La stanza delle meraviglie

Film 2023 | Drammatico, Commedia, 94 min.

Regia di Lisa Azuelos. Un film con Alexandra Lamy, Olga Kurylenko, Muriel Robin, Xavier Lacaille, Martine Schambacher. Cast completo Titolo originale: The Book of Wonders. Genere Drammatico, Commedia, - USA, 2023, durata 94 minuti. Uscita cinema giovedì 13 luglio 2023 distribuito da Notorious Pictures. - MYmonetro 2,34 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento giovedì 13 luglio 2023

Thelma è sconvolta quando suo figlio dodicenne Louis viene investito da un tir e entra in coma. Trova poi la lista dei desideri che il bambino aveva scritto sul suo diario. In Italia al Box Office La stanza delle meraviglie ha incassato 40,5 mila euro .

Consigliato nì!
2,34/5
MYMOVIES 2,50
CRITICA 2,17
PUBBLICO
CONSIGLIATO NÌ
Il riscatto di una madre raccontato con poca incisività fino all'arrivo della svolta finale.
Recensione di Luigi Coluccio
giovedì 13 luglio 2023
Recensione di Luigi Coluccio
giovedì 13 luglio 2023

Thelma e Louis sono tutto l'uno per l'altra: lei madre single rimasta incinta a diciassette anni, lui ragazzo di dodici che non ha mai conosciuto il padre; lei lavora in un magazzino e cerca di stare dietro all'educazione del figlio, lui va a scuola e si perde nelle passioni piccole e grandi della sua età. Una di queste è lo skate, e proprio mentre sta sopra la tavola un giorno viene investito da un furgone. Inizia così il viaggio, immobile, di Louis, che in coma da un letto di ospedale cerca di rimanere attaccato alla vita. E si avvia anche il viaggio di Thelma, on the road, risoluta a portare a termine le "10 cose da fare prima della fine del mondo" che ha trovato vergate in un quaderno del figlio, con la speranza che una volta portate a termine Louis si possa risvegliare.

Ci sono tutti gli stereotipi attorno al letto di Louis: l'infermiera burbera, la madre vicina di stanza, la nonna fuori di testa, il padre mai visto.

Cosa serve per essere una Madre Coraggio? L'ardire di voltarsi contro tutto il mondo, la ferocia di una resistenza senza fine, il possedere - e quindi aver timore di perdere - la cosa più preziosa che ci sia: dei figli, un figlio. La Thelma di La stanza delle meraviglie non è di certo la Anna Fierling dello straniamento brechtiano, però la parabola emotiva è la stessa. Di là tre figli e la guerra che incombe, di qua uno solo e il coma che non se ne va. Sono disposte a tutto, Anna e Thelma, pur di salvare quello che gli è di più caro al mondo, ora e per sempre, e per farlo devono contrastare passo dopo passo, idea dopo idea, delle cose più grandi di loro e di chiunque altro, cose su cui non hanno controllo - nessuno lo ha, in realtà, né i generali della Guerra dei Trent'Anni nel '600 né i neurochirurghi degli ospedali di oggi.

Così Thelma, dopo sei mesi passati ogni giorno ad andare e tornare dall'ospedale dove Louis è ricoverato, trova la forza emotiva e razionale assieme di andare avanti, perché se lo farà lei può essere che anche il figlio la segua: ha esaudito uno dei desideri che Louis ha scritto sul quaderno, quello di scusarsi con Amara, e quando gliel'ha raccontato lui ha versato una lacrima.

I medici non trovano nessun riscontro di questa attività cerebrale, va da sé, ma a Thelma tanto basta per inforcare un giaccone giallo, uno zainetto e delle scarpe da trekking per mettersi a girare il mondo tra il Giappone e le banlieu, la Scozia e le aule di scuola, il Portogallo e i raduni di skate, solo per compilare ogni voce di quel quaderno e poi raccontare il tutto al piccolo Louis.

Ma quello che ne viene fuori, tappa dopo tappa, storia dopo storia, è che Thelma viaggia in un mondo che non ha mai conosciuto veramente, mentre suo figlio sì. Appena dodicenne, Louis aveva già la visione e la volontà di un'intera legione di ragazzi, di adulti perfino, cosa che la madre non ha mai posseduto. Schiacciata com'è tra una gravidanza giovanile e un lavoro ottundente, Thelma non ha nemmeno lontanamente avuto la possibilità anche soltanto di sognare le cose che ha in testa il figlio. Farle per lui significa farle un po' anche per lei, capire da dove arrivano tutte quelle intenzioni vuol dire trasformarle in possibilità future per entrambi. Perché il padre che Louis non ha mai avuto è il compagno che Thelma non ha mai cercato, perché sono tutto l'uno per l'altra - Thelma e Louis(e), ce l'hanno scritto già nei nomi, chi sennò?

