscita giovedì 10 gennaio 2013.
MYMONETRO
Cloud Atlas
valutazione media:
3,29
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Visivamente affascinante concettualmente infantiledi ombriFeedback: 1539 | altri commenti e recensioni di ombri |
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lunedì 28 gennaio 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
In questo film a mio avviso la sperequazione tra cura delle immagini e banalità dei contenuti è davvero marchiana. Non c'è dubbio che alcune scene rimangano impresse, così come è affascinante l'idea di portare avanti in parallelo, a tratti scena per scena, un numero così elevato di vicende collegate l'una all'altra (sebbene talora in modo a dir poco labile) ed ambientate in epoche storiche assai lontane le une dalle altre; alla fine però, nonostante il messaggio "profondo" (per me in realtà banalissimo ed infantile: l'amore vince su tutto, ogni nostra azione buona o malvagia ha o avrà delle conseguenze, la nostra vita è collegata a molte altre, etc etc), il film non riesce a lasciare allo spettatore alcuna emozione, traducendosi quindi in un "gioco di stile" sostanzialmente sterile. Ciò che rimane è la consapevolezza che non c'era bisogno di tutto quel po' po' di effetti speciali e magheggi registici per tradurre in immagini un concetto nato dalla patetica fusione tra filosofia new age e buonismo di grana grossa; io personalmente, poi, non ho apprezzato il makeup estremo ma talora francamente grottesco con cui vengono storpiate le fattezze degli attori per riproporli in ogni episodio sotto diverse spoglie e addirittura diverso sesso (vogliamo parlare dell'infermiera-kapò della casa di riposo?? semplicemente ridicola...). L'unica delle vicende rappresentate ad avermi piacevolmente impressionata in quanto caratterizzata da uno stile consapevolmente ironico-grottesco è stata quella dell'editore rinchiuso suo malgrado in casa di riposo, con tanto di fuga rocambolesca in compagnia di altri arzilli ospiti (di grande effetto all'inizio della vicenda il lancio dal grattacielo dello spocchioso critico letterario ad opera di un Tom Hanks negli inediti quanto riusciti panni di uno scrittore pulp la cui violenza è pari solo alla sua ignoranza!).. . peccato però per la conclusione, anche qui all'insegna dell'invincibilità dell'amore,totalmente irrealistica e apprezzabile solo da chi vuole l'happy end ad ogni costo. Insomma, a mio parere questo film si può definire in poche parole come una grande occasione sprecata.
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