Ed è qui, tutto qui, che si gioca in realtà il film. Sulla voglia e la capacità di riscatto di Thelma, ora chiamata ad emanciparsi dalle condizioni di sfruttamento del suo lavoro, dalle scelte di vita dettate dalla società contemporanea, dalle aspettative che tutti riversano su di lei e sulla sua situazione - ed è qui che il film deraglia, non riuscendo a prendere di petto e di sguardo tutto questo.

Già, lo sguardo della regista Lisa Azuelos - da sempre alle prese con l'intrico degli amori generazionali e le cavalcate femminili, come in Troppo bella!, LOL - Il tempo dell'amore e I Love America -, tutto deciso nel mostrare la vicenda di Thelma con un registro estetico realista che si apre, di volta in volta, ma poco alla volta, a spigoli onirici, surreali, simbolici, che però non diventano mai vera architettura formale.

La partitura letteraria è evidente e riportata in primo piano dalla presenza tra gli sceneggiatori di Julien Sandrel, autore dell'omonimo romanzo, ma la costruzione filmica si perde in una poca incisività emotiva, un tentativo di far passare ad ogni costo il positive mindset e una sorta di costante orientalismo nel dipingere i luoghi e le comunità più disparate.

La svolta finale, però, ridà un minimo di direzione al tutto, e se anche qui Azuelos e i suoi non si prendono totalmente la responsabilità artistica risolutiva - Louis si sveglierà? -, il modo in cui ci si arriva, con Thelma ancora e ancora alla ricerca di quello che non c'è e che forse non ci sarà mai, ma tutta proiettata solo e soltanto verso ciò, rende tutto più vivo e, per un singolo momento, davvero penetrante.

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RECENSIONI DELLA CRITICA
domenica 16 luglio 2023
Giovanni Guidi Buffarini
Corriere Adriatico

Il dodicenne Louis viene investito e va in coma. La madre Thelma (ebbene sì, Thelma e Louis: una di quelle ideone che già il recensore si stranisce) trova il quaderno dove il figlio aveva annotato le "10 cose da fare prima della fine del mondo" (allegro il ragazzino) e decide di farle lei. Sperando che, quando avrà terminato le missioni, si risveglierà.

giovedì 13 luglio 2023
Alessandra De Luca
Avvenire

Quando suo figlio dodicenne Louis viene investito da un tir ed entra in coma, Thelma, sconvolta dal dolore, trova la lista dei desideri che il bambino aveva scritto sul suo diario, scoprendo così il suo lato più avventuroso e creativo. Nella speranza di poter aiutare il piccolo a uscire dal coma, la donna decide di fare propri i desideri del figlio viaggiando in tutti i luoghi che Louis vorrebbe visitare, [...] Vai alla recensione »

giovedì 13 luglio 2023
Alessio Baronci
Sentieri Selvaggi

Lo dicevamo in tempi non sospetti. Quello di Lisa Azuelos è un cinema appassionato ma nato vecchio, nei temi e nelle tensioni, impegnato costantemente a ricombinare un immaginario concentrato sulle varie sfumature del rapporto madri/figli forse più per il desiderio di non svanire troppo in fretta che per la volontà di raccontare davvero le evoluzioni di questo "contratto sociale" Eppure, almeno in [...] Vai alla recensione »

martedì 11 luglio 2023
Alice Cucchetti
Film TV

La stanza delle meraviglie del titolo, per voluto paradosso, è una camera d'ospedale: quella in cui riposa il dodicenne Louis, in coma dopo essere stato investito mentre la madre Thelma (proprio così: Thelma & Louis) rispondeva a una telefonata di lavoro dell'opprimente capo. Thelma, madre single quarantenne, nell'attesa e nella speranza che il figlio si risvegli («una maratona, non una corsa» la avvisa [...] Vai alla recensione »

NEWS
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lunedì 19 giugno 2023
 

Regia di Lisa Azuelos. Un film con Alexandra Lamy, Olga Kurylenko, Muriel Robin, Xavier Lacaille, Martine Schambacher. Da giovedì 13 luglio al cinema. Guarda il trailer »

